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     Preistoria ed età antica

                    tenne poi l’incarico di una spedizione navale che però fallì. Tor-
                    nato in patria, venne denunciato dai suoi avversari politici con
     La morte di Milziade  l’accusa di aver tradito il popolo e, incarcerato, morì per le fe-
                    rite riportate durante un combattimento.

                    ■ La seconda spedizione
     Serse e i preparativi  Alla morte di Dario, il figlio Serse iniziò i preparativi per una
     per un nuovo   nuova spedizione. Organizzò un esercito di circa 200 000 sol-
     conflitto      dati e oltre 700 navi. Nel frattempo anche Atene aveva rafforza-
                    to la potenza militare. Temistocle, arconte nel 483 a.C., forti-
                    ficò il Pireo e fece costruire una nuova flotta. Tutta la Grecia era
                    preoccupata dei preparativi di Serse; Atene e Sparta riconfer-
                    marono la loro alleanza e, con altre 29 città-Stato, costituirono
     La Lega panellenica  la Lega panellenica nel 480 a.C. Il comando dell’esercito fu af-
                    fidato allo spartano Leonida. Nella primavera del 480 Serse si
                    mosse puntando velocemente verso Atene. L’esercito greco lo
     Leonida e il sacrificio  aspettava alle Termopili. Leonida, in attesa di rinforzi, riuscì a
     delle Termopili  resistere per breve tempo, poi, vistosi sopraffatto, mandò in-
                    dietro molti dei suoi uomini e rimase a combattere strenua-
                    mente con meno di mille soldati, fino alla sconfitta. Questo sa-
                    crificio ritardò l’avanzata dei Persiani e rafforzò la volontà di
                    combattere dei Greci. Temistocle ottenne che Atene fosse sgom-
     Temistocle     brata, fece riparare il popolo sull’isola di Salamina e lasciò che
     e la battaglia   la città fosse devastata. Si preparò però a difendere la Grecia
     di Salamina    con la flotta, appostata davanti al Pireo. La flotta persiana cercò
                    di penetrare in questo braccio di mare ma le navi greche, più
                    agili, ebbero la meglio. Serse si ritirò ma programmò una nuo-
                    va invasione per l’anno seguente. Nel 479 a.C., però, l’esercito
                    persiano che era rimasto in Tessaglia fu sconfitto a Platea dal re
     Le vittorie in  spartano Pausania. La flotta greca, invece, riuscì a sconfiggere
     Tessaglia e a Micale  contemporaneamente quella persiana a Micale, liberando le iso-
                    le egee.
                    ■ La ripresa del conflitto
     La rivalità    Dopo la vittoria sui Persiani, tornarono a manifestarsi in Grecia
     tra le fazioni  le rivalità tra le fazioni democratiche, capeggiate da Atene, e
                    conservatrici, sostenute da Sparta. Quando Sparta, avendo al-
                    lontanato Pausania per il suo atteggiamento autoritario, rinun-
                    ciò al comando della flotta della Lega panellenica, Temistocle
                    ne approfittò per proporsi quale suo ammiraglio. Nel 477 a.C.
     Temistocle a capo  assunse anche la guida della Lega navale attica, che venne det-
     della Lega     ta delio-attica. Temistocle condusse una politica antispartana,
     delio-attica   appoggiando le rivolte di alcune città, ribelli alle antiche alleanze
                    con Sparta, e accordandosi con i Persiani per un periodo di tre-
                    gua. L’opposizione interna riuscì però a esercitare l’ostracismo
                    nei confronti di Temistocle, il quale morì esule presso la corte
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