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     L’età contemporanea

                    La Chiesa, il socialismo e la civiltà moderna
     La chiusura    Di fronte all’avanzata di socialismo e liberalismo, papa Pio IX,
     verso socialismo   passato dalle simpatie per il neoguelfismo all’estrema difesa dei
     e liberalismo  dogmi della Chiesa dopo le guerre d’indipendenza italiane (v.
                    cap. 6), assunse un atteggiamento di chiusura totale. Per que-
                    sto, senza poggiare sull’autorità di un Concilio ecumenico, sta-
                    bilì d’autorità il dogma dell’Immacolata Concezione (1854), fa-
                    vorì le tendenze ultramontaniste (fondate sul riconoscimento
                    della supremazia di Roma) in Francia e in Germania, con un’at-
                    tenta politica di nomina dei vescovi, e lasciò che i Gesuiti, per
                    il loro attivismo, la cultura e la ferrea disciplina, diventassero
                    uno dei pilastri della Chiesa.
                    Nel 1850 fondò la rivista “Civiltà Cattolica” destinata a diffon-
                    dersi enormenente tra i credenti. Nel 1864, in appendice al-
     Il Sillabo     l’enciclica Quanta Cura, pubblicò il Sillabo, cioè un elenco di
                    proposizioni condannate dalla Chiesa. Tra queste, rilevanti le
                    voci inerenti alla libertà religiosa, al liberalismo e al socialismo.











                       SCHEMA RIASSUNTIVO
      1800-1848     Si diffondono le teorie di intellettuali e imprenditori “filantropi” che, constatando
                    le difficili condizioni di lavoro del proletariato nelle fabbriche, studiano nuovi si-
                    stemi di organizzazione della società. Robert Owen (1751-1858) applica riforme
                    umanitarie nel suo cotonificio. Charles Fourier (1772-1837), teorico dell’armo-
                    nia universale, fonda il suo sistema attorno al “falansterio”. Claude-Henry Saint-
                    Simon (1760-1825), fautore dell’industrializzazione, è per un approccio scienti-
                    fico delle questioni sociali. Nasce il saintsimonismo (di cui sarà seguace Mazzi-
                    ni). Pierre-Joseph Proudhon (1809-1865) è favorevole all’anarchia e contrario
                    alla proprietà (da lui ritenuta un furto).
      1848-1900     Karl Marx (1818-1883) e Friedrich Engels (1820-1895) pongono le basi scien-
                    tifiche del socialismo. Teorizzano la rivoluzione proletaria. 28 sett. 1864: nasce
                    a Londra l’Organizzazione Internazionale dei lavoratori (Prima Internazionale)
                    di cui Marx redige il programma. 1867: pubblicato a Londra il primo volume del
                    Capitale, opera fondamentale di Marx. 1876: per una polemica con Bakunin a
                    Philadelphia viene sciolta la Prima Internazionale. 1889: istituita a Parigi la Se-
                    conda Internazionale che auspica la fondazione di partiti socialisti nazionali. La
                    Chiesa assume un atteggiamento di chiusura di fronte ai cambiamenti della so-
                    cietà. Il Sillabo (1864).
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