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                                             Modulo 8
                                             La società feudale


                                             ghi dove ferveva la produzione dei libri, grazie all’impiego di monaci specializzati nel-
                                             l’arte della ricopiatura e della miniatura [®Libri e monasteri]. I monaci e in genere gli uo-
                                             mini di Chiesa erano rimasti, dopo la tempesta delle invasioni barbariche, l’unica cate-
                                             goria in cui la capacità di leggere e di scrivere fosse abbastanza diffusa. Era dunque ov-
                                             vio che Carlo guardasse a loro.




                 SCIENZA                     Libri e monasteri
                 E TECNICA

                                                               † La rigatura del manoscritto, 1255
                         opo la caduta dell’impero roma-       [Det Kongelige Bibliotek, Copenaghen]
                 Dno i libri divennero rari in Occi-           Per non scrivere storto i monaci
                 dente. Erano molto più numerosi gli uomini    tracciavano delle righe: potevano usare
                 che sapevano maneggiare una spada che         un righello e imprimere un sottile solco
                                                               incolore, oppure potevano tracciare una
                 quelli in grado di leggere e scrivere. Fu allo-  riga scura, usando una specie di matita
                 ra che andò perduta la maggior parte della    di piombo o d’argento.
                 letteratura antica: opere di storici, di poeti,                                             π La correzione
                 di filosofi e di scienziati scomparvero nel                                                 del manoscritto,
                 nulla perché, non avendo lettori, non furo-                                                 XIII sec.
                                                                                                             [Det Kongelige Bibliotek,
                 no più ricopiate. In questo gigantesco nau-                                                 Copenaghen]
                 fragio la scrittura sopravvisse in alcune pic-
                 cole isole di cultura, i monasteri.
                 Ogni volta che veniva fondato un monastero
                 ci si preoccupava di fornirlo dei libri indi-
                 spensabili: ai monasteri più piccoli bastava-
                 no, oltre alle Sacre Scritture, pochi altri libri
                 di carattere religioso; le abbazie più ricche
                 cercavano invece di procurarsi il maggior                                  re le iniziali e i titoli, l’inchiostro nero veniva
                 numero possibile di opere dei Padri della                                  alternato a quello rosso, ricavato da un mi-
                 Chiesa, di Vite di santi, di storie ecclesiasti-                           nerale, il minio. Successivamente, il verbo
                 che,  di  Atti  dei  concili.  Monasteri  come                             «miniare» passò a indicare tutte le figure co-
                 Bobbio e Montecassino furono all’avan-                                     lorate, che vennero dette miniature. Prima
                 guardia anche nella ricopiatura dei testi                                  dell’invenzione della stampa, l’uniformità
                 classici, e fu solo grazie alla loro iniziativa                            grafica di un libro era affidata alla calligrafia
                 che alcuni autori antichi sopravvissero al di-  «quaderno») che ripiegati formavano sedici  del copista, e questo accresceva enorme-
                 sastro. Costituire una bella biblioteca mona-  pagine. Venivano inoltre rigate per facilitare  mente i tempi. La scrittura era dunque uno
                 stica richiedeva uno sforzo enorme e senza  l’allineamento della scrittura.  dei lavori più impegnativi per i monaci.
                 fine: i libri venivano cercati ovunque, chiesti  La terza fase era quella più impegnativa: si  Nella quarta e ultima fase i fascicoli veniva-
                 in prestito e ricopiati nel monastero stesso.  svolgeva nello scriptorium e consisteva nel-  no riuniti e rilegati con una coperta. La co-
                 La produzione libraria avveniva tutta den-  la scrittura e nell’ornato. La scrittura avveni-  perta era fatta solitamente con due tavole di
                 tro il monastero e comprendeva varie fasi.  va ricopiando o sotto dettatura. Questa fase  legno rivestite poi con del cuoio. Quasi tutti
                 Bisognava anzitutto preparare la pergame-  poteva durare mesi o anni, a seconda del-  i libri usciti da uno scriptorium finivano nel-
                 na, ricavata dalle pelli dei vitelli, delle peco-  l’ampiezza del testo e della qualità formale  la biblioteca del monastero e solo pochi ve-
                 re o dei capretti. Per evitare che marcisse, la  della scrittura e dell’ornato.  nivano consegnati ad altri monasteri o a sin-
                 pelle veniva immersa in un bagno d’acqua e  Per comprendere quanto fosse faticosa que-  goli individui che li avevano richiesti.
                 di calce e fatta asciugare tesa entro un telaio.  sta operazione dobbiamo tener presenti al-  Nei monasteri venivano letti soprattutto le
                 Bisognava poi raschiarla per eliminare le  cuni aspetti. Lo strumento per scrivere, il ca-  Sacre Scritture e alcuni testi di argomento
                 scorie e levigarla con la pietra pomice. Veni-  lamo, era una semplice cannuccia di legno o  religioso. Il resto dei libri, che era la maggior
                 va infine tagliata per farne fogli uguali.  una penna d’oca: maneggiarlo non era facile  parte, non aveva lettori. Essi venivano rico-
                 Si passava poi alla seconda fase: le pagine ve-  e doveva essere rifilato in continuazione.  piati perché rappresentavano un bene im-
                 nivano cucite in fascicoli di quattro fogli (i  L’inchiostro doveva essere adoperato atten-  portante, che arricchiva il patrimonio del
                 cosiddetti  quaternioni, da cui la parola  tamente per evitare macchie. Per evidenzia-  monastero e ne accresceva il prestigio.



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