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24 Cultura e civiltà di Roma
Agli inizi del III sec. a.C. la cultura romana era molto arretrata rispetto a quella
contemporanea del mondo greco. La letteratura si sviluppò alla metà
del III sec. in seguito ai contatti con la Magna Grecia. I primi autori furono
liberti o Italici romanizzati, poiché lo scrivere era considerato un’occupazione
indegna per un romano. Tuttavia, se con la conquista della Grecia molti
aristocratici romani avversarono la penetrazione di usi e costumi ellenici
(es. Catone, v. cap. 18), alcuni ambienti culturali (circolo degli Scipioni)
li accolsero favorevolmente. All’inizio dell’età imperiale, sotto Augusto
(promotore della restaurazione degli antichi valori romani) le arti e la letteratura
attraversarono un periodo molto florido. Augusto stesso proteggeva gli
intellettuali raccolti nel circolo di Mecenate e pochi erano i dissidenti (v. cap. 20).
Con i suoi successori fu sempre più intensa l’opera di romanizzazione.
II latino si diffuse al pari del greco; l’unità di letteratura, filosofia e civiltà greco-
latina fu l’inizio della cultura classica. L’epoca imperiale vide anche lo sviluppo
di movimenti mistici e religiosi, ma soprattutto la diffusione del Cristianesimo.
La cultura classica finì con il tramonto dell’Impero, cedendo il passo a filosofie
che rispondevano al bisogno di un rapporto più diretto con la divinità.
Le origini e l’età repubblicana
Fu uno schiavo di Taranto, Livio Andronico, che, con la tradu- L’origine della
zione dell’Odissea, diede origine alla letteratura latina nel III letteratura latina
sec. a.C. Gneo Nevio ed Ennio furono invece i primi scrittori a e del teatro
comporre poemi storici. Le prime opere teatrali, adattate dal
greco, furono del commediografo Plauto. Per quanto riguarda
le arti figurative, già durante l’età monarchica gli Etruschi ave-
vano introdotto opere di ispirazione greca. A partire dal III sec., La conoscenza
in seguito alla conquista della Magna Grecia, della Sicilia e poi diretta delle opere
dei regni ellenistici, Roma conobbe direttamente le opere del- d’arte greche
l’arte greca ed entro la prima metà del II sec. molti tesori arti-
stici appartenenti ai sovrani ellenistici furono portati a Roma.
All’atteggiamento di chi, come Marco Porcio Catone, rifiutava La cultura greca
radicalmente la diffusione della cultura e dell’arte greca, consi-
derandole un eccesso di lusso pericoloso per la società roma-
na, si opponeva quello di altri intellettuali, guidati da Scipione
Emiliano, che intendevano fondere i valori ellenistici con quel- Concetto
li romani. Nacque così il concetto di humanitas, la dignità che di humanitas
perfeziona la persona umana. Ad opera di Panezio, penetrò in
Roma la filosofia stoica, Lucilio fece dell’educazione romana Filosofia stoica,
l’oggetto della sua satira e Terenzio affrontò nelle sue comme- satira e commedia
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