Page 63 - Storia Tutto
P. 63

Preistoria ed età antica

                    bili venivano mandati qui per essere educati (Filippo era stato
     Aristotele maestro  a Tebe come ostaggio di Pelopida e suo figlio Alessandro ebbe
     di Alessandro  come precettore il filosofo Aristotele). Filippo II nel 356 a.C.
                    intervenne, su richiesta della Tessaglia, nella “guerra sacra” tra
                    Focesi, Tebani e Tessali. Sconfitti i Focesi, fu fermato da Atene
     Le conquiste   e Sparta. Nel 349 a.C. attaccò Olinto, alleata di Atene, la quale,
     di Filippo II  conscia della propria inferiorità, nonostante l’invito a interve-
                    nire contro Filippo, espresso dall’oratore Demostene, inviò in
                    Macedonia un’ambasceria di pace (Pace di Filocrate, 346 a.C.)
                    e fu costretta ad abbandonare la Tracia. Nel 340 a.C. Filippo po-
                    se l’assedio a Bisanzio e Atene reagì inviando una flotta che li-
     La vittoria    berò la città. In una seconda “guerra sacra”, a Cheronea (338
     di Cheronea e la fine  a.C.), Filippo sconfisse Tebe e Atene alleate ponendo fine al-
     dell’indipendenza  l’indipendenza greca. Propose poi agli Stati greci di combatte-
     greca          re con lui contro la Persia ma morì assassinato prima di attuare
                    il piano.
                    Alessandro Magno
     Alessandro re  Morto Filippo, salì al trono il giovane figlio Alessandro. Questi
     e la conquista  si adoperò subito a consolidare l’egemonia macedone sulla Gre-
     dell’Impero persiano  cia (distruzione di Tebe, 335), quindi si apprestò ad attuare la
                    conquista dell’Impero persiano. Nei primi mesi del 334, lascia-
                    ta la reggenza della Grecia al generale Antipatro, Alessandro at-
                    traversò l’Ellesponto alla testa delle truppe scelte costituite da
                    Macedoni e da contingenti greci alleati con l’obiettivo di libe-
                    rare le città greche d’Asia e restaurare l’indipendenza egiziana.
     Le vittorie    Con le vittorie del Granico (334 a.C.) e di Isso (333 a.C.) su Da-
     del Granico e di Isso  rio III, si assicurò le parti occidentale e meridionale dell’Asia Mi-
                    nore. Nel 332, l’assoggettamento di Fenicia, Siria ed Egitto ag-
                    giunse al potenziale militare di Alessandro la supremazia nava-
                    le. In Egitto, dove sostò per circa sei mesi, fece visita al famoso
                    oracolo di Ammone, manifestando così rispetto per la religio-
                    ne locale e cercando di ricevere una legittimazione sacerdota-
     Verso Babilonia  le. Nel 331 l’avanzata riprese in direzione nord verso Babilonia.
                    Una nuova vittoria su Dario a Gaugamela segnò per quest’ulti-
     La vittoria    mo l’inizio di una lunga fuga, conclusasi con la morte per ma-
     di Gaugamela   no di un satrapo. Alessandro assunse allora (330 a.C.) il titolo
     e la morte di Dario  di basilèus (“gran re”), rivendicando a sé l’eredità della dina-
                    stia persiana degli Achemenidi. L’adozione progressiva dell’eti-
                    chetta orientale suscitò la crescente opposizione di capi milita-
                    ri e dignitari macedoni. Particolarmente avversato fu il cerimo-
     La proskynesis  niale della proskynesis, che esigeva che chiunque apparisse da-
                    vanti al sovrano si inginocchiasse e ne ricevesse il bacio. Fra il
     La conquista   330 e il 327 a.C. venne attuata la conquista dell’Iran, che in-
     dell’altopiano iranico  contrò serie resistenze, solo in parte superate con il matrimo-
     62
















































              Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
   58   59   60   61   62   63   64   65   66   67   68