Page 337 - Storia Tutto
P. 337

L’età contemporanea

                    cerca di fonti di energia alternativa al carbone, ad esempio, ave-
                    va portato alla diffusione dell’elettricità, utilizzata dapprima per
                    l’illuminazione, poi per il funzionamento delle macchine negli
                    insediamenti produttivi; la produzione fu affidata alla nascente
                    industria elettrica, che si diffuse negli ultimi due decenni del
                    secolo sfruttando le turbine idrauliche e gli invasi d’acqua. Ne-
                    gli anni ’80 fu perfezionato il motore a scoppio da cui deriva-
                    rono l’industria automobilistica e aeronautica, rivoluzionando
                    i trasporti. Nel 1887, il chimico svedese Alfred Nobel inventò la
                    dinamite: terribile arma distruttiva, ma anche indispensabile
                    aiuto all’uomo nella realizzazione di importanti opere come gal-
                    lerie e trafori. L’elaborazione di tecniche per la refrigerazione
                    consentì finalmente il trasporto su grandi distanze di prodotti
                    alimentari deteriorabili. Al telegrafo, sempre più diffuso, si af-
                    fiancò il telefono ideato dall’italiano Antonio Meucci, ma per-
                    fezionato e poi commercializzato dallo statunitense Alexander
                    Bell (1876). Nel 1895 l’italiano Guglielmo Marconi fece la prima
                    esperienza di comunicazione a distanza mediante onde elet-
                    tromagnetiche, perfezionando in seguito la radio. Nello stesso
                    anno i fratelli Lumière, francesi, costruirono il primo apparec-

                    oltre un milione di chilometri, la navigazione era per oltre il 90%
                    a vapore. A queste novità si accompagnarono nuovi criteri di
     L’organizzazione del  organizzazione del lavoro (negli USA, fu l’ingegnere Frederick
     lavoro: il taylorismo  Winslow Taylor a studiare nuove teorie sul rapporto tra operai
                    e macchine, che trovarono applicazione nel lavoro a catena) de-
                    stinati a eliminare perdite di tempo e sprechi nelle fabbriche.
                    Altro impulso alla ripresa venne, infine, dall’imperialismo colo-
                    niale (v. cap. 10). Nel mondo industrializzato l’incremento del-
                    la produzione sarebbe durato, eccettuate brevi pause, fino al
                    1914. L’accelerazione produttiva subita dall’industria del ferro
     Lo svilppo     (12 milioni di tonnellate nel 1870, 78 milioni nel 1913), del-
     dell’industria  l’acciaio (da 700 000 tonnellate a 65 milioni, negli stessi anni),
     siderurgica    e del carbone (da 213 milioni di tonnellate a 1342) dimostra
                    l’entità della Seconda rivoluzione. Per adeguare le imprese con
                    nuove tecnologie occorreva però sostenere ingenti investi-
                    menti. In questo contesto si venne accentuando la concorren-
                    za tra le industrie. Quelle più solide, che godevano di maggio-
                    re credito dalle banche, finirono con il prevalere su quelle più
                    deboli. I capitali si vennero concentrando in poche mani con
                    conseguente monopolio della produzione. I grandi gruppi in-
     La concentrazione  dustriali organizzarono la gestione delle loro industrie in car-
     industriale    telli e trusts. Il cartello riuniva in senso orizzontale le fabbri-
                    che impegnate nella produzione dello stesso articolo; il trust
                    subordinava in senso verticale a un unico controllo l’intero pro-
                    cesso produttivo di un manufatto (dall’estrazione della materia
     336








                    chio cinematografico. Le ferrovie nel 1914 si estendevano per Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
   332   333   334   335   336   337   338   339   340   341   342