Page 611 - Profili di Storia
P. 611

P2_Modulo07.qxp  19-03-2010  12:45  Pagina 596





                                             Unità 23
                                             L’impero bizantino

























                     ® Ricostruzione del Grande
                       Palazzo di Costantinopoli
                    Il Grande Palazzo, una città nella
                     città, era il fulcro solenne della
                   monarchia divina e dei suoi simboli
                  per eccellenza. Vi si accedeva dalla
                  Porta di bronzo antistante la chiesa  Una descrizione piuttosto dettagliata di questo regno soprannaturale corrispondente a quello uma-
                  di Santa Sofia e includeva una serie  no, si trova nel fantasioso racconto di Cosma, un monaco vissuto nel X secolo, che prima di abbrac-
                          di edifici residenziali e di  ciare la vita religiosa ritirandosi dal mondo era stato ciambellano alla corte imperiale e aveva dunque
                     ricevimento, accanto a chiese,
                        oratori, una biblioteca e un  di questa una conoscenza diretta e precisa. Cosma racconta che mentre si trovava nel monastero
                 ippodromo riservato alla corte. Oltre  cadde gravemente malato per alcuni mesi; un mattino entrò in trance e rimase in quello stato per sei
                    a essere il centro amministrativo  ore, durante le quali ebbe una visione: dapprima attraversò luoghi selvaggi e terrifici, abitati da de-
                  dell’impero, il Grande Palazzo era il
                    palcoscenico magico, fastoso e  moni e da spiriti dannati; in seguito, accompagnato dagli apostoli Andrea e Giovanni, giunse in un
                  inaccessibile delle liturgie imperiali.  luogo ridente e sereno, dove sorgeva la città celeste, dominata dal suo meraviglioso palazzo.


                 DOC3
                  Da C. Mango, La civiltà bizantina, Roma-Bari 1991, pp.  giavano. Da un angolo partiva una scala a  diverso sentiero e al suo posto sia qui porta-
                  176-77                              chiocciola che portava a una loggia interna.  to il monaco Atanasio del monastero di
                                                      Due eunuchi fulgidi come la folgore ap-  Traiano ». Gli apostoli mi portarono via.
                                                                                                 3
                                                                 2
                  Giungemmo a una città di bellezza inenar-  parvero alla loggia e dissero ai miei compa-
                  rabile. Le mura erano costruite di dodici fi-  gni: «Che anch’egli si appoggi alla tavola».  1. Il porfido, rosso come la porpora, era la pietra le-
                  lari e ciascuno era di una diversa pietra pre-  Mi fu mostrato un posto mentre gli eunuchi  gata alla sacralità degli imperatori bizantini. In una
                  ziosa; le porte erano d’oro e d’argento. En-  se ne partivano per un’altra camera che  stanza del palazzo rivestita di porfido le imperatrici
                  tro le mura trovammo dorato il terreno, do-  sembrava essere oltre la loggia e rimasero  partorivano gli eredi al trono.
                  rate le case, dorate le ville. La città era piena  assenti per qualche ora. In quel mentre riu-  2. Erano funzionari di palazzo, che alla corte bizanti-
                                                                                           na raggiunsero ranghi molto elevati e posizioni di
                  d’una luce ignota e d’un soave profumo, ma  scii a riconoscere molti degli ospiti miei pa-  grande potere.
                  nell’attraversarla non incontrammo una so-  ri: alcuni erano monaci del nostro monaste-  3. Quando Cosma finì di narrare la sua storia, un
                  la persona o animale o volatile. In vetta alla  ro, altri pubblici funzionari. Infine gli eunu-  messaggero fu inviato al vicino monastero di Traiano
                  città giungemmo a un palazzo mirabile ed  chi tornarono e dissero  ai due apostoli:  e trovò che il monaco Atanasio era morto proprio du-
                  entrammo in un salone vasto quanto può ar-  «Che sia ricondotto indietro, poiché i suoi  rante la visione di Cosma.
                  rivare un tiro di pietra. Dall’una all’altra  confratelli sono in grande afflizione per lui.  GUIDAALLALETTURA
                  estremità si estendeva una tavola in porfi-  L’imperatore acconsente a che faccia ritor-  1. Come appare a Cosma la città celeste?
                  do e attorno ad essa molti ospiti s’appog-  no alla vita monastica. Conducetelo per un  2. In che modo egli descrive il palazzo celeste?
                    1




                                             La teoria dei due poteri
                                             Mentre il cesaropapismo degli imperatori d’Oriente si affermava con forza, ponendo in posizio-
                                             ne sempre più subordinata il patriarca di Costantinopoli (la massima autorità religiosa della Chie-
                                             sa d’Oriente), i vescovi di Roma ribadivano con vigore l’autonomia del potere religioso rispetto a
                                             quello politico, e la netta distinzione tra le due sfere.

                 596
   606   607   608   609   610   611   612   613   614   615   616