Page 582 - Profili di Storia
P. 582

P2_Modulo06.qxp  19-03-2010  11:48  Pagina 567





                                                                                                Dossier
                                                                                        Aspettando i barbari



                         uso, non sia ridotta a brandelli. Usano ber-  no qua e là in disordine e provocano gravi  quello in cui è stato concepito e in una loca-
                         retti ricurvi e coprono le gambe irsute con  stragi. Senza che nessuno li veda, grazie al-  lità diversa è stato allevato.
                         pelli caprine e le loro scarpe, poiché non  l’eccessiva rapidità, attaccano il vallo e sac-  Sono infidi e incostanti nelle tregue, mobi-
                         sono state precedentemente modellate, im-  cheggiano l’accampamento nemico.  lissimi a ogni soffio di una nuova speranza
                         pediscono di camminare liberamente. Per  Potrebbero poi essere considerati senz’al-  e sacrificano ogni sentimento a un violen-
                         questa ragione sono poco adatti a combat-  cuna difficoltà i più terribili fra tutti i guer-  tissimo furore. Ignorano profondamente,
                         tere a piedi, ma inchiodati, per così dire, su  rieri poiché combattono a distanza con gia-  come animali privi di ragione, il bene e il
                         cavalli forti, anche se deformi, e sedendo  vellotti forniti, invece che d’una punta di  male, sono ambigui e oscuri quando parla-
                         su di loro alle volte come le donne , atten-  ferro, di ossa aguzze che sono attaccate con  no, né mai sono legati dal rispetto per una
                                                    2
                         dono alle consuete occupazioni.     arte meravigliosa, e, dopo aver percorso ra-  religione o superstizione, ma ardono di
                         Stando a cavallo notte e giorno ognuno in  pidamente la distanza che li separa dagli  un’immensa avidità di oro. A tal punto so-
                         mezzo a questa gente acquista e vende,  avversari, lottano a corpo a corpo con la  no mutevoli di temperamento e facili all’i-
                         mangia e beve e, appoggiato sul corto col-  spada senz’alcun riguardo per la propria  ra, che spesso in un sol giorno, senza alcu-
                         lo del cavallo, si addormenta così profon-  vita. Mentre i nemici fanno attenzione ai  na provocazione, più volte tradiscono gli
                         damente da vedere ogni varietà di sogni. E  colpi di spada, quelli scagliano su di loro  amici e nello stesso modo, senza bisogno
                         nelle assemblee in cui deliberano su argo-  lacci in modo che, legate le membra degli  che alcuno li plachi, si rappacificano.
                         menti importanti, tutti in questo medesimo  avversari, tolgono loro la possibilità di ca-
                         atteggiamento discutono degli interessi co-  valcare o di camminare.
                         muni.                               Nessuno fra loro ara né tocca mai un aratro.
                         Non sono retti secondo un severo princi-  Infatti tutti vagano senza aver sedi fisse,  2. Non montando a cavalcioni il cavallo, ma seden-
                         pio monarchico, ma, contenti della guida  senza una casa o una legge o uno stabile te-  do in groppa con entrambe le gambe sul medesimo
                         di un capo qualsiasi, travolgono tutto quel-  nore di vita. Assomigliano a gente in conti-  fianco.
                         lo che si oppone a loro. Combattono alle  nua fuga sui carri che fungono loro da abi-
                         volte se sono provocati e ingaggiano batta-  tazione. Quivi le mogli tessono loro le orri-
                         glia in schiere a forma di cuneo con urla  bili vesti, qui si accoppiano ai mariti, qui  GUIDAALLALETTURA
                         confuse e feroci. E come sono armati alla  partoriscono e allevano i figli sino alla pu-  1. Quali caratteristiche fisiche e morali Ammiano
                         leggera e assaltano all’improvviso, per es-  bertà. Se s’interrogano sulla loro origine,  Marcellino attribuisce agli Unni?
                         sere veloci, così, disperdendosi a bella po-  nessuno può dare una risposta, dato che  2. Le valutazioni di Ammiano Marcellino sugli Unni
                                                                                                  ti sembrano obiettive e oggettive, o piuttosto sono
                         sta in modo repentino, attaccano e corro-  ognuno è nato in un luogo ben lontano da  dettate dallo sconcerto? Da cosa lo deduci?





                        Attila visto dai nemici.Il flagello di Dio
                        «Flagello di Dio»: con questo terribile appellativo si è tramandata nei secoli la fama del condot-
                        tiero degli Unni che aggredì con impeto irresistibile il cuore dell’impero. Ancora oggi, nel nostro
                        linguaggio colloquiale, «Attila» è usato in senso generico come sinonimo di ferocia, di devasta-
                        zione, di cieca furia distruttiva.
                        Le notizie che abbiamo su questo personaggio non sono molte e provengono sempre dalla parte
                        avversa; esse sono quindi quasi sempre negative. Ecco come Attila venne descritto da Giordane
                        (V-VI secolo), un goto poi convertitosi al cristianesimo e in seguito divenuto vescovo.


                        DOC2
                         Giordane, Storia dei Goti, 35       francandosi dalla giustizia, la sua potenza  tando, si dice, su un esercito di cinquecen-
                                                             aumentava con questi sistemi criminali, e la  tomila uomini, questo essere venuto al
                         Attila ebbe per padre Mundzuc i cui fra-  sua barbarie riportò trionfi che fanno inor-  mondo per squassare il suo popolo facen-
                         telli Octar e Roas si ritiene abbiano regna-  ridire. Dopo aver eliminato a tradimento il  do insieme tremare ogni terra, riusciva,
                         to prima di lui sugli Unni, ma non sull’in-  fratello Bleta che regnava su gran parte de-  non so per quale fatalità, a seminare dap-
                         tero popolo. Alla loro morte, egli che si                                pertutto lo spavento solamente con la ter-
                         trovò a dividere il trono con il fratello Ble-  gli Unni, egli poté dirsi signore di tutto  ribile fama che da lui irradiava.
                         ta, non esitò, pur di raggiungere le condi-  questo popolo; e, dopo aver ridotto in sua
                         zioni necessarie ai suoi progetti, a farsi par-  obbedienza un gran numero d’altre genti,
                         ricida anticipando con la morte dei paren-  poté aspirare a sottomettersi i due domina-  1. Essendo di origine gota, Giordane mette i Visigo-
                         ti la rovina dell’intero genere umano. Af-  tori dell’universo: Romani e Visigoti . Con-  ti sullo stesso piano dei Romani.
                                                                                         1

                                                                                                                                567
   577   578   579   580   581   582   583   584   585   586   587