Page 604 - Profili di Storia
P. 604

P2_Modulo07.qxp  19-03-2010  12:45  Pagina 589





                                                                                                Unità 23
                                                                                         L’impero bizantino


                        sklaviniae. Nel 536 l’importantissima città di Sirmio fu occupata dai Gèpidi, popolazio-
                        ne germanica insediatasi in un primo momento presso la Vistola e successivamente nella
                        regione danubiana; nel 540 infine una bellicosa tribù bulgara si spinse fino alle porte di
                        Bisanzio e saccheggiò la Macedonia. Ma queste furono solo le prime gravi avvisaglie di
                        un rinnovato pericolo militare nei Balcani, che sarebbero stati devastati nei decenni suc-  GUIDAALLOSTUDIO
                        cessivi da un’interminabile serie di incursioni.                                    1. Che cosa prevedeva l’accordo tra
                                                                                                            Giustiniano e Cosroe? Fu rispettato?
                        La pressione nemica sui fronti persiano e balcanico costrinse dunque Bisanzio a rinunciare  2. Da quali termini derivano le parole
                        alla sua aspirazione di riconquistare l’Occidente e di ripristinare l’unità del mondo romano.  «bulgari» e «slavi»?



                        8. L’opera di Giustiniano
                                                                                                           † Il trionfo di Giustiniano,
                                                                                                           527 ca.
                         Un personaggio discusso La figura di Giustiniano è oggetto di giudizi contrastanti da  [Avorio Barberini, Museo del Louvre,
                        parte degli studiosi moderni. Ma il dibattito risale agli stessi contemporanei dell’impera-  Parigi]
                        tore: giudizi assolutamente antitetici furono addirittura formulati dal più grande storico  Questa rappresentazione
                                                                                                           dell’imperatore Giustiniano ricorda
                        dell’epoca, Procopio. Nella sua opera principale, Le guerre, Procopio esaltò le imprese  l’iconografia classica del san Giorgio
                        del suo sovrano, facendone un modello di virtù; ma in un opuscolo, la cosiddetta Storia  a cavallo che impugna la lancia,
                                                                                                           rivolta verso il basso, pronta a
                        segreta, lo ritrasse come un individuo spregevole, il prototipo di tutti i vizi. Come vedre-  colpire il drago.
                        mo quest’ultimo scritto era fortemente con-
                        dizionato dal risentimento dell’autore, che
                        non era stato ricompensato come avrebbe
                        voluto dal sovrano, così come l’opera pre-
                        cedente era stata influenzata dal desiderio
                        di compiacerlo. Ma anche tenendo nella
                        giusta considerazione la faziosità di Proco-
                        pio, non c’è dubbio che la figura di Giusti-
                        niano si presti a valutazioni contrastanti.
                        Nessuno potrà negare taluni aspetti negati-
                        vi della politica di questo imperatore: per
                        esempio la sospettosità, la crudeltà, il favo-
                        re mostrato nei confronti di funzionari cor-
                        rotti e incapaci. Particolarmente discutibili
                        furono gli esiti delle sue campagne militari:
                        invece di rafforzare l’economia e la difesa
                        dell’impero, egli si lanciò in avventure bel-
                        liche che costarono moltissimo sotto il pro-
                        filo economico e umano e che portarono a
                        conquiste effimere. Lo sforzo bellico pro-
                        vocò l’inasprimento della pressione fiscale
                        con il conseguente impoverimento di quei
                        piccoli e medi contadini che rappresentava-
                        no la vera forza dell’economia bizantina. Va
                        infine sottolineato il fatto che Giustiniano,
                        durante la sua lunga permanenza al potere,
                        si avvalse con grande vantaggio dei consigli
                        della moglie Teodora: una donna eccezio-
                        nale, dotata di grande intuito politico e di
                        grande coraggio [®Teodora e le imperatri-
                        ci bizantine, p. 590].

                                                                                                                                589
   599   600   601   602   603   604   605   606   607   608   609