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                                      10 - L’espansione coloniale nel XIX secolo


        L’ORGANIZZAZIONE DELL’IMPERO BRITANNICO
        L’Impero britannico è stato il più vasto im-  fari interni attribuendo loro lo status di Do-
        pero coloniale della storia contempora-  minions. Nelle colonie a maggioranza in-
        nea arrivando a comprendere, alla vigilia  digena e particolarmente in quelle africa-
        della Prima Guerra Mondiale, il 23,85%  ne, la Gran Bretagna adottò il sistema del-
        della superficie terrestre, con una popo-  l’Indirect Rule che lasciava il più possible
        lazione di 502 milioni di abitanti, quasi un  inalterate le strutture della società indige-
        quarto della popolazione mondiale. Nel  na, affiancando ai capi locali un residen-
        1815 l’Impero si componeva di tre tipi di  te o consigliere politico. L’India venne di-
        colonie, quelle più vecchie a popolazione  visa in due regioni: l’India britannica, sot-
        bianca, quelle a popolazione indigena e,  toposta a un governo diretto, e gli Stati In-
        da ultimo, l’India. Alle prime, tra il 1867 e  diani, parte dell’Impero, ma sottoposti al
        il 1907, fu concessa l’autonomia negli af-  governo indiretto dei principi locali.


      Movimento del Congresso che rivendicava autonomia ammi-
      nistrativa. Intanto si approfondirono le divergenze in materia
      coloniale tra Inghilterra e Francia. In Africa, nel ’69, una società Il Canale di Suez
      francese aprì il Canale di Suez, vera “scorciatoia” dall’Europa sotto controllo
      per l’Asia. Gli Inglesi ne ottennero il pieno controllo nel 1883, inglese
      estromettendo Parigi grazie all’insediamento, al Cairo, di un go-
      verno “fantoccio”. Nello stesso anno scoppiò una rivolta anti-
      inglese in Sudan, guidata dal mahdi Mohammed-Ahmed: essa
      fu sconfitta dalle truppe di Lord Horatio Herbert Kitchener,
      ma solo nel 1898. Di fronte all’avanzata britannica, i Francesi,
      che intendevano controllare il Sudan meridionale, occuparono L’incidente
      la località di Fashoda. Nello stesso luogo giunsero i soldati di di Fashoda
      Kitchener. Si generarono, allora, forti tensioni che rischiarono
      di provocare un conflitto. Gli Inglesi ebbero via libera: per evi-
      tare scontri, infatti, Parigi ordinò alle sue truppe di ritirarsi (cri-
      si di Fashoda, settembre-novembre ’98). Egitto e Sudan di-
      vennero possedimenti inglesi. Londra, oltre a essi, controllava
      Gambia, Sierra Leone, Costa d’Oro, Nigeria a occidente, Ugan-
      da e Kenya a oriente. Nell’Africa del Sud l’inglese Cecil Rhodes,
      concepito il progetto di un vasto dominio nel continente, mos- Africa del Sud:
      se verso l’interno occupato dai boeri: scoppiò così la Guerra an- la Guerra
      glo-boera (1899), terminata con la Pace di Pretoria (1902) che anglo-boera
      sancì la riappacificazione dei contendenti a danno della mag-
      gioranza nera. La Francia tra il 1880 e il 1914 realizzò la sua mas- L’espansione
      sima espansione coloniale. La Tunisia divenne uno Stato satel- coloniale francese
      lite di Parigi nel 1881; seguirono quindi  il Senegal, la Costa d’A-
      vorio, il Gabon, il Sudan Occidentale, il Dahomey, il Ciad, par-
      te del Congo, il Madagascar e il porto di Gibuti sul Mar Rosso.
      In Asia consolidò la presenza nella Penisola indocinese fon-
      dando l’Unione Indocinese (1897). La Germania di Bismarck si Colonialismo
      sforzò di ricoprire il ruolo di mediatore nella spartizione dei ter- germanico
                                                                 333
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