Page 679 - Profili di Storia
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Modulo 8
La società feudale
ghi dove ferveva la produzione dei libri, grazie all’impiego di monaci specializzati nel-
l’arte della ricopiatura e della miniatura [®Libri e monasteri]. I monaci e in genere gli uo-
mini di Chiesa erano rimasti, dopo la tempesta delle invasioni barbariche, l’unica cate-
goria in cui la capacità di leggere e di scrivere fosse abbastanza diffusa. Era dunque ov-
vio che Carlo guardasse a loro.
SCIENZA Libri e monasteri
E TECNICA
† La rigatura del manoscritto, 1255
opo la caduta dell’impero roma- [Det Kongelige Bibliotek, Copenaghen]
Dno i libri divennero rari in Occi- Per non scrivere storto i monaci
dente. Erano molto più numerosi gli uomini tracciavano delle righe: potevano usare
che sapevano maneggiare una spada che un righello e imprimere un sottile solco
incolore, oppure potevano tracciare una
quelli in grado di leggere e scrivere. Fu allo- riga scura, usando una specie di matita
ra che andò perduta la maggior parte della di piombo o d’argento.
letteratura antica: opere di storici, di poeti, π La correzione
di filosofi e di scienziati scomparvero nel del manoscritto,
nulla perché, non avendo lettori, non furo- XIII sec.
[Det Kongelige Bibliotek,
no più ricopiate. In questo gigantesco nau- Copenaghen]
fragio la scrittura sopravvisse in alcune pic-
cole isole di cultura, i monasteri.
Ogni volta che veniva fondato un monastero
ci si preoccupava di fornirlo dei libri indi-
spensabili: ai monasteri più piccoli bastava-
no, oltre alle Sacre Scritture, pochi altri libri
di carattere religioso; le abbazie più ricche
cercavano invece di procurarsi il maggior re le iniziali e i titoli, l’inchiostro nero veniva
numero possibile di opere dei Padri della alternato a quello rosso, ricavato da un mi-
Chiesa, di Vite di santi, di storie ecclesiasti- nerale, il minio. Successivamente, il verbo
che, di Atti dei concili. Monasteri come «miniare» passò a indicare tutte le figure co-
Bobbio e Montecassino furono all’avan- lorate, che vennero dette miniature. Prima
guardia anche nella ricopiatura dei testi dell’invenzione della stampa, l’uniformità
classici, e fu solo grazie alla loro iniziativa grafica di un libro era affidata alla calligrafia
che alcuni autori antichi sopravvissero al di- «quaderno») che ripiegati formavano sedici del copista, e questo accresceva enorme-
sastro. Costituire una bella biblioteca mona- pagine. Venivano inoltre rigate per facilitare mente i tempi. La scrittura era dunque uno
stica richiedeva uno sforzo enorme e senza l’allineamento della scrittura. dei lavori più impegnativi per i monaci.
fine: i libri venivano cercati ovunque, chiesti La terza fase era quella più impegnativa: si Nella quarta e ultima fase i fascicoli veniva-
in prestito e ricopiati nel monastero stesso. svolgeva nello scriptorium e consisteva nel- no riuniti e rilegati con una coperta. La co-
La produzione libraria avveniva tutta den- la scrittura e nell’ornato. La scrittura avveni- perta era fatta solitamente con due tavole di
tro il monastero e comprendeva varie fasi. va ricopiando o sotto dettatura. Questa fase legno rivestite poi con del cuoio. Quasi tutti
Bisognava anzitutto preparare la pergame- poteva durare mesi o anni, a seconda del- i libri usciti da uno scriptorium finivano nel-
na, ricavata dalle pelli dei vitelli, delle peco- l’ampiezza del testo e della qualità formale la biblioteca del monastero e solo pochi ve-
re o dei capretti. Per evitare che marcisse, la della scrittura e dell’ornato. nivano consegnati ad altri monasteri o a sin-
pelle veniva immersa in un bagno d’acqua e Per comprendere quanto fosse faticosa que- goli individui che li avevano richiesti.
di calce e fatta asciugare tesa entro un telaio. sta operazione dobbiamo tener presenti al- Nei monasteri venivano letti soprattutto le
Bisognava poi raschiarla per eliminare le cuni aspetti. Lo strumento per scrivere, il ca- Sacre Scritture e alcuni testi di argomento
scorie e levigarla con la pietra pomice. Veni- lamo, era una semplice cannuccia di legno o religioso. Il resto dei libri, che era la maggior
va infine tagliata per farne fogli uguali. una penna d’oca: maneggiarlo non era facile parte, non aveva lettori. Essi venivano rico-
Si passava poi alla seconda fase: le pagine ve- e doveva essere rifilato in continuazione. piati perché rappresentavano un bene im-
nivano cucite in fascicoli di quattro fogli (i L’inchiostro doveva essere adoperato atten- portante, che arricchiva il patrimonio del
cosiddetti quaternioni, da cui la parola tamente per evitare macchie. Per evidenzia- monastero e ne accresceva il prestigio.
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