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12      Dall’età di Pericle al governo

              dei Trenta; il fiorire

              della cultura classica



      Sin dal VII e VI sec. a.C., soprattutto nelle città greche ioniche
      dell’Asia Minore, iniziò a svilupparsi quel pensiero filosofico-scientifico
      in cui l’Occidente moderno riconosce parte delle proprie radici. La felice
      conclusione delle guerre persiane aveva dato a Sparta la preminenza sulla
      terraferma, a capo di una Lega di Stati retti da regimi oligarchici. Atene,
      invece, aveva ottenuto il dominio sul mare e si era data, soprattutto nell’età
      di Pericle, un regime democratico. Inoltre, lo splendore artistico e culturale da
      essa raggiunto (Fidia e Mirone nelle arti figurative, Erodoto e Tucidide nella
      storia, Eschilo, Sofocle, Euripide e Aristofane nella letteratura, Protagora
      e Socrate nella filosofia), unitamente alle riforme interne e all’imperialismo
      di Pericle, erano i segni evidenti della sua ricchezza e potenza. Fu inevitabile
      lo scontro per la supremazia tra Atene e Sparta: la Guerra del Peloponneso
      si protrasse per 27 anni (431-404 a.C.), coinvolgendo tutto il mondo greco
      e concludendosi con la disfatta di Atene. Ma anche Sparta uscirà indebolita
      e dovrà nuovamente scontrarsi con Tebe per il predominio. Tutti questi conflitti
      indeboliranno sempre più le poleis greche.

      L’età di Pericle
      Pericle, nipote del legislatore Clistene, divenuto stratega nel 460
      a.C., governò Atene per trent’anni. Seguace dell’ideale demo-
      cratico di Temistocle, portò Atene verso la democrazia radica-  La democrazia
      le, favorendo la piena parità dei diritti politici dei cittadini. Per  radicale ad Atene
      ottenere la maggiore partecipazione possibile del popolo, in-
      trodusse un compenso in denaro per tutti coloro che ricopri-
      vano cariche pubbliche permettendone l’accesso anche ai più
      poveri. Incrementò l’assistenza sociale, accollando allo Stato l’e-
      ducazione degli orfani, pagando sussidi a mutilati e invalidi, as-
      segnando una paga a soldati e marinai in servizio e incentivan-
      do l’emigrazione dei contadini concedendo loro terre nelle co-
      lonie.
      ■ La concezione imperialista
      Pericle accelerò il processo di trasformazione della libera Lega
      delio-attica in un organismo imperiale tramite il quale Atene im-
                                                                  57



















































































































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