Page 612 - Profili di Storia
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                                                                                          Bisanzio e il sogno
                                                                                           della riconquista


                        «L’imperatore è un figlio della Chiesa, non un vescovo della Chiesa. Ai vescovi, per volere di Dio,
                        compete la guida della Chiesa, non al potere profano» affermava il papa Gelasio I (492-496). La
                        tesi di Gelasio si basava sull’idea che il mondo fosse retto da due poteri, ambedue con la stessa
                        origine divina ma con competenze diverse. Entrambi i poteri erano necessari alla società cristia-
                        na per realizzare il fine a essa assegnato da Dio. Allo Stato spettava il compito di difendere la Chie-
                        sa universale e di proteggere il mondo cristiano, alla Chiesa quello di esercitare la suprema auto-
                        rità spirituale. Lo Stato pertanto doveva essere l’organo esecutivo del papato. Ecco come Gelasio
                        espresse la sua teoria all’imperatore bizantino Anastasio.


                        DOC4
                         Gelasio I, Lettere, 12              hanno la responsabilità nelle cose divine e  colui che la voce del Cristo ha posto a ca-
                                                             devi aspettarti da loro i mezzi della tua sal-  po di tutti, che la veneranda Chiesa sempre
                         Vi sono due poteri, augusto imperatore,  vezza; sai inoltre che devi sottometterti, se-  ha riconosciuto e ritiene, con devozione, il
                         dai quali questo mondo è governato: l’au-  condo il canone della religione, piuttosto  primate. Le decisioni del giudizio divino
                         torità consacrata dei pontefici e il potere  che comandare, quando si tratta di riceve-  possono essere attaccate dalla presunzione
                         regio. Tra questi due tanto più gravoso è il  re i sacramenti divini e dispensarli come si  umana, ma non possono essere vinte dal
                         compito dei vescovi in quanto devono ren-  conviene: perciò in questo modo dipendi  potere di nessuno.
                         dere conto davanti al giudizio divino anche  dal loro giudizio e non puoi volere che es-
                         per gli stessi re.                  si si pieghino alla tua volontà. [...]
                         Tu sai infatti, clementissimo figlio, che ti è  A questo punto la Tua Pietà si rende conto  GUIDAALLALETTURA
                         data la facoltà di governare con la tua au-  con chiarezza che nessuno può mai con un  1. Quali sono i due poteri che reggono il mondo,
                                                                                                  secondo il papa Gelasio I?
                         torità il genere umano, ma devi piegare il  qualsiasi pretesto umano elevarsi al diso-  2. Quali poteri competono all’autorità dei
                         capo tuttavia con devozione a coloro che  pra del privilegio e del riconoscimento di  pontefici? E quali al potere regio?




                        I Vandali in Africa

                        Il vescovo Vittore di Vita scrisse nel 484 una storia della persecuzione inflitta in Africa dai Van-
                        dali ariani alla maggioranza cattolica. I toni della condanna sono indubbiamente esagerati, ma l’e-
                        sasperazione del vescovo riflette comunque l’eccessiva durezza del dominio vandalico. Fu proprio
                        questa durezza a rendere fragile la loro compagine, che sarebbe stata qualche tempo dopo facil-
                        mente abbattuta dall’esercito bizantino.


                        DOC5
                         Vittore di Vita, Storia della persecuzione della provincia  strussero con gli incendi e con le stragi. [...]  il sacerdote avevano alcun potere su quegli
                         d’Africa al tempo dei Vandali, 1-3  Infierirono con maggiore scelleratezza nel-  animi crudeli. [...] Ma nel loro barbaro fu-
                                                             le chiese, nelle basiliche dei santi, nei cimi-  rore strappavano anche i bimbi innocenti
                         Sono ormai trascorsi sessant’anni da quan-  teri, nei conventi; arsero con incendi più  dal seno materno e li sbattevano per terra.
                         do quel popolo crudele e feroce dei Van-  vasti le case della preghiera che non le città
                         dali raggiunse le terre della misera Africa,  grandi e piccole. [...] Quanti insigni vesco-
                         facilmente varcando l’angusto tratto di ma-  vi e nobili sacerdoti furono allora soppres-  1. Lo Stretto di Gibilterra.
                         re, che con sole dodici miglia separa l’Afri-  si con supplizi vari, perché rivelassero se
                         ca dalla Spagna . [...] Trovarono una pro-  avevano oro e argento proprio o della
                                     1
                         vincia pacifica e tranquilla e, scorrazzando  Chiesa. [...]              GUIDAALLALETTURA
                                                                                                  1. Che cosa fecero i Vandali in Africa?
                         con le loro empie schiere, devastarono la  Non il riguardo per il sesso debole, non il  2. Riuscirono i Vandali a integrarsi con la
                         bellezza di una regione fiorente, tutto di-  rispetto per la nobiltà, non la riverenza per  popolazione locale durante la loro occupazione?




                        Il prezzo della «liberazione» dell’Italia

                        La «liberazione» bizantina dell’Italia occupata dai Goti richiese una campagna estenuante e lun-
                        ghissima: per ben diciotto anni (535-553) la popolazione civile conobbe gli orrori della guerra:
                        città saccheggiate e distrutte, campi devastati, eccidi, malattie, carestie.

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