Page 62 - Profili di Storia
P. 62

P1_Modulo02.qxp  19-02-2010  14:30  Pagina 47





                                                                                              Unità 2
                                                                            Culture e imperi mesopotamici


                     frate (Mesopotamia vuol dire appunto «terra tra i due fiumi»). Entrambi hanno un regi-
                     me molto irregolare: quando in primavera, sulle montagne dell’Armenia da cui essi di-
                     scendono, si sciolgono i ghiacci, e quando in autunno riprendono le grandi piogge, il Ti-
                     gri e l’Eufrate inondano la pianura, trasformandola in un pantano. In Bassa Mesopota-
                     mia non piove quasi mai: per questo, fin dall’età neolitica, gli uomini del luogo hanno
                     provveduto a scavare un fitto sistema di canali che regola il flusso delle acque, le convo-
                     glia in bacini di raccolta, le trasmette in terre aride e lontane [®Il paese dei canali,p.48].
                      Produttività agricola e divisione del lavoro Rispetto a regioni dove l’irrigazione era ga-
                     rantita soltanto dalle piogge ed era quindi irregolare e imprevedibile, il sistema di canali
                     e bacini costruito da generazioni di contadini in Bassa Mesopotamia garantiva il vantag-
                     gio di una notevole regolarità. Il Tigri e l’Eufrate fornivano acqua sempre abbondante; le
                     opere dell’uomo le convogliavano e le accantonavano come riserva per i periodi di sic-
                     cità. Non ci meravigliamo quindi di scoprire che per ogni seme piantato in Bassa Meso-
                     potamia si arrivasse a ottenerne 30, mentre in zone la cui agricoltura era basata sulle so-
                     le piogge la resa era al massimo di 1 a 5.
                     Furono queste le condizioni economiche di base da cui nacque la città. I villaggi mesopota-
                     mici potevano produrre più di quanto consumavano. Si rese così possibile il prelievo di ci-
                     bo (in primo luogo i cereali) necessario al mantenimento di tutti quei lavoratori specializza-
                     ti (e delle loro famiglie) che erano necessari alla formazione e al mantenimento della città.
                     La nascita delle prime città provocò a sua volta un forte impulso alla produzione agrico-
                     la: grazie all’esistenza di un governo centralizzato fu possibile coordinare meglio gli sfor-
                     zi e retribuire grandi numeri di lavoratori impegnati nelle operazioni di bonifica e di ca-
                     nalizzazione. Il sistema dei canali e dei bacini che si diramavano dal Tigri e dall’Eufrate  † Irrigazione lungo
                     divenne più fitto e più stabile, e penetrò in profondità nell’entroterra.          lo Shatt-el Arab (sud dell’Iraq)



                     † Un canale moderno nel paese-oasi di Nazwa nell’Oman







































                                                                                                                               47
   57   58   59   60   61   62   63   64   65   66   67