Page 648 - Profili di Storia
P. 648
P2_Modulo07.qxp 19-03-2010 12:47 Pagina 633
Unità 25
Nascita ed espansione
dell’Islam
Anzitutto il quadro politico esterno, carat-
terizzato – come abbiamo visto – dalla este-
nuante guerra tra Bizantini e Persiani, che
prosciugò le risorse umane ed economiche
dei contendenti e li rese poco attenti alla
crescente minaccia araba. Questa rivalità
accanita tra le due principali potenze dello
scenario mediorientale fu sfruttata alla per-
fezione dall’iniziativa musulmana, che vi si
insinuò come un cuneo.
Molte popolazioni dei territori bizantini e
persiani infatti si arresero facilmente e accol-
sero come dei «liberatori» i nuovi padroni;
molti fattori giocarono in tal senso: primi fra
tutti, la dura oppressione delle minoranze
religiose e degli «eretici» messa in atto tanto
dai Persiani quanto dai Bizantini, e il peso
dei tributi da loro imposti.
Bisogna inoltre considerare il fattore mili-
tare, ossia l’alto grado di organizzazione
dell’esercito arabo, i cui generali avevano
spesso combattuto come mercenari per gli
imperatori bizantino e persiano. Quanto
all’entusiasmo religioso, esso era certamen-
te molto vivo in settori considerevoli del
mondo islamico e nel suo ceto dirigente, ma
i guerrieri beduini, che rappresentavano il
nucleo più forte e combattivo degli eserciti
arabi, erano anche i meno profondamente
toccati dalla nuova religione e avevano una
pratica talvolta molto superficiale dell’I-
slam. Per loro valevano motivazioni più semplici, che rimandavano al carattere guerriero π Guerriero arabo
delle loro tradizioni [®25.1], che furono abilmente utilizzate dai califfi per cementare su un cammello
l’unità araba intorno alla causa dell’Islam. Questa preziosa miniatura raffigura
un guerriero arabo che monta un
L’organizzazione della conquista Nei territori conquistati, gli Arabi, che mancavano cammello. Fu questo il principale
di esperienze amministrative collaudate, mantennero spesso nelle loro funzioni gli esper- mezzo di trasporto degli eserciti
ti funzionari bizantini o persiani; questi ultimi furono però messi alle dipendenze, in ogni musulmani nella prima fase della loro
espansione, essendo la cavalcatura
singola provincia, di governatori musulmani dotati di poteri civili e militari. Sotto il pro- più comune per le tribù beduine. Gli
Arabi, che erano cavalieri
filo tributario, l’assetto dei territori annessi fu stabilito in modo differenziato. Alle po- eccezionali, dovettero a questa
polazioni che ebbero modo di trattare la loro resa (per esempio in Siria, in Egitto e in par- abilità gran parte dei loro successi
militari: oltre a essere molto temibili
te dell’Iraq) fu imposto un dominio moderato: i vecchi proprietari terrieri conservarono in battaglia, erano in grado di
le loro terre dietro il versamento di un’imposta, mentre le terre appartenenti ai sovrani organizzare colonne che si
spostavano con grande rapidità,
nemici, ai proprietari fuggitivi o ai soldati morti in combattimento furono confiscate in coglievano spesso impreparati gli
quanto bottino di guerra. Un trattamento analogo ebbero tutte le altre terre conquistate avversari, sfruttavano con fulminee
avanzate le vittorie campali.
con la forza delle armi. I cospicui redditi dei dominatori venivano integrati dalla decima,
pagata dai proprietari musulmani, e dalla capitazione, una tassa personale pagata (oltre
all’imposta fondiaria) dai sudditi non musulmani. Questi ultimi, assolti i propri obblighi
fiscali, erano lasciati liberi di praticare la loro fede.
633