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324 Alessandro rientrò a Susa, mentre una serie di ammutina- Il rientro a Susa Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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                     13 - La crisi della polis, l’Impero di Alessandro Magno e l’Ellenismo


        ARISTOTELE
        Aristotele, nato a Stagira nel 384 a.C., fre-  molti, dei pochi, di uno solo, esaltando il
        quentò l’Accademia platonica e poi fu  concetto di “giustizia” come suprema
        precettore del giovane Alessandro Ma-  virtù sociale. La metafisica, lo studio del-
        gno alla corte macedone. Il suo pensie-  l’essere in quanto tale, in atto, costituì for-
        ro si rivolse a ogni aspetto dello scibile,  se l’elemento centrale delle riflessioni ari-
        dalla zoologia alla politica, alla metafisi-  stoteliche. Muovendo dalla realtà sensi-
        ca. Questo amore per la conoscenza,  bile, il filosofo giungeva a dimostrare per
        esteso all’universale, fu sicuramente tra-  induzione l’esistenza di un Ente Sommo,
        smesso al suo allievo che lo manifestò nel  motore immobile di ogni cosa in quanto
        desiderio di diffondere la cultura greca e  tutto tende a esso come alla sua perfe-
        di estendere il suo potere oltre ogni con-  zione. I suoi metodi saranno adottati dal-
        fine. Elaborò la distinzione delle tre for-  la teologia cristiana, per opera soprattut-
        me di ordinamento politico: il governo dei  to di S. Tommaso d’Aquino nel XIII sec.


      nio tra Alessandro e la principessa Rossane. La conquista del- La conquista
      l’India settentrionale, condotta senza particolari difficoltà, oc- dell’India
      cupò gli anni dal 327 al 325. Arrivato al Punjab, davanti al rifiuto
      delle truppe di proseguire oltre, Alessandro decise per il ritor-
      no in Persia, mentre un’altra parte dell’esercito risalì l’Indo fino
      alla foce del Tigri in un viaggio che fu occasione di scoperte geo-
      grafiche ed etnografiche di notevole rilievo. Nella primavera del
      menti, di congiure di oppositori e di nuove complicazioni in-
      terne in Grecia metteva in crisi la solidità del nuovo impero. Al-
      la vigilia di una nuova spedizione verso l’Arabia, nel 323, morì di Morte di Alessandro
      malaria. Alla sua morte le diverse province dell’impero furono
      governate dai suoi generali, i diadochi. La rivalità presto acce- I diadochi e la
      sasi tra questi e i loro successori segnò un cinquantennio di lot- divisione dell’Impero
      te che portarono allo smembramento dell’Impero macedone in
      numerosi regni, dei quali i maggiori furono: il Regno di Mace-
      donia, il Regno di Siria e il Regno d’Egitto (280 a.C.).
      ■ L’“Impero universale”
      La liberazione della grecità ionica e la vittoria sul nemico per-
      siano costituivano per il mondo greco-macedone obiettivi tra- La formazione
      dizionali pienamente raccolti da Alessandro. Su di lui svolse si- intellettuale
      curamente un ruolo importante l’alta educazione ricevuta da di Alessandro
      Aristotele. Dopo la caduta di Persepoli e la morte di Dario, si
      manifestò in Alessandro l’aspirazione a un nuovo “Impero uni- Il disegno di un
      versale”, che riportasse un certo ordine nella crescente confu- impero universale
      sione politica dei suoi tempi. In questa ottica vanno letti l’as-
      sunzione dei rituali di corte orientali, l’espansione dei confini, La coincidenza
      che facesse coincidere l’Impero di Alessandro con il mondo co- dell’Impero col
      nosciuto, e l’unificazione amministrativa e culturale delle re- mondo conosciuto
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