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                                                                                                Unità 25
                                                                                       Nascita ed espansione
                                                                                                 dell’Islam


                        conseguente Giudizio divino, la descrizione dei premi e castighi dell’altra vita. A queste  muezzin
                        si alternano storie di precedenti profeti (ebraici e arabi) ed esempi dell’ira divina puni-  Dall’arabo mu’adhlin, «colui che
                                                                                                            pronuncia l’adhan, l’«invito alla
                        trice. Nelle parti più recenti, invece, il contenuto è prevalentemente normativo, con pre-  preghiera». Persona addetta alla
                        cetti cultuali, norme giuridiche, esortazioni ai fedeli, polemiche con Ebrei e Cristiani.  moschea, che dall’alto del minareto
                        Nel Corano i fedeli ricercavano una risposta a tutti gli interrogativi umani, non solo in  richiama i fedeli alla preghiera
                                                                                                            adoperando una formula stabilita,
                        materia di religione, ma anche di rapporti sociali, di economia, di politica. Essendo il te-  modulata secondo una cantilena.
                        sto coranico insufficiente a tale scopo, si fece ricorso anche alla sunna, il corpus delle tra-
                        dizioni, raccolte dai compagni di Maometto, relative al comportamento che il profeta ave-
                        va adottato di fronte a problemi particolari. La sunna divenne pertanto uno dei testi ba-
                        silari del diritto musulmano, valido per la maggioranza dei fedeli.
                         Le rivelazioni precedenti Nella concezione musulmana, l’Islam (letteralmente «sotto-    Il corpo di guardia del califfo
                                                                                                           suona la fine del «Ramadan»,
                        missione a Dio») non era una nuova religione, ma la stessa religione eterna che era stata  XIII sec.
                        in precedenza rivelata agli Ebrei e ai Cristiani, e che questi avevano corrotto. I Musulma-  [miniatura da al-Maquamat di
                                                                                                           al-Hariri, Biblioteca Nazionale, Parigi]
                        ni, come abbiamo visto, non negavano la validità delle rivelazioni che erano state fatte ai  L’inizio e la fine del mese di digiuno,
                        profeti del passato, tra i quali includevano Gesù, ma ritenevano che la rivelazione ricevu-  Ramadan, vengono dichiarati dopo
                        ta da Maometto fosse la più completa e pura. Nel cristianesimo, inoltre, essi non accet-  che due persone degne di fede
                                                                                                           hanno osservato l’arrivo della nuova
                        tavano il dogma della Trinità, perché lo ritenevano il segno di una tendenza politeistica.  lunazione.
                         I «cinque pilastri» Ma che cosa voleva
                        dire,  e  vuol  dire,  essere  musulmani?  So-
                        stanzialmente adempiere a cinque compiti
                        fondamentali, i cosiddetti «cinque pilastri»:
                        • la doppia professione di fede («Non c’è al-
                        tro Dio che Allah e Maometto è il suo profe-
                        ta»);
                        • la preghiera, da recitare cinque volte al
                        giorno al richiamo del muezzin con il viso
                        ri-volto verso la Mecca. La preghiera può
                        essere recitata nella moschea  [®La mo-
                        schea] oppure in un luogo qualsiasi reso sa-
                        cro e delimitato da una stuoia o un tappeto.
                        Mentre le preghiere quotidiane vengono re-
                        citate anche individualmente, quella del ve-
                        nerdì a mezzogiorno è collettiva, viene ce-
                        lebrata nella moschea ed è guidata dall’i-
                        mam (direttore della preghiera), che non è
                        un sacerdote, bensì uno studioso di testi sa-
                        cri la cui autorità è riconosciuta dalla co-
                        munità;
                        • l’elemosina legale per l’assistenza ai po-
                        veri, pari a un decimo del reddito;
                        • il digiuno nel mese di Ramadan, ossia il
                        nono mese dell’anno lunare durante il quale
                        è proibito mangiare, bere (oggi anche fuma-
                        re) e avere rapporti sessuali dall’alba al tra-
                        monto;
                        • il pellegrinaggio alla Mecca, per chi ne ha
                        la possibilità, da compiere almeno una vol-
                        ta nella vita.

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