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      18      La crisi della Repubblica



      Profondi cambiamenti avvennero in Roma dopo le guerre puniche e la
      conquista della Grecia e dell’Oriente. La diffusione della cultura ellenistica
      (molti artisti greci si stabilirono a Roma mentre i ricchi romani trascorrevano
      sempre più tempo in Grecia e in Oriente) mandò in crisi i valori della civiltà
      romana. I ricchi senatori cominciarono a impossessarsi delle terre dello Stato
      reclamate anche dalla classe equestre; le classi medie, soprattutto i piccoli
      agricoltori che costituivano il nerbo dell’esercito, si andarono impoverendo
      sempre più. Tiberio e Caio Gracco si fecero promotori di una riforma agraria,
      ma il loro tentativo fallì, finendo addirittura nel sangue. Dopo un decennio
      di pace, garantito dai senatori oligarchici, iniziò un periodo molto difficile,
      percorso da rivalità accese tra i diversi partiti politici. Si combatté la prima
      Guerra civile, tra ottimati guidati da Silla e popolari guidati da Mario. Silla
      ebbe la meglio ma, dopo aver restaurato il potere dei patrizi ed esautorato
      i tribuni della plebe, si ritirò a vita privata e morì poco dopo. Le rivalità non
      erano però terminate e Roma era ormai alle soglie della seconda Guerra civile.

      Dalla crisi economica e sociale alla riforma
      dei Gracchi

      L’incontro con la cultura ellenistica, determinato dall’estensio-  L’incontro con
      ne dei domini romani sulla Grecia, la Macedonia e parte del-  la cultura ellenistica:
      l’Asia Minore, fece sì che in Roma si formassero due correnti:  Catone e il circolo
      quella conservatrice di Marco Porcio Catone, che predicava il  degli Scipioni
      ritorno agli antichi costumi e valori romani, e quella innovatri-
      ce del circolo degli Scipioni che, pur non rinnegando la tradi-
      zione latina, vedeva di buon occhio la cultura greca alla quale
      cercò di adattare il proprio patrimonio di conoscenze. La clas-  Il sorgere
      se dirigente dei senatori aveva consolidato il suo potere durante  dei conflitti sociali
      le guerre, mentre le classi medie si erano impoverite. Era poi
      emersa, in campo finanziario, la classe dei cavalieri (ordine
      equestre) che reclamava i propri diritti di fronte al senato. La
      grande ricchezza che affluiva dalle regioni conquistate permise
      ai ricchi di comperare territori dell’ager publicus, cioè confi-
      scati ai vinti e appartenenti allo Stato. Si diffusero il latifondo e  Il latifondo
      la schiavitù (anch’essa conseguente alle guerre); molti piccoli  e la schiavitù
      proprietari, impoveriti, si trasferirono a Roma in cerca di mi-
      glior fortuna. Un primo tentativo di riforma fu attuato da Tibe-  Il tentativo di riforma
      rio Gracco, un patrizio eletto tribuno della plebe nel 133 a.C.  di Tiberio Gracco
      La sua proposta di riportare in vigore la legge che vietava di pos-
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