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                                             Modulo 8
                                             La società feudale



                 VITA SOCIALE                Donne del Medioevo
                 E DIRITTO


                       e donne appartenenti a famiglie no-  In questo modo la famiglia del marito poteva  chiesa, al forno, a una fontana o a un lava-
                 Lbili o benestanti erano spesso per le  sorvegliare direttamente la sua condotta, e  toio. Le buone mogli dovevano evitare tutti
                 loro famiglie una preziosa merce di scam-  tutelare quindi il proprio onore.  i luoghi che nuocessero alla loro reputazio-
                 bio. Il caso della principessa longobarda Er-  Anche per le donne del Medioevo, lo scopo  ne, e questi luoghi erano infiniti. La donna
                 mengarda, concessa in sposa dal padre Desi-  principale del matrimonio era la procreazio-  era sottoposta all’uomo e nel matrimonio
                 derio al principe franco Carlo, è emblemati-  ne. L’altissima mortalità infantile, il nesso va-  doveva servirlo con ubbidienza e fedeltà as-
                 co di questo modo di concepire il ruolo del-  lorizzato dalla Chiesa tra sessualità e ripro-  soluta. Non a caso l’amore della moglie ver-
                 la donna. Gli storici parlano a tale proposito  duzione, la mancanza di validi metodi anti-  so il marito era chiamato «riverenza».
                 di «strategie matrimoniali»: il matrimonio  concezionali, facevano sì che la procreazione  Le donne della nobiltà avevano ovviamente
                 serviva a sancire un’alleanza tra due famiglie  fosse una condizione quasi costante nella vi-  condizioni di vita migliori: una buona ali-
                 potenti oppure a interrompere catene di odi  ta delle donne sposate. Si è calcolato che ogni  mentazione,  case  confortevoli,  bei  vestiti,
                 e di vendette. Il matrimonio tra i figli di una  donna mettesse al mondo mediamente 8/10  gioielli, cameriere e dame di compagnia,
                 famiglia ricca ma senza nobiltà e di una fa-  figli: tra gravidanze interrotte, bambini nati  una festa ogni tanto.
                 miglia nobile ma senza ricchezza era vantag-  morti e bambini che soccombevano nella  Tuttavia esse avevano minore libertà delle
                 gioso per entrambe.                  primissima infanzia e nell’adolescenza, solo  donne del popolo. La loro vita era sottopo-
                 Le donne venivano avviate al matrimonio in  un paio riuscivano a entrare nell’età matura.  sta a un continuo controllo – del marito, dei
                 tenera età. I documenti medievali ricordano  L’arretratezza dell’igiene e della medicina  figli, dei suoceri, dei fratelli, della servitù – e
                 il caso della sposa che, continuando a cresce-  provocava la morte di una donna su sette du-  tutto poteva sperare una dama tranne che
                 re dopo il matrimonio, ha bisogno di un nuo-  rante il parto o per le sue immediate conse-  passare inosservata.
                 vo guardaroba e non riesce a sfilarsi l’anello  guenze. Le donne (ed erano poche) che ave-  Un altro svantaggio delle donne di ceto ele-
                 nuziale. Sono attestati casi di bimbe date in  vano la fortuna di raggiungere i 40 anni ave-  vato era il loro rapporto con la procreazio-
                 spose a 12, 11 e persino a 10 anni, anche se in  vano trascorso metà della loro vita tra gravi-  ne. Se nel mondo contemporaneo le donne
                 molti paesi europei la legge imponeva l’età  danze, parti e allattamenti.  ricche fanno meno figli delle povere, nel Me-
                 minima di 13/14 anni. Anche in questo, le  Dame o contadine, ricche o povere che fos-  dioevo accadeva il contrario. Presso le fami-
                 bambine delle famiglie altolocate erano  sero, le donne del Medioevo dovevano ri-  glie benestanti era infatti diffusa l’abitudine
                 svantaggiate, perché i loro genitori avevano  spettare le stesse regole e subire gli stessi  di far allattare i neonati alle balie, reclutate a
                 interesse a concludere rapidamente un van-  pregiudizi.                    pagamento tra le madri di estrazione popola-
                 taggioso accordo matrimoniale. Spesso la  Il luogo più appropriato per la donna era,  re. Per queste ultime, l’allattamento prolun-
                 bambina veniva separata dalla propria fami-  come sempre, la casa. Le uscite di casa, limi-  gato era d’impedimento a una nuova imme-
                 glia e si trasferiva nella casa dei futuri suoceri  tate e giustificate, dovevano seguire itinerari  diata gravidanza, mentre le donne benestan-
                 prima di aver raggiunto l’età matrimoniale.  precisi, come quelli che conducevano alla  ti non avevano tregua nel generare figli.



                                              † «La nascita, con taglio cesareo, di Giulio Cesare»
                                                                 [Bibliothèque Nationale, Parigi]
                  La miniatura suggerisce l’origine etimologica della parola «cesareo», che deriva appunto da «parto
                     di Cesare», ovvero parto di un re: nell’antichità per la nascita di un essere così speciale non si
                              esitava a sacrificare la madre che, al taglio del ventre, difficilmente sopravviveva.
















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                                                                                        La miniatura qui prodotta illustra una scena usuale nel
                                                                                        Medioevo, a dimostrazione che il rapporto coniugale
                                                                                        significava per la donna completa sudditanza.



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