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25      La crisi dell’Impero

              romano e l’affermarsi

              del Cristianesimo



      La gestione dell’Impero ideata da Diocleziano (tetrarchia) invece di facilitare
      il problema della successione lo complicò. Costantino, prevalso tra
      i pretendenti, rinsaldò il potere centrale, riorganizzò in modo efficiente l’esercito
      e cercò di porre fine ai conflitti religiosi e culturali. Con l’Editto di Milano, con
      cui si concedevano ampie libertà ai cristiani, il destino dell’Impero cominciò
      a legarsi a quello della Chiesa. Negli ultimi decenni del IV sec. i Goti, stanziatisi
      nell’Impero per concessione dell’imperatore d’Oriente Valente, sconfissero
      l’esercito romano, penetrarono in Tracia e minacciarono Costantinopoli.
      La pace fu stipulata dal nuovo imperatore d’Oriente, Teodosio, e i Goti si
      allearono all’Impero fornendo sempre più soldati all’esercito romano. Teodosio
      e Graziano (imperatore d’Occidente), con l’Editto di Tessalonica, fecero del
      Cristianesimo l’unica religione dell’Impero. Alla morte di Teodosio, il generale
      vandalo Stilicone, al servizio di Roma, non riuscì a impedire l’invasione
      dei Goti e la nascita del primo regno barbarico nelle Gallie. Nel 410 il visigoto
      Alarico saccheggiava Roma. Anche i Vandali e gli Unni invasero l’Impero,
      che nessun imperatore seppe risollevare. Nel 476 il capo dell’esercito barbaro
      Odoacre depose l’ultimo imperatore d’Occidente, Romolo Augustolo.

      L’Impero di Costantino e la diffusione
      del Cristianesimo
      Dopo l’abdicazione di Diocleziano e Massimiano sembrò fun-  L’attuazione
      zionare il meccanismo della tetrarchia: i due Cesari divennero  del meccanismo
      Augusti e nominarono altri due Cesari. Alla morte di Costanzo  tetrarchico
      Cloro si scatenò la lotta alla successione. Tra tutti i pretenden-
      ti prevalsero in Occidente il figlio di Costanzo Cloro, Costanti-  Costantino e Licinio
      no (che sconfisse il rivale Massenzio nella battaglia di Ponte Mil-
      vio a Roma nel 312), e in Oriente Licinio (nominato da Diocle-
      ziano, intervenuto per calmare i contrasti). Nel 313 i due im-
      peratori, incontratisi a Milano, emanarono un editto, con il qua-  L’Editto di Milano
      le concedevano libertà di culto ai cristiani e promulgavano leg-  e la libertà di culto
      gi in loro favore. Quando Licinio prese a perseguitare di nuovo  ai cristiani
      i cristiani, Costantino gli mosse guerra e nel 324, dopo averlo
      vinto, divenne unico imperatore e trasferì la capitale a Bisanzio,
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