Page 168 - Storia della Russia
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compito di lunga durata. I «terroristi», invece, ormai convinti che la rivoluzione contadina
        non  fosse  realistica,  si  rifacevano  alle  idee  di  Nečaev,  alle  teorie  di  Pëtr  Tkačëv  e  ai
        discorsi incendiari di Michail Bakunin, e sostenevano l’uso del terrorismo come mezzo di
        vendetta,  nonché  la  necessità  di  rovesciare  la  struttura  dello  stato.  Dal  punto  di  vista
        storico il ricorso al terrore è un’illusione comune tra i radicali estremisti, che si illudono di
        agire  nel  nome  del  popolo:  nella  realtà  gli  atti  terroristici  non  danno  mai  avvio
        all’insurrezione  delle  masse.  Terra  e  libertà  si  spaccò  in  due  gruppi.  Čërnyj  Peredel’
        (Ripartizione nera), che rappresentava i propagandisti, fu guidata da Georgij Plechanov.
        Quando Plechanov nel 1880 emigrò e si votò al marxismo, egli lasciò il campo ai terroristi
        di Narodnaja volja (Volontà del popolo).

           Narodnaja volja si adoperò per un unico obiettivo: uccidere lo zar e giungere così al
        rovesciamento dello stato. Nel 1881 riuscirono ad assassinare Alessandro II, ma il loro
        trionfo si rivelò subito un fallimento: le conseguenze politiche furono l’opposto delle loro

        attese. Non solo lo stato non crollò, ma l’assassinio dello zar bloccò la Costituzione che si
        stava preparando e spostò a destra il governo. In breve tempo i capi del movimento furono
        arrestati  e  gli  altri  membri  dell’organizzazione  vennero  catturati  dall’Ochrana,
        l’efficientissimo nuovo dipartimento di polizia istituito nel 1880 proprio per fronteggiare
        la loro minaccia. Cinque dei capi furono impiccati; Narodnaja volja collassò. Tuttavia,
        alcuni circoli populisti clandestini continuarono a esistere fino agli anni Novanta; a uno di
        questi apparteneva Aleksandr Ul’janov, fratello maggiore di Vladimir Ul’janov (Lenin).
        Aleksandr  partecipò  al  fallito  complotto  del  1887  per  uccidere  Alessandro  III  e  morì
        giustiziato.
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