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                                             Modulo 7
                                             Tra Oriente e Occidente:
                                             le civiltà medievali


                                             giuristi romani; nelle Institutiones, un manuale di introduzione agli studi giuridici, desti-
                                             nato alla formazione degli studenti; nelle Novellae, le «leggi nuove» emanate dallo stesso
                                             Giustiniano.
                 GUIDAALLOSTUDIO
                 1. Come giudicò l’operato di  Grazie a questa raccolta, l’inestimabile patrimonio del diritto romano non andò perdu-
                 Giustiniano lo storico Procopio?  to. Nei secoli successivi, dallo studio di questi documenti si svilupperà la scienza giuridi-
                 2. Chi era Teodora?
                                             ca dell’Europa moderna.



                                             9. L’impero bizantino dopo Giustiniano
                                 stratego     Un destino orientale Dopo la morte di Giustiniano, l’orizzonte dell’impero bizantino
                      Letteralmente «conduttore di
                       eserciti». Nell’ordinamento  si restrinse allo scenario balcanico e mediorientale. I suoi immediati successori, gli impe-
                     amministrativo è il funzionario  ratori Maurizio ed Eraclio, saranno infatti impegnati in una strenua lotta per la sopravvi-
                 nominato dall’imperatore e preposto  venza stessa dell’impero. A partire dagli anni Ottanta del VI secolo, infatti, la pressione
                   al «tema», dotato di poteri civili e
                                    militari.  degli Slavi lungo il fronte nord-est si fece sempre più forte. Gli Slavi, che giunsero ad as-
                                             sediare Tessalonica e Bisanzio, procedettero all’occupazione di vaste regioni della peni-
                                             sola balcanica – che furono interamente slavizzate – proprio mentre i Bizantini erano im-
                                             pegnati sui fronti interno e persiano. La rivolta militare del sottufficiale Foca (602), du-
                                             rante la quale l’imperatore Maurizio (582-602) venne deposto e assassinato, coincise con
                                             un rinnovato attacco lungo il fronte sud-est da parte dei Persiani. Questi, guidati dal re
                                             Cosroe II, penetrarono in Asia Minore e conquistarono Antiochia (613), Gerusalemme
                                             (614) e Alessandria d’Egitto (619).
                                              Riorganizzazione dell’impero La riscossa bizantina fu affidata al nuovo imperatore,
                                             Eraclio (610-641), che per prima cosa avviò una riforma militare e amministrativa del-
                                             l’impero. Il territorio venne diviso in circoscrizioni, dette «temi», e a capo di ciascuna di
                                             esse fu posto uno stratego. Una delle finalità principali della riforma era favorire lo stan-
                                             ziamento dei soldati sul territorio, trasformandoli da mercenari in soldati-contadini inte-
                                             ressati alla difesa delle proprie terre. Forte del nuovo ordinamento, e soprattutto di un
                                             rinnovato sentimento civico, Eraclio riuscì a mobilitare un grande esercito e a sferrare un
                                             attacco diretto all’impero persiano. Fra il 626 e il 630 i Bizantini sconfissero definitiva-
                                             mente i loro nemici, rientrando in possesso di tutti i territori occupati (Armenia, Meso-
                                             potamia occidentale, Egitto, Siria e Palestina) e della Vera Croce, la teca in cui era con-
                                             servata una scheggia della croce di Cristo, trafugata dai Persiani in occasione della presa
                                             di Gerusalemme.
                                              Le controversie religiose Rientrato a Costantinopoli, Eraclio cercò di ricomporre de-
                                             finitivamente la controversia cristologica [®23.4], sostenendo la nuova dottrina del mo-
                                             notelismo (dal greco monè thèlesis, «una sola volontà»), elaborata nel 638 dal patriarca
                                             di Costantinopoli Sergio, secondo la quale in Cristo erano presenti due nature distinte
                                             (umana e divina) unite però da una sola volontà. La nuova dottrina, avversata dai mono-
                         π Il colosso di Barletta
                                             fisiti, venne prima accettata e poi respinta dalla Chiesa di Roma, che la condannò come
                   Questa imponente statua bronzea
                 alta poco più di cinque metri si trova  eretica. Il risultato finale fu l’insorgere di un lungo contrasto tra Chiesa di Roma e impe-
                    nei pressi della chiesa del Santo  ro, relativo alla questione del primato religioso del pontefice [®24.7].
                    Sepolcro a Barletta (in Puglia). La
                    leggenda vuole che sia giunta da  Contemporaneamente Eraclio portava a compimento il processo di orientalizzazione del-
                  Costantinopoli nel XIII secolo su navi  l’impero: il greco divenne la lingua ufficiale della cancelleria imperiale e il titolo di impe-
                      veneziane che avrebbero fatto
                  naufragio al largo di questa città. Di  ratore fu mutato in quello di basilèus.
                  difficile interpretazione, l’identità del
                     personaggio raffigurato è stata  I Bulgari e la cristianizzazione degli Slavi Verso la fine del VII secolo, i Bizantini, scon-
                  attribuita a personalità diverse. Una  giurato momentaneamente il nuovo pericolo proveniente questa volta dalla penisola ara-
                    corrente di studio vi riconosce la
                               figura di Eraclio.  bica [®25.1], tentarono di recuperare le posizioni perdute nei Balcani. Nell’area com-

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