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                                             Modulo 7
                                             Tra Oriente e Occidente:
                                             le civiltà medievali



                 VITA SOCIALE                Teodora e le imperatrici bizantine
                 E DIRITTO

                 Q       uando si parla di Giustiniano il  diventò la donna più potente del mondo, ma

                         pensiero vola subito alla sua con-
                                                      prese provvedimenti a favore delle fanciulle
                 sorte: Teodora. La storia di Teodora è quella  non dimenticò le sofferenze di un tempo:
                 di una ballerina che divenne imperatrice,  che – proprio come era capitato a lei – veni-
                 anzi, la più famosa delle imperatrici. Il padre  vano avviate a mestieri degradanti: le riscat-
                 si occupava della custodia delle bestie feroci  tava dai loro padroni, le ospitava in un ap-
                 nel circo di Costantinopoli. Quando egli  posito ospizio sul Bosforo, ne propiziava il
                 morì, Teodora – che era ancora una bambi-  reinserimento nella società.
                 na – fu avviata dalla madre al mondo dello  La vicenda di Teodora è abbastanza singola-
                 spettacolo. Quello di attrice e di ballerina  re: non tutte le mogli degli imperatori infatti  π Collare in oro, perle e zaffiri
                 era un mestiere malfamato, che l’opinione  diventavano automaticamente imperatrici.  [Staatliche Museen, Berlino]
                 comune riteneva non molto diverso dal me-  Quello d’imperatrice era un titolo ufficiale,  Questo prezioso collare, sicuramente appartenuto
                 stiere della prostituta. Brillante, spiritosa,  che i Bizantini indicavano con il termine  a una donna molto vicina alla corte imperiale,
                 assai avvenente, Teodora si guadagnò presto  «Augusta». Esso dava il diritto di emettere  ricalca nel disegno e nella preziosità dei materiali
                 una certa popolarità.                moneta, di autenticare i documenti con si-  i gioielli visibili al collo delle imperatrici in alcune
                                                                                            rappresentazioni a noi pervenute.
                 Giustiniano, il nipote dell’imperatore Giu-  gilli speciali, d’indossare vesti e insegne im-
                 stino, s’innamorò di lei. Incurante dello  periali, di disporre di finanze autonome e di
                 scandalo suscitato dalla sua relazione con  personale amministrativo. I criteri della  ne (seconda metà dell’VIII secolo), che pur
                 una donna dal passato tanto scabroso, egli  concessione di questo titolo non sono sem-  di regnare da sola fece accecare e imprigio-
                 decise di sposarla. E quando egli salì al tro-  pre chiari e certamente era determinante la  nare il figlio.
                 no, Teodora gli fu sempre accanto.   volontà dell’imperatore; un requisito indi-  Più numerose furono le donne che tennero
                 È difficile immaginare che cosa sarebbe sta-  spensabile era l’aver procreato un erede al  momentaneamente la reggenza dell’impero:
                 to il grande Giustiniano senza questa donna.  trono. Tuttavia, le mogli degli imperatori  questo si verificava quando l’erede al trono
                 Fu Teodora a salvare il marito durante la gra-  potevano essere molto influenti anche se  era ancora troppo piccolo o quando, per va-
                 ve rivolta di Nika, quando il trono sembrava  non portavano il titolo di Augusta.  rie ragioni, non era possibile nominare subi-
                 ormai perduto, fu lei a consigliarlo in altre si-  La diffusa convinzione che alle donne non si  to un nuovo imperatore.
                 tuazioni critiche. Sappiamo anche che trattò  addicessero il comando e la politica faceva  In generale, la vita delle donne appartenenti
                 accordi diplomatici con i Persiani e con i Go-  ritenere inopportuno che un’imperatrice  alla famiglia imperiale – madri, mogli, figlie e
                 ti, che impartì ordini ai governatori di pro-  regnasse da sola: e infatti negli oltre mille an-  sorelle degli imperatori – assomigliava per
                 vincia, che seppe tenere a bada i più abili e  ni della storia di Bisanzio questa circostanza  molti aspetti a quella delle donne dell’alta so-
                 astuti ministri di corte. Più che una moglie,  si è verificata solo tre volte. Il modo in cui  cietà. Esse trascorrevano la maggior parte del
                 Teodora fu una sorta di co-imperatore.  queste tre donne governarono fu giudicato  tempo nei loro appartamenti privati, circon-
                 Altri aspetti della sua attività di governo ri-  molto negativamente: veniva ricordata, in  date da cameriere e da dame di compagnia,
                 velano tratti di profonda umanità. Teodora  particolare, la crudeltà dell’imperatrice Ire-  in un universo esclusivamente femminile.
                                                                                            Poiché di solito erano molto pie, frequenta-
                                                                                            vano assiduamente le funzioni religiose e fa-
                                                                                            cevano generose donazioni per il sollievo dei
                                                                                            poveri e per il restauro e la costruzione delle
                                                                                            chiese e dei monasteri. Le più colte finanzia-
                                                                                            vano le opere d’arte e le biblioteche.




                                                                                            √ L'imperatrice Teodora
                                                                                            e il suo seguito, VI sec.
                                                                                            [S. Vitale, Ravenna]
                                                                                            L’imperatrice è accompagnata in questo corteo
                                                                                            dalle donne del suo seguito, il cui mantenimento
                                                                                            è garantito dai possedimenti della sovrana. Nel
                                                                                            mosaico ravennate, a sinistra, sono anche
                                                                                            raffigurati due funzionari di sesso maschile a cui
                                                                                            è concesso di servire la sovrana e di
                                                                                            accompagnare le donne: si tratta di due eunuchi,
                                                                                            riconoscibili per la mancanza della barba.



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