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9    I movimenti socialisti



      Nel XIX sec., gli stridenti contrasti tra il tenore di vita della borghesia e quello
      del proletariato industriale generarono una vera e propria “questione sociale”.
      Gli operai, già sottoposti a estenuanti orari di lavoro in cambio di miseri salari
      e di fronte all’assoluta mancanza di qualsiasi difesa della manodopera
      più debole (donne e bambini), rivendicarono forti esigenze di cambiamento.
      Mentre i lavoratori andavano raccogliendosi in organizzazioni per l’autotutela,
      alcuni intellettuali e imprenditori “filantropi” elaborarono nuove teorie
      sulla gestione del lavoro nelle industrie e per regolare la convivenza tra i ceti
      sociali. Nacquero così le dottrine “egualitaristiche” e “utopistiche”.
      Da esse si sarebbe sviluppato il socialismo, corrente di pensiero che
      si proponeva l’affermazione di un sistema economico, sociale e politico
      in cui gli interessi della comunità prevalessero sulle aspettative di profitto
      dei singoli individui. I tentativi di realizzare nuovi modelli d’organizzazione
      della società furono molteplici in tutto il XIX sec. Saranno però Karl Marx
      e Friedrich Engels a porre le basi scientifiche del pensiero socialista
      in Europa. La Chiesa, dal canto suo, reagì duramente ai cambiamenti
      della civiltà moderna.

      Il socialismo pre-marxista
      L’inglese Robert Owen (1771-1858), i francesi Charles Fou-  Owen: educazione
      rier (1772-1837), Claude-Henry Saint-Simon (1760-1825) e  e cooperazione
      Pierre-Joseph Proudhon (1809-1865) furono i primi pensa-
      tori a interessarsi dei problemi legati allo sviluppo industria-
      le. Owen, industriale e riformatore sociale inglese, applicò nel
      suo cotonificio riforme di stampo umanitario (riduzione del-
      la giornata lavorativa; costruzione di alloggi per operai e di
      una scuola aziendale). Nell’opera intitolata Una nuova con-
      cezione della società (1812) sostenne un socialismo fonda-
      to sulla cooperazione e l’educazione razionale in luogo del-
      l’egoismo che era alla base del capitalismo. Diresse l’espe-
      rienza della comunità-modello socialista New Harmony negli
      USA (1826-1828) e fu tra i fondatori del movimento coopera-
      tivo socialista e del sindacato inglese. Teorico del socialismo  L’utopismo
      utopistico fu Charles Fourier. Egli elaborò una dottrina del-  di Fourier: l’uomo
      l’armonia universale (Teoria dei quattro movimenti. Il nuo-  naturalmente buono
      vo mondo armonioso, 1808) che avrebbe dovuto portare a
      una società libertaria ed egualitaria, in grado di assecondare
      le passioni naturalmente buone degli uomini (Il nuovo mon-
      do industriale e societario, 1829). Il suo sistema era orga-
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