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L’età contemporanea
nizzato intorno al falansterio, nucleo primario di un nuovo as-
Saint-Simon: setto produttivo e sociale. Saint-Simon, sostenitore dello svi-
la filosofia positiva luppo industriale, fu il teorico della filosofia positiva e di un
approccio scientifico ai problemi sociali e politici; auspicò l’av-
vento di una nuova società orientata a migliorare le condizio-
ni del proletariato, realizzazione del messaggio evangelico.
Egli avviò una fortunata corrente di pensiero (tra i seguaci del
saintsimonismo fu Mazzini). Ancor più rivoluzionarie furono
Proudhon le idee di Proudhon sul modello di autogestione operaia. Con-
l’autogestione ciliare la libertà individuale e l’armonia sociale, il capitale e il
operaia lavoro erano i suoi scopi. Con il celebre Che cos’è la pro-
prietà? (1840) si scagliò contro gli egoismi sociali definendo
la proprietà un furto. Egli era contrario allo Stato e favorevo-
le all’anarchia, ma non seppe concretamente indicare alle mas-
se le vie per la rivoluzione socialista. Ultimi esperimenti so-
cialisti, prima del diffondersi delle idee di Marx, furono quel-
li politici di Louis Blanqui e pratici di Louis Blanc. Quest’ul-
timo ideò gli ateliers nationaux (v. cap. 4).
Marx ed Engels
Marx ed Engels: il I tedeschi Karl Marx (1818-1883) e Friedrich Engels (1820-
socialismo moderno 1895) sono universalmente considerati i primi teorici del so-
cialismo in senso moderno. Alla predicazione morale e alla pro-
gettazione di sistemi sociali completi, proposta dai loro pre-
decessori, Marx ed Engels contrapposero la ricerca delle basi
scientifiche del socialismo attraverso lo studio delle contrad-
dizioni interne al capitalismo e l’attività di organizzazione e uni-
ficazione del proletariato. Già nel 1848, a Londra, i due pub-
blicarono il proprio programma nel Manifesto del Partito Co-
munista. Marx, poi, prese parte alla rivolta in Germania. Il fal-
limento del moto (v. cap. 4) lo costrinse a riparare definitiva-
mente a Londra. Fu Marx a illustrare dettagliatamente le teorie
Il Capitale socialiste nel Capitale: il primo volume dell’opera fu pubbli-
cato nel 1867 a Londra, gli altri uscirono postumi tra il 1885 e
il 1894 a cura di Friedrich Engels e Karl Kautsky. Partendo dal-
l’analisi della società capitalistica, caratterizzata dall’opposi-
zione tra la classe borghese (detentrice dei mezzi di produ-
zione) e la classe operaia (che può solo “vendere” il proprio la-
voro in cambio di un salario), il tedesco arrivò a teorizzare l’i-
nevitabilità del crollo del capitalismo. Poiché, infatti, i pro-
prietari retribuiscono agli operai solo una parte del valore del-
le merci da essi prodotte, trattenendo per sé la differenza, o
Il plusvalore plusvalore, che genera profitto, si viene a formare una picco-
la classe di privilegiati a fronte di una grande massa di sfrutta-
ti. Secondo Marx, doveva scoppiare una lotta destinata a sfo-
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