Page 96 - Profili di Storia
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                                                                                              Unità 3
                                                                                      La cultura del Nilo


                     za, la tomba rappresentava la sua abitazione e ripeteva perciò la struttura della casa fin
                     nei minimi particolari. C’era una parte riservata alla vita sociale del defunto, destinata ad
                     accogliere i parenti in visita: qui venivano deposte le offerte e si svolgevano talvolta vere
                     e proprie feste, con banchetti e canti. C’era poi la parte più intima, destinata ad accogliere
                     il corpo del morto. E poiché il morto aveva una vita propria, la statua che lo raffigurava
                     non era una semplice immagine, ma era intrisa dello spirito vitale del defunto. Perciò la
                     statua lo rappresentava seduto, col busto eretto e gli occhi bene aperti, simulacro viven-  GUIDAALLOSTUDIO
                     te della persona il cui corpo era conservato nella tomba.                           1. Ogni divinità fu sempre
                     Questo particolare rapporto tra la vita e la morte spiega anche la cura con cui i faraoni fece-  rappresentata con le stesse
                     ro erigere le piramidi. Le piramidi esprimevano l’immagine di un potere divino che voleva  sembianze? Perché?
                                                                                                         2. Quale fu il tentativo di Amenofi IV
                     dimostrare di non avere rivali sulla terra. Ma era anche la tomba/casa del sovrano, il luogo  in campo religioso?
                     dove egli, oltre la vita terrena, continuava a vivere e a proteggere i suoi sudditi [® Il mistero  3. Perché i corpi dovevano essere
                                                                                                         mummificati?
                     delle piramidi,p. 82].



                                                 appositamente attrezzati. Gli  tomba insieme con la mummia. Il  lino, segatura e persino con fango
                     † La bottega dell’imbalsamatore
                     [disegno di G. Albertini]   imbalsamatori iniziavano praticando  corpo veniva poi immerso in un  del Nilo. A questo punto il cadavere
                                                 un taglio verticale all’altezza del  agente disidratante (il natron, un sale  veniva avvolto con centinaia di metri
                     L’imbalsamazione era un processo  ventre. Gli organi estratti venivano  di sodio esistente in natura), quindi  di bende di lino. Tra le bende
                     lungo e complesso e per questo  scrupolosamente conservati, avvolti  frizionato con appositi prodotti  venivano inseriti portafortuna e
                     veniva affidato a specialisti che  in bende di lino, in appositi vasi  balsamici. L’interno della salma  amuleti, per proteggere il corpo nella
                     lavoravano in laboratori    (chiamati canòpi) collocati nella  svuotato era riempito con pezzi di  sua nuova condizione di mummia.
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