Page 609 - Profili di Storia
P. 609
P2_Modulo07.qxp 19-03-2010 12:45 Pagina 594
DOSSIER Bisanzio
e il sogno della riconquista
Quali erano le li storici adoperano comunemente l’espressione «impero bizantino» per designare l’impero
Gromano d’Oriente. La scelta del nome, derivato dalla città di Bisanzio, sulle cui rovine Costan-
caratteristiche
tino aveva fondato Costantinopoli, sottolinea il carattere greco-orientale dell’impero. All’imperatore
dell’impero Giustiniano, oggetto di giudizi contrastanti da parte degli storici suoi contemporanei [®DOC1], si
bizantino? deve, per esempio, l’introduzione del rituale orientale della proscìnesi [®DOC2]. L’imperatore era
oggetto di una venerazione quasi divina,tanto che il palazzo reale era considerato una copia del pa-
Qual era il sogno lazzo celeste [®DOC3]. Inoltre, ai consueti poteri assoluti degli imperatori romani, l’imperatore bi-
dell’imperatore zantino associava l’autorità anche in campo religioso. L’unione dei poteri religiosi e politici è deno-
Giustiniano? minata cesaropapismo, ed è una delle cause del distacco tra il cristianesimo greco e quello latino
[®DOC4].
A Giustiniano si deve anche il sogno di ricostruire l’unità politico-territoriale dell’impero romano, ri-
conquistando i territori occidentali in mano ai Germani. Prima tappa della riconquista furono i ter-
ritori nordafricani occupati dai Vandali: in un anno il generale bizantino Belisario sconfisse gli av-
versari,che non avevano voluto integrarsi con la popolazione sottomessa [®DOC5].Dall’Africa,l’e-
sercito bizantino passò in Italia: la guerra con i Goti fu lunga ed estenuante, e alto fu il prezzo paga-
to dalla popolazione della penisola in termini di saccheggi, distruzioni, carestie e morti [®DOC6];
essa fu vinta soprattutto grazie all’intelligenza e alle doti morali di Belisario [®DOC7].
Lo storico e le sue vittime
Lo storico Procopio è protagonista di un caso sconcertante. Nella sua opera principale, Le guer-
re, e in un’altra opera intitolata Sugli edifici, egli celebrò Giustiniano come un sovrano di eccelse
virtù, sia in campo militare sia civile, ed esaltò la sua consorte Teodora come una grande impera-
trice. Dopo aver dedicato molti anni della sua esistenza a illustrare le glorie dei regnanti, egli non
ricevette tuttavia la ricompensa che aveva ardentemente sperato: un posto di governatore, una ca-
rica a palazzo, onorificenze, ricchezze. La delusione divenne rabbia e Procopio si vendicò con un
opuscolo, la cosiddetta Storia segreta, nel quale capovolse la sua prospettiva: Giustiniano e Teo-
dora vi sono ritratti come una coppia diabolica e corrotta, intenta unicamente a ricercare il male
dei sudditi. Questi giudizi clamorosamente contrastanti emergono dal confronto tra il primo do-
cumento (tratto dal libro Sugli edifici) e il secondo documento (tratto dalla Storia segreta).
DOC1
Procopio, Sugli edifici, 1 do trovato che l’insegnamento religioso to tutte le sue regioni di confine allesten-
prima di lui si era spesso trovato invi- do impianti difensivi.
La prima valutazione schiato in errori ed era stato costretto a
In questi nostri tempi regna l’imperatore peregrinare in svariate direzioni, annientò
Giustiniano. Egli assunse la direzione di tutte le vie che conducono all’errore e riu-
uno Stato incurabilmente disgregato e lo scì a tenerlo saldo nella certezza della fede Procopio, Storia segreta, 13; 15
rese più grande per estensione e molto su un unico fondamento. [...] Contro chi
più splendido, scacciandone dai confini i attentava alla sua persona rinunciò volon- La seconda valutazione
barbari, antichi tormentatori, così come tariamente all’atto di accusa, colmando Non arrossiva davanti alla gente che aveva
ho già narrato dettagliatamente nella mia invece di ogni benessere i bisognosi, usan- già destinato a morte; non lasciava trapela-
opera sulle guerre. [...] Giustiniano pos- do violenza al loro destino di oppressio- re ira o insofferenza verso chi lo aveva of-
siede l’abilità di conquistare altri Stati. ne, tutti provvedimenti con i quali riuscì a feso; al contrario, con espressione tran-
Molti paesi, infatti, che all’epoca non ap- sposare esigenza di Stato e comune feli- quilla, occhi abbassati e voce sommessa,
partenevano all’impero romano, li ha in- cità. Ed infine, ha rinforzato con moltissi- ordinava lo sterminio di migliaia e migliaia
corporati ad esso ed ha creato innumere- me truppe l’impero romano, minacciato di innocenti, la distruzione di città, la con-
voli città che prima non esistevano. Aven- da ogni parte dai barbari, ed ha fortifica- fisca di interi patrimoni. Da questi tratti, lo
594