Page 101 - Profili di Storia
P. 101
P1_Modulo02.qxp 19-02-2010 14:11 Pagina 86
Unità 3
La cultura del Nilo
Dialogo tra il disperato e la sua anima
In questo documento poetico un uomo stanco di vivere dialoga con la sua anima. L’uomo è di-
sperato, e non trova più nessun conforto su questa terra, dove dilagano l’ingiustizia e la malvagità.
La morte gli appare come l’unico conforto, come l’unico sollievo, ed egli la invoca. L’anima, che
conosce la desolazione del mondo ultraterreno, invita l’uomo a rinunciare al suicidio, perché l’e-
sistenza terrena è comunque preferibile alla sorte che attende gli esseri umani dopo la morte.
DOC2
Letteratura e poesia dell’antico Egitto, Einaudi, Torino 1969, pp. 122 sgg. I fratelli sono cattivi;
gli amici di oggi non possono essere amati.
O mia anima, A chi parlerò oggi?
che sei incapace di consolare la miseria in vita, I cuori sono rapaci,
e mi scoraggi dalla morte, prima che sia venuto a lei, ognuno prende i beni del compagno. [...]
fa’ dolce per me l’Occidente ! A chi parlerò oggi?
1
È forse una disgrazia? Si è soddisfatti del male,
La vita è un’alterna vicenda, il bene è buttato a terra ovunque. [...]
e anche gli alberi cadono. [...] A chi parlerò oggi?
Se la mia anima innocente mi dà ascolto, Non ci sono più giusti,
e il suo cuore è d’accordo con me, la terra è abbandonata ai malfattori. [...]
sarà fortunata, La morte è davanti a me oggi,
perché io farò che raggiunga l’Occidente, come il profumo della mirra,
come uno che è nella piramide, come seder sotto una vela in un giorno di vento.
alla cui sepoltura assiste un sopravvivente . [...] La morte è davanti a me oggi,
2
Ma se tu mi trattieni dalla morte, come una strada battuta,
in questo modo non troverai dove poterti posare come quando un uomo torna a casa sua da una spedizione.
in Occidente. La morte è davanti a me oggi,
La mia anima aprì a me la sua bocca, come quando un uomo desidera veder casa sua,
che potesse rispondere a ciò che avevo detto: dopo molti anni passati in prigionia».
«Se pensi alla sepoltura, Ciò che disse la mia anima a me: [...]
è un’amarezza del cuore, «Attaccati alla vita come ho detto.
è un portar pianto Desiderami qui,
facendo miserabile un uomo; rinvia per te l’Occidente,
è un portar via l’uomo dalla sua casa. [...] desidera di poter raggiungere l’Occidente
5
Mai uscirai a vedere il sole! quando il tuo corpo s’unisce alla terra .
Coloro che hanno costruito in granito, Possa io posarmi dopo che sei stanco:
che hanno edificato sale in belle piramidi con bel lavoro, così faremo una dimora insieme».
quando i costruttori son divenuti dèi ,
3
le loro tavole d’offerte sono vuote 1. L’Occidente è il mondo dei morti.
come quelle dei miserabili morti sulla riva 2. L’uomo farà in modo che l’anima sia oggetto delle stesse cure che ricevono le
a causa della mancanza di eredi sulla terra , anime di coloro che sono sepolti nelle piramidi.
4
di cui l’acqua ha preso una parte 3. Quando muoiono.
e il sole ugualmente, 4. Anche le anime di coloro che sono sepolti nelle tombe più sontuose, prima o
ai quali parlano i pesci dalla sponda. poi vengono abbandonate, perché arriva un momento in cui non ci sono più eredi
Ascoltami, è bello ascoltare per gli uomini: che si occupino dei servizi funebri.
segui il giorno felice; 5. Cioè quando sarai morto naturalmente e sarai sepolto.
dimentica l’afflizione!» [...]
Aprii la mia bocca alla mia anima, GUIDAALLALETTURA
1. Che cosa chiede il disperato alla propria anima?
che potessi rispondere a ciò che avevo detto: 2. Di che cosa si lamenta il disperato?
«A chi parlerò oggi? 3. Che cosa invita a fare l’anima?
Il paese della giustizia
In esplicita antitesi con la visione espressa dal canto del principe Antef si pone il testo scritto in
una tomba tebana del Nuovo regno: il mondo dell’aldilà è dipinto come un paese governato dal-
la giustizia, un luogo di approdo sicuro dopo gli affanni effimeri della vita terrena.
86