Page 598 - Profili di Storia
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                                                                                         L’impero bizantino



                        4. Il progetto universalistico di Giustiniano

                         Ripristino delle frontiere La storia di Bisanzio nel VI secolo è dominata dalla figura
                        dell’imperatore Giustiniano (527-565), il cui progetto politico fondamentale fu il ripri-
                        stino delle antiche frontiere romane. Malgrado l’occupazione germanica dell’Occidente,
                        era infatti rimasta sempre viva l’idea dell’unità e universalità dell’impero. Saldandosi a sua
                        volta con l’idea universalistica propria del cristianesimo, il concetto di «impero» finiva
                        per coincidere con quello di «mondo cristiano». L’espansione politica e militare dell’im-
                        pero bizantino tendeva di conseguenza ad apparire come un momento fondamentale nel-
                        l’affermazione della fede cristiana e dell’ortodossia religiosa. Non va inoltre dimenticato
                        che nella prospettiva del sovrano bizantino, i re germanici governavano i loro territori non
                        in quanto sovrani autonomi, ma in quanto delegati dall’imperatore stesso.
                         L’editto dei Tre capitoli Per realizzare il suo ambizioso progetto Giustiniano doveva
                        anzittutto trovare una soluzione alle controversie religiose che da tempo erano causa di
                        disordini in alcune aree dell’impero. Il più urgente era senza dubbio il contrasto tra ne-
                        storiani e monofisiti. I nestoriani – seguaci del patriarca di Costantinopoli Nestorio (428-
                        431) – sostenevano la compresenza in Cristo di due nature distinte, quella umana e quel-
                        la divina; di contro, i monofisiti (dal greco monè phy`sis, «una sola natura») attribuivano
                        a Cristo un’unica persona e un’unica natura, quella divina. Giustiniano tentò di attenua-
                        re l’opposizione dei monofisiti, facendo loro concessioni sul piano dottrinale. A far pen-
                        dere la bilancia dalla loro parte concorsero anche motivazioni di carattere strettamente
                        politico: la fedeltà della Siria e dell’Egitto, culla del monofisismo, era indispensabile per
                        la riconquista dell’Africa vandala; inoltre, la diffusione del nestorianesimo oltre le fron-
                        tiere dell’impero bizantino, in particolare in Persia e India, rappresentava un forte ele-
                        mento di debolezza per l’impero. Fu così che Giustiniano emanò, nel 544, l’editto dei Tre
                        capitoli (così chiamato per il numero di capitoli che lo componevano), con il quale si con-
                        dannava in parte la dottrina nestoriana.




                                                                                                           √ La Vergine in trono
                                                                                                           con Giustiniano e Costantino,
                                                                                                           986-994
                                                                                                           [Basilica di S. Sofia, Costantinopoli]
                                                                                                           In questo mosaico l’imperatore
                                                                                                           Giustiniano viene associato a
                                                                                                           Costantino, l’imperatore che aveva
                                                                                                           fondato Costantinopoli. Al centro
                                                                                                           Maria, assisa in trono con Gesù
                                                                                                           Bambino, simbolo e protettrice di
                                                                                                           Costantinopoli, riceve le offerte dei
                                                                                                           due imperatori: Costantino porta in
                                                                                                           dono un modello della città, mentre
                                                                                                           Giustiniano ha in mano un modello
                                                                                                           della basilica di S. Sofia. È
                                                                                                           importante notare la presenza
                                                                                                           dell’aureola sul capo dei due
                                                                                                           imperatori, le cui figure sono in
                                                                                                           questo modo sacralizzate e
                                                                                                           avvicinate a quelle centrali della
                                                                                                           Madonna e del Bambino.









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