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Unità 3
La cultura del Nilo
za, la tomba rappresentava la sua abitazione e ripeteva perciò la struttura della casa fin
nei minimi particolari. C’era una parte riservata alla vita sociale del defunto, destinata ad
accogliere i parenti in visita: qui venivano deposte le offerte e si svolgevano talvolta vere
e proprie feste, con banchetti e canti. C’era poi la parte più intima, destinata ad accogliere
il corpo del morto. E poiché il morto aveva una vita propria, la statua che lo raffigurava
non era una semplice immagine, ma era intrisa dello spirito vitale del defunto. Perciò la
statua lo rappresentava seduto, col busto eretto e gli occhi bene aperti, simulacro viven- GUIDAALLOSTUDIO
te della persona il cui corpo era conservato nella tomba. 1. Ogni divinità fu sempre
Questo particolare rapporto tra la vita e la morte spiega anche la cura con cui i faraoni fece- rappresentata con le stesse
ro erigere le piramidi. Le piramidi esprimevano l’immagine di un potere divino che voleva sembianze? Perché?
2. Quale fu il tentativo di Amenofi IV
dimostrare di non avere rivali sulla terra. Ma era anche la tomba/casa del sovrano, il luogo in campo religioso?
dove egli, oltre la vita terrena, continuava a vivere e a proteggere i suoi sudditi [® Il mistero 3. Perché i corpi dovevano essere
mummificati?
delle piramidi,p. 82].
appositamente attrezzati. Gli tomba insieme con la mummia. Il lino, segatura e persino con fango
† La bottega dell’imbalsamatore
[disegno di G. Albertini] imbalsamatori iniziavano praticando corpo veniva poi immerso in un del Nilo. A questo punto il cadavere
un taglio verticale all’altezza del agente disidratante (il natron, un sale veniva avvolto con centinaia di metri
L’imbalsamazione era un processo ventre. Gli organi estratti venivano di sodio esistente in natura), quindi di bende di lino. Tra le bende
lungo e complesso e per questo scrupolosamente conservati, avvolti frizionato con appositi prodotti venivano inseriti portafortuna e
veniva affidato a specialisti che in bende di lino, in appositi vasi balsamici. L’interno della salma amuleti, per proteggere il corpo nella
lavoravano in laboratori (chiamati canòpi) collocati nella svuotato era riempito con pezzi di sua nuova condizione di mummia.