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10      L’espansione coloniale

              nel XIX secolo



      Nei primi tre quarti del XIX sec. le potenze del vecchio continente
      condussero una politica coloniale abbastanza limitata. Solo gli Stati
      economicamente e politicamente più avanzati - Inghilterra, Francia e Olanda -
      reputarono di poter trarre vantaggio da un rafforzamento del controllo nei
      territori già in possesso e da nuove conquiste, ma più per motivi di prestigio
      che economici. Del resto, l’affermarsi del liberismo rendeva le colonie più un
      peso che un vantaggio. A partire dal 1880, invece, si registrò una notevole
      ripresa del colonialismo, con caratteristiche completamente diverse
      dal passato. La Grande depressione (1870-1896, v. cap. 11), che stimolò
      la ricerca di nuovi sbocchi commerciali e di materie prime a basso costo
      per l’industria, e il nascente nazionalismo (v. cap. 7), diedero impulso a una
      corsa alla conquista di nuove colonie, soprattutto in Africa. A contendersele,
      oltre a Francia e Inghilterra, furono anche la Germania, l’Italia, il Belgio
      e i Paesi Bassi, e gli USA: prese così avvio l’epoca dell’Imperialismo.
      La politica coloniale tra il 1815 e il 1860

      L’Inghilterra vide crescere enormemente i propri interessi in In-  L’Inghilterra in India
      dia grazie alla penetrazione commerciale attuata fin dal 1815 dal-
      la Compagnia delle Indie. Essa, indipendentemente dal gover-
      no inglese, impose propri amministratori nelle zone che occupò.
      Nel 1858, in seguito alla rivolta dei Sepoys, il personale indiano
      al servizio degli Inglesi, Londra sciolse la Compagnia sostituen-  Abolizione
      done i funzionari con autorità governative: fu nominato un go-  della Compagnia
      vernatore con sede a Calcutta (viceré). Sempre la Compagnia  delle Indie
      delle Indie, negli anni Trenta, iniziò la penetrazione britannica
      in Cina, immenso Paese ancora incapace di modernizzarsi. Essa
      ottenne dal governo cinese il diritto di svolgere commerci nel
      porto di Canton. Nel 1834, gli Inglesi sottoposero la Compagnia
      al controllo statale; i Cinesi, allora, le ritirarono il permesso di
      commercio, contrari ad accettare la presenza di funzionari del
      governo. L’Inghilterra si oppose a questa decisione e quando un
      carico di oppio (sostanza proibita da Pechino e di cui gli Inglesi
      attuavano il contrabbando) depositato a Canton fu distrutto dai
      Cinesi, rispose con una spedizione militare. Fu questa la prima
      Guerra dell’oppio (1839-1842). Annientata dai Britannici la de-  La Guerra dell’oppio
      bole resistenza nemica, si giunse alla Pace di Nanchino (1842,  contro la Cina
      il primo dei trattati ineguali). Essa stabiliva il passaggio di Hong
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