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Unità 2
Culture e imperi mesopotamici
MAR NERO √ La rete commerciale di Ebla
Nel III millennio a.C., la città siriana
dominava incontrastata sia il traffico
MAR
rame marittimo in direzione
Kanesh CASPIO delle coste siro-palestinesi, sia il
traffico interno in direzione
Eufrate
ANATOLIA argento argento rame Tigri stagno dell’Anatolia e delle principali città
oro
mesopotamiche. Grazie agli intensi
Kharran scambi commerciali con le regioni
Alalakh fornitrici, Ebla riuscì a sopperire
Ugarit Aleppo alla mancanza di materie prime e a
rame EBLA Emar stagno Ninive sviluppare una raffinatissima attività
Biblo artigianale, specializzata soprattutto
MAR Assur
stagno Mari nella lavorazione dei metalli preziosi.
MEDITERRANEO Damasco stagno Khamazi
argento
Akkad
stagno
Gerusalemme Kish
Uruk Susa
rame
Ur oro ossidiana
oro rame DESERTO argento Roccia vulcanica di colore nero e di
oro ARABICO stagno
aspetto vetroso, oggetto di intenso
GOLFO commercio nella preistoria e
PERSICO nell’antichità, usata per la
Nilo
realizzazione di manufatti di pregio.
Direttrici dei traffici
MAR ROSSO
commerciali di Ebla
Metalli lavorati a Ebla
† Orecchino, 1825-1775 a.C. ca.
[dalla tomba della principessa,
Necropoli reale di Ebla]
tra le coste della Palestina e della Si-
√ Capride ariete, in oro
ria e i monti Zagros (nord-est della e lapislazzuli, 2600 a.C. ca.
Mesopotamia). [dalla necropoli reale di Ur,
British Museum, Londra]
Città e commercio a lunga distanza
Infatti, la nascita dell’urbanesimo fu
strettamente collegata con l’intensifi-
cazione del commercio a lunga distan-
za, che in epoca pre-urbana era limi-
tato a materiali come l’ossidiana e
l’ambra. La Bassa Mesopotamia, come
† Collana, 1750-1700 a.C. ca.
abbiamo visto, è una pianura alluvio- [dalla tomba del Signore dei Capridi (ipogeo B)]
nale del tutto priva dei materiali indi- Il commercio in Mesopotamia era garantito dai sovrani, che
spensabili alla vita delle città: i metal- affrontavano lunghe spedizioni per procurare alle città i materiali
li, il legname, le pietre da costruzione necessari alla costruzione di templi e palazzi, e da negozianti
che, in cambio di prodotti di artigianato, importavano legno,
e da intaglio. Solo le eccedenze della pietre, metalli e minerali preziosi, come rame, stagno, oro,
argento e, dalla fine del II millennio, anche il ferro. Come
produzione agricola prelevate dalle testimoniano alcuni manufatti, i materiali importati venivano poi
«grandi organizzazioni» urbane e uti- utilizzati per realizzare non solo oggetti di prima necessità, ma
lizzate come beni di scambio poteva- anche beni di lusso di pregevole fattura.
no consentire l’acquisizione di questi
materiali. Per trovare il rame, i mercanti
mesopotamici dovevano raggiungere (o
prendere contatti con) l’isola di Cipro,
l’Anatolia orientale, l’Oman, la lontana
valle dell’Indo. Per procurarsi lo sta-
gno (che in lega col rame dà il bronzo)
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