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      8    Europa e Stati Uniti nella

           seconda metà dell’Ottocento



      Nella seconda metà dell’Ottocento in Europa vennero sorgendo quei contrasti
      tra le potenze che sarebbero sfociati nelle forti tensioni dell’inizio del nuovo
      secolo. Oltre alla nuova nazione italiana, si affacciava per la prima volta
      sul palcoscenico internazionale la Germania che, raggiunta l’unificazione
      per iniziativa della Prussia (con Bismarck), fu subito protagonista di un rapido
      processo di crescita industriale e militare. In Francia venne affermandosi
      il Secondo Impero di Napoleone lll che resistette fino al 1870, quando
      fu travolto dalla Prussia (Guerra franco-prussiana); chiusa la tragica
      parentesi parigina della Comune di Parigi (aprile-maggio 1871), nel 1875
      fu emanata una costituzione repubblicana. L’Inghilterra, pur restando prima
      potenza del mondo, dal 1870 in poi vide insidiata la propria leadership.
      La Russia, sconfitta nella Guerra di Crimea nel 1855, mantenne
      una condotta politica di chiusura, ma nell’immenso Paese si iniziarono
      a registrare segnali di cambiamento. Negli Stati Uniti, infine, le tensioni
      tra il nord industriale e il sud agricolo portarono alla guerra civile.


      Dal Secondo Impero in Francia
      all’unificazione della Germania

      In Francia, dopo le elezioni del 1849, Luigi Napoleone si pro-
      pose di restaurare i fasti dell’Impero. Con una serie di plebisci-
      ti ottenne dal popolo il diritto di elaborare una nuova costitu-
      zione (14 gennaio 1852). Il 20 novembre con un altro plebisci-  L’Impero
      to divenne imperatore con il nome di Napoleone III. Sulle pri-  di Napoleone III
      me mantenne una linea politica conservatrice: dal 1858, inve-
      ce, si orientò verso idee più liberali, per tamponare un calo di
      popolarità. In Prussia, nonostante la concessione dello Statuto
      e del suffragio universale (1848, v. cap. 4), gli Hohenzollern con-
      tinuarono a perseguire una politica conservatrice. Guglielmo
      I, reggente dal 1858 e sovrano dal 1861 al 1888, nel 1862 no-
      minò primo ministro un conservatore, Otto von Bismarck
      (1815-1898), rappresentante degli junker (aristocratici). Que-
      sti, tra il 1866 e il 1871, fu l’artefice dell’unificazione germani-
      ca. Dal 14 giugno al 26 luglio 1866, come alleato dell’Italia, mos-  Guerra con l’Austria
      se guerra all’Austria sconfiggendola duramente a Sadowa (3 lu-
      glio): in tal modo ottenne i Ducati di Schleswig e Holstein, in-
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