Page 83 - Storia Tutto
P. 83
Preistoria ed età antica
sedere più di 125 ettari di terreno pubblico e di ridistribuire
quindi le parti in eccesso fu avversata dall’aristocrazia senato-
La fine di Tiberio ria. Tiberio, ripropostosi alla carica di tribuno, fu ucciso in un
tumulto e i suoi seguaci condannati a morte. Di ciò risentirono
La ribellione anche gli Italici, che si vedevano tolti i loro territori e che, non
degli Italici essendo cittadini romani, non avevano diritto alle nuove distri-
buzioni. Molti di loro si ribellarono ma furono puniti duramente.
Le proposte Nel 123 a.C. fu eletto tribuno Caio Gracco, fratello minore di
di Caio Gracco Tiberio, promotore di riforme ancor più radicali. Innanzitutto
cercò l’appoggio della classe equestre, facendo in modo che i
cavalieri fossero in numero maggiore dei senatori nei tribunali
che giudicavano i reati di concussione. Per ottenere il favore
della plebe, promosse la fondazione di nuove colonie e propo-
se una Lex frumentaria che dava diritto ai cittadini meno ab-
bienti di ricevere grano a prezzo ridotto. Eletto tribuno una se-
conda volta, chiese la concessione della cittadinanza agli Itali-
L’opposizione ci. I senatori, contrari, si servirono del tribuno Livio Druso per
senatoria contrastarlo. Druso propose riforme demagogiche (abolizione
del canone d’affitto delle terre per i piccoli proprietari, fonda-
zione di nuove colonie) che offuscarono la popolarità di Caio.
In un clima di tensione e di conflitti interni, nel 121 a.C., il se-
Il Senatus consultum nato approvò il Senatus consultum ultimum, un provvedi-
ultimum e la fine mento che conferiva ai consoli, tra cui Lucio Opimio avversa-
di Caio rio di Caio, i pieni poteri perché provvedessero alla salvezza del-
lo Stato con qualsiasi mezzo. Caio, sentendosi ormai sconfitto,
si fece uccidere da uno schiavo, mentre i suoi seguaci (circa
3000) furono massacrati.
Dalla Guerra giugurtina all’ascesa di Mario
Il prestigio Sconfitti i Gracchi, guadagnò prestigio l’oligarchia senatoria,
dell’oligarchia cercando il favore dei cavalieri e quello del popolo attraverso
senatoria piccole concessioni. Fra il 125 e il 118 a.C. Roma ridusse a pro-
vincia la Gallia meridionale. Poco dopo dovette intervenire in
L’intervento Africa, in Numidia, dove Giugurta aveva massacrato Romani e
in Numidia Italici residenti a Cirta e aveva usurpato il trono di Aderbale, il
contro Giugurta quale aveva chiesto l’aiuto romano. Nel 111 a.C. iniziò la guer-
ra che si protrasse fino al 107, quando il comando fu affidato a
Mario e Silla Caio Mario, affiancato dal questore Cornelio Silla. Quest’ulti-
mo riuscì a farsi consegnare Giugurta, che fu giustiziato. Al ter-
L’ascesa di Mario mine del conflitto tutti gli onori furono tributati a Mario che fu
rieletto console, mentre Silla mal tollerò di non essere stato con-
La riforma siderato. Il potere di Mario fu consolidato in seguito alla rifor-
dell’esercito ma dell’esercito in cui ammise anche volontari nullatenenti ai
quali assegnò una paga. Con questo esercito ben addestrato e
con nuove tattiche di guerra, Mario, eletto console dal 103 al
82 Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara