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Unità 2
Culture e imperi mesopotamici
pendenza tra i due gruppi. Questi rapporti si esprimevano in vario modo, per esempio in
scambi commerciali; i nomadi, inoltre, spesso militavano negli eserciti cittadini o, addi-
rittura, li troviamo inquadrati con funzioni di «polizia», al servizio dei re. Nelle descri-
zioni antiche prevale tuttavia l’aspetto traumatico e violento. Ciò che, nel modo di vive-
re dei nomadi, impressionava maggiormente i sedentari era l’assenza di tutti quegli aspet- GUIDAALLOSTUDIO
ti che, secondo loro, costituivano la vera civiltà. Che cosa pensassero i nomadi dei se- 1. Sumeri e Accadi si combatterono?
dentari non lo sappiamo, e la circostanza non deve meravigliare: i documenti scritti pro- 2. Quali sono le attuali lingue
semitiche?
vengono tutti dal mondo delle città, ed esprimono inevitabilmente la mentalità dei se- 3. Che tipo di rapporti intercorrevano
dentari. Per gli abitanti dei centri urbani la civiltà era una sola: la loro. tra i nomadi e i sedentari?
4. I Sumeri e l’«invenzione» della scrittura
Città e scrittura La scrittura appare in tempi diversi nei diversi contesti geografici, ma la
sua prima attestazione risale al 3100 a.C. circa e proviene da Uruk, dove, nel grande san- † Involucro con calculi
tuario cittadino, sono state trovate tavolette che registrano le attività economiche e i movi- proveniente da Habuka Kaira,
menti dei beni del tempio. Il primo impiego della scrittura è dunque da mettere in relazio- 3200-3100 a.C.
[Museo Nazionale, Aleppo, Siria]
ne con la nascita della città e con la necessità di sviluppare precise tecniche di registrazione
connesse alle operazioni di immagazzinamento, custodia, inventario, distribuzione, calco-
lo delle entrate e delle uscite proprie delle grandi organizzazioni: il tempio e il palazzo.
La scrittura non fu però una scoperta improvvisa ma il frutto di esperienze accumulatesi
in migliaia di anni e va collegata all’esigenza della contabilità.
Scrittura pittografica e scrittura cuneiforme I più antichi testi scritti contengono pitto-
grammi, cioè «disegni incisi», che rappresentano immagini di oggetti riconoscibili. Il limi-
te di questo sistema di scrittura è evidente: occorrono tanti segni quante sono le parole.
Il problema venne superato, a Uruk, grazie a un’intuizione geniale che segnò il passaggio
dalla scrittura pittografica a quella fonetica: si stabilì, cioè, una corrispondenza tra segni
3300 a.C. 2800 a.C. 2400 a.C. 1800 a.C. 700 a.C.
√ Alcuni esempi di segni
in scrittura pittografica
La stella
(segno del cielo e del dio)
L’appezzamento di terra
La sagoma umana
(simbolo dell’uomo)
La testa di mucca
L’uccello
Il pesce
La spiga d’orzo
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