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                                                                                       Nascita ed espansione
                                                                                                 dell’Islam


                        Anzitutto il quadro politico esterno, carat-
                        terizzato – come abbiamo visto – dalla este-
                        nuante guerra tra Bizantini e Persiani, che
                        prosciugò le risorse umane ed economiche
                        dei contendenti e li rese poco attenti alla
                        crescente minaccia araba. Questa rivalità
                        accanita tra le due principali potenze dello
                        scenario mediorientale fu sfruttata alla per-
                        fezione dall’iniziativa musulmana, che vi si
                        insinuò come un cuneo.
                        Molte popolazioni dei territori bizantini e
                        persiani infatti si arresero facilmente e accol-
                        sero come dei «liberatori» i nuovi padroni;
                        molti fattori giocarono in tal senso: primi fra
                        tutti, la dura oppressione delle minoranze
                        religiose e degli «eretici» messa in atto tanto
                        dai Persiani quanto dai Bizantini, e il peso
                        dei tributi da loro imposti.
                        Bisogna inoltre considerare il fattore mili-
                        tare, ossia l’alto grado di organizzazione
                        dell’esercito arabo, i cui generali avevano
                        spesso combattuto come mercenari per gli
                        imperatori bizantino e persiano. Quanto
                        all’entusiasmo religioso, esso era certamen-
                        te molto vivo in settori considerevoli del
                        mondo islamico e nel suo ceto dirigente, ma
                        i guerrieri beduini, che rappresentavano il
                        nucleo più forte e combattivo degli eserciti
                        arabi, erano anche i meno profondamente
                        toccati dalla nuova religione e avevano una
                        pratica talvolta molto superficiale dell’I-
                        slam. Per loro valevano motivazioni più semplici, che rimandavano al carattere guerriero  π Guerriero arabo
                        delle loro tradizioni [®25.1], che furono abilmente utilizzate dai califfi per cementare  su un cammello
                        l’unità araba intorno alla causa dell’Islam.                                       Questa preziosa miniatura raffigura
                                                                                                           un guerriero arabo che monta un
                         L’organizzazione della conquista  Nei territori conquistati, gli Arabi, che mancavano  cammello. Fu questo il principale
                        di esperienze amministrative collaudate, mantennero spesso nelle loro funzioni gli esper-  mezzo di trasporto degli eserciti
                        ti funzionari bizantini o persiani; questi ultimi furono però messi alle dipendenze, in ogni  musulmani nella prima fase della loro
                                                                                                           espansione, essendo la cavalcatura
                        singola provincia, di governatori musulmani dotati di poteri civili e militari. Sotto il pro-  più comune per le tribù beduine. Gli
                                                                                                           Arabi, che erano cavalieri
                        filo tributario, l’assetto dei territori annessi fu stabilito in modo differenziato. Alle po-  eccezionali, dovettero a questa
                        polazioni che ebbero modo di trattare la loro resa (per esempio in Siria, in Egitto e in par-  abilità gran parte dei loro successi
                                                                                                           militari: oltre a essere molto temibili
                        te dell’Iraq) fu imposto un dominio moderato: i vecchi proprietari terrieri conservarono  in battaglia, erano in grado di
                        le loro terre dietro il versamento di un’imposta, mentre le terre appartenenti ai sovrani  organizzare colonne che si
                                                                                                           spostavano con grande rapidità,
                        nemici, ai proprietari fuggitivi o ai soldati morti in combattimento furono confiscate in  coglievano spesso impreparati gli
                        quanto bottino di guerra. Un trattamento analogo ebbero tutte le altre terre conquistate  avversari, sfruttavano con fulminee
                                                                                                           avanzate le vittorie campali.
                        con la forza delle armi. I cospicui redditi dei dominatori venivano integrati dalla decima,
                        pagata dai proprietari musulmani, e dalla capitazione, una tassa personale pagata (oltre
                        all’imposta fondiaria) dai sudditi non musulmani. Questi ultimi, assolti i propri obblighi
                        fiscali, erano lasciati liberi di praticare la loro fede.

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