Page 162 - Storia della Russia
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Pobedonoscev, uomo simbolo della reazione, fu obbligato a dimettersi. Ma lo zar rifiutò
        ragionevoli  proposte  di  rinnovamento  della  Chiesa,  privandola  ancora  una  volta  della
        possibilità di svolgere un ruolo pubblico efficace. Solo dopo la Rivoluzione di febbraio,
        libera dalla zavorra del controllo zarista, la Chiesa assunse a tutti gli effetti la direzione
        delle proprie attività. Nell’agosto del 1917, al Cremlino, si tenne finalmente un Concilio
        che  decise  la  restaurazione  del  patriarcato:  il  5  novembre  di  quello  stesso  anno  il
        metropolita Tichon fu eletto patriarca di Mosca.

           Ma  se  prima  del  1905  le  associazioni  politiche  erano  ancora  illegali,  ora  quelle
        professionali e universitarie stavano divenendo ogni giorno più politicizzate. I disordini
        studenteschi  erano  sempre  più  frequenti  e  i  radicali  si  stavano  organizzando  in  partiti
        rivoluzionari. Il Bund, un’associazione clandestina di lavoratori ebrei marxisti, fu creato a
        Vilna nel 1897, mentre il marxista Partito socialdemocratico russo (RSDRP, «SD»), la cui
        fondazione  era  stata  troncata  sul  nascere  nel  1898  dall’arresto  dei  suoi  partecipanti,

        dovette  essere  rifondato  nel  1903  a  Londra.  Il  neopopulista  Partito  socialrivoluzionario
        russo (RPSR, «SR»)  prese  vita  nel  1901-1902,  dopo  lunghi  dibattiti  tenutisi  soprattutto  a
        Berlino.  Nel  1903  l’ex  marxista  Pëtr  Struve  costituì  l’Unione  per  la  liberazione,  una
        struttura  di  stampo  liberale  che  riuniva  ampi  settori  del  mondo  professionale  e  degli
        zemstva. L’Unione tenne all’estero, in Svizzera, la sua Assemblea costituente, ma divenne
        presto attiva in patria con «campagne di banchetti» e opuscoli costituzionalisti. Nel 1905,
        sotto la spinta della rivoluzione, nacquero numerose nuove organizzazioni sociali, spesso
        con forme e modalità inedite. Liberali e professionisti, operai delle ferrovie e librai, donne
        ed ebrei si riunirono in gruppi militanti; le associazioni professionali si raggrupparono in
        maggio nell’Unione delle unioni. In agosto a Nižnij Novgorod apparve l’Unione islamica
        panrussa. Il Partito costituzionale democratico (KDP, o dei «Cadetti»), di stampo liberale e
        guidato  da  Pavel  Miljukov,  venne  alla  luce  in  ottobre,  poco  prima  della  nascita  di  un

        gruppo  di  estrema  destra,  l’Unione  del  popolo  russo.  Presero  forma  anche  le  prime
        organizzazioni generali dei lavoratori. Accanto al soviet dei lavoratori di San Pietroburgo,
        e a quello dei ferrovieri, dei librai e dei camerieri, con l’aiuto dell’SR, i contadini crearono
        nel  1905  un’Unione  dei  contadini  russi,  che  tuttavia  ebbe  vita  breve.  Le  libertà  civili
        garantite  quello  stesso  anno  incoraggiarono  in  seguito  la  nascita  e  l’attività  di
        organizzazioni       pubbliche,      nonostante      la   repressione      poliziesca     degli     anni
        postrivoluzionari.
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