Page 646 - Profili di Storia
P. 646

P2_Modulo07.qxp  19-03-2010  12:47  Pagina 631




                                                                                                Unità 25
                                                                                       Nascita ed espansione
                                                                                                 dell’Islam


                        sassinio di Othman. Ebbe così iniziò la prima delle numerose guerre tra Musulmani. Nel
                        corso del conflitto, Alì accettò la proposta dei suoi nemici di risolvere la contesa mediante
                        un arbitrato: esso fu sfavorevole al califfo, in quanto stabilì che Othman era stato ucciso
                        ingiustamente, che Alì era il responsabile del delitto e che occorreva di conseguenza no-
                        minare un nuovo califfo. Alì non accettò il verdetto e si ritirò con i suoi seguaci in Iraq,
                        dove fondò la «fazione di Alì» (shi’a, da cui sciiti); egli venne ucciso l’anno dopo da un
                        sicario di una setta intransigente e rigorista. Il nuovo califfo Mo’awiya (660-680), che  GUIDAALLOSTUDIO
                        cercò di porre fine alla debolezza cronica del potere centrale istituendo l’ereditarietà del  1. Chi era il khalifa?
                        potere califfale, fu riconosciuto dalla maggioranza dei Musulmani ortodossi o sunniti,  2. Quali territori furono conquistati
                        detti così perché si riconoscevano nella sunna [®25.3]. Con il nuovo califfo si insediava  all’Islam dai primi quattro califfi?
                                                                                                            3. Chi erano gli sciiti e i sunniti?
                        al vertice dell’Islam la dinastia degli Omayyadi. Da questo momento in poi sunniti e scii-
                        ti rappresentarono due grandi correnti del mondo islamico, destinate a segnare la sua sto-
                        ria fino ai giorni nostri.                                                         † Battello a vela nel Golfo
                                                                                                           Persico
                                                                                                           Molto presto gli Arabi dovettero
                                                                                                           apprendere l’arte della navigazione
                        5. Gli Omayyadi e la ripresa dell’espansione islamica                              per poter sopperire sia alle esigenze
                                                                                                           delle comunicazioni negli immensi
                         Le direttrici della conquista Con l’avvento della dinastia omayyade (661-750), l’Islam  domini islamici, sia alle esigenze
                                                                                                           belliche, soprattutto nel confronto
                        riprese la sua prorompente espansione. Il califfo Mo’awiya spostò la capitale a Damasco,  con Bisanzio. La miniatura
                        in Siria, e da qui prese l’avvio un’iniziativa militare che, sotto di lui e i suoi immediati suc-  rappresenta un battello a vela che
                                                                                                           attraversa il Golfo Persico e
                        cessori, si svolse in tre direzioni principali: Asia Minore e Costantinopoli, Africa e Spa-  testimonia l’alto grado di innovazioni
                        gna, Asia centrale e India.                                                        tecniche apportate (in particolare si
                                                                                                           possono notare nella miniatura il
                        L’accesso al Mediterraneo dotò gli Arabi di una nuova arma con cui attaccare l’impero  timone e l’ancora).
                        bizantino: la  flotta. Una grande squadra navale co-
                        struita nei cantieri di Tripoli, Tiro, Acri e Alessandria,
                        e dotata di equipaggi siriani, libanesi e palestinesi, ef-
                        fettuò spedizioni contro Cipro e Rodi. L’obiettivo prin-
                        cipale rimaneva però Costantinopoli. Nel 668-669 i
                        Musulmani assediarono la capitale bizantina: fu il pri-
                        mo di tanti assalti, da parte di terra e di mare, che si
                        spensero tuttavia contro le imprendibili mura della
                        città cristiana e contro l’organizzazione e le risorse tec-
                        nologiche dei Bizantini. Tra queste ultime restò famo-
                        so il cosiddetto fuoco greco, prodigio bellico dell’epo-
                        ca, consistente nell’uso incendiario della nafta [®Il fuo-
                        co greco, p. 578]. I guerrieri arabi avevano in prece-
                        denza inflitto pesanti ridimensionamenti all’impero bi-
                        zantino, ma non riuscirono a sopraffarlo, come aveva-
                        no fatto con l’impero persiano.
                        Ben più consistenti furono i successi degli Arabi in Oc-
                        cidente. Intorno al 670 ebbe inizio la conquista dell’A-
                        frica settentrionale. Malgrado le tenaci resistenze dei
                        Berberi (tribù nomadi dell’Africa settentrionale), nel gi-
                        ro di pochi decenni gli Arabi occuparono il Maghreb e
                        si spinsero fino alle coste atlantiche. Nel 711, un eserci-
                        to arabo, rinforzato da contingenti berberi islamizzati,
                        guidato dal governatore di Tangeri Tariq ibn Ziyad, pas-
                        sò lo stretto (il promontorio che lo sovrasta prese il no-
                        me dal condottiero: Gibilterra viene appunto da Djebel


                                                                                                                                631
   641   642   643   644   645   646   647   648   649   650   651