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                                             Unità 22
                                             Il crollo dell’Occidente



                  se stessi sia di quelli che combattevano per  denaro dalle parti in causa, come era do-  mano dei nemici, oppure, se fosse fuggito,
                  loro; e incaricarono delle persone di racco-  vuta ai soldati dagli agricoltori. Non è for-  lo avrebbe punito il suo padrone. I Romani
                  gliere la tassa per l’approvvigionamento  se giusto pagare chi ci aiuta e ricambiare la  sono abituati a trattare meglio persino gli
                  dell’esercito. E altri furono nominati per  sua premura? [...]           schiavi. Si comportano con loro come padri
                  provvedere a chi subiva ingiustizie, uomini  Quanto alla lunga durata dei processi, se  e maestri, perché si astengono da azioni vol-
                  capaci di tutelare gli interessi di chi a causa  così avveniva, era dovuta alla meticolosa cu-  gari e s’interessano di tutto ciò che è consi-
                  della debolezza della propria natura non  ra della giustizia, in modo che i giudici non  derato un bene per essi; e se commettono
                  fosse in grado di far valere i propri diritti; e  improvvisassero affrettatamente e mancas-  errori, vengono richiamati come se fossero
                  giudici che mettessero in atto le intenzioni  sero così di scrupolosità. Occorre riflettere  dei veri e propri figli. È assolutamente proi-
                  insite nella legge. E coloro che si presenta-  che è meglio concludere un processo tardi  bito infliggere agli schiavi la pena di morte,
                  vano ai giudici non venivano privati di assi-  piuttosto che, non soltanto fare del torto a  come invece avviene per gli Sciti. Ci sono
                  stenza, ma c’era anche chi avrebbe provve-  un uomo, ma anche peccare contro Dio,  anche vari modi di affrancamento. Non sol-
                  duto a costoro, in modo che colui che otte-  l’autore della giustizia. Le leggi valgono per  tanto lo possono ottenere in vita, ma è an-
                  neva una sentenza dai giudici potesse rice-  tutti, al punto che vi si sottomette anche  che legge che i padroni quando muoiono
                  vere giustizia. D’altra parte, da chi era rite-  l’imperatore; e non è vero, come sosteneva  possano disporre a piacere della loro pro-
                  nuto colpevole non si doveva esigere più di  l’interlocutore nella sua accusa, che i ricchi  prietà.
                  quanto era fissato dalla delibera dei giudici.  fanno impunemente violenza ai poveri, a  E quello piangendo mi disse che le leggi
                  Se non ci fossero stati coloro che erano in-  meno che qualcuno per caso rimanga impu-  dei Romani erano belle e la costituzione
                  caricati di provvedere a questo, da una  nito, un’eventualità che si può verificare  buona, ma i governanti la stavano corrom-
                  stessa causa poteva nascere il pretesto per  non soltanto per i ricchi, ma anche per i po-  pendo, perché non erano così saggi come
                  un secondo processo, o perché colui che  veri [...]. E questo accade non soltanto tra i  gli antichi.
                  l’aveva vinta agiva con troppa durezza, op-  Romani, ma presso tutti i popoli.
                  pure perché colui che era stato condanna-  Per la libertà che gli era stata concessa dove-
                  to dalla sentenza insisteva nel suo atteggia-  va ringraziare la fortuna e non il padrone  GUIDAALLALETTURA
                  mento illegale. Inoltre ai tutori della giusti-  che lo aveva mandato alla guerra: ché per la  1. Con quali argomentazioni Prisco tenta di
                  zia era dovuta una determinata somma di  sua inesperienza sarebbe potuto perire per  convincere il greco a tornare nel mondo romano?





                                             Il degrado di Roma
                                             Roma non aveva solo problemi eccezionali, come quelli rappresentati da un’incursione di bar-
                                             bari. Anche la vita quotidiana era piena di difficoltà: era sempre più arduo garantire i riforni-
                                             menti; quanto agli edifici pubblici, la loro manutenzione richiedeva somme enormi, di cui gli
                                             amministratori non disponevano. In questa situazione degradata, si diffuse l’abitudine di spo-
                                             gliare i vecchi monumenti per ricavarne materiali da costruzione. I più vulnerabili erano ovvia-
                                             mente gli edifici in vario modo connessi con la religione pagana. Vanamente tentavano di op-
                                             porsi al rapido progredire del degrado urbano provvedimenti come quello emesso nel 458 dal-
                                             l’imperatore Maioriano.

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                  Maioriano, Novella 4                edifici, se ne distruggono di grandi. Ne con-  no distrutti da chicchessia. Il magistrato
                                                      segue che chiunque, persino per costruire  che autorizzerà una simile pratica sarà pu-
                  Nell’esercitare il governo dello Stato è no-  un edificio privato, non esita, in accordo  nito con un’ammenda di cinquanta libbre
                  stra volontà correggere la pratica, da molto  con gli amministratori della città, a prende-  d’oro. Gli assistenti e i contabili che obbe-
                  tempo oggetto della nostra condanna, con-  re e portar via i materiali necessari dai luo-  diranno ai suoi ordini e non si siano oppo-
                  sistente nell’alterare l’aspetto della città ve-  ghi pubblici, mentre quegli edifici che con-  sti con il loro consiglio, subiranno il sup-
                  nerabile. È manifesto infatti che gli edifici  tribuiscono allo splendore delle città do-  plizio delle bastonate e l’amputazione del-
                  pubblici, che rappresentano tutto l’orna-  vrebbero essere preservati dal sentimento  le mani con le quali hanno oltraggiato i mo-
                  mento della città di Roma, sono distrutti un  civico anche per mezzo di restauri.  numenti degli antichi, che avrebbero avu-
                  po’ dovunque per il colpevole incoraggia-  Perciò, con la presente legge generale noi  to il dovere di preservare.
                  mento dell’ufficio del prefetto urbano. Per  prescriviamo che tutti gli edifici, come i
                  trovare le pietre necessarie a un’opera pub-  templi e gli altri monumenti che sono stati  GUIDAALLALETTURA
                  blica si demoliscono le mirabili strutture  edificati dagli antichi e che furono costrui-  1. Quale pratica tentano di arginare i
                                                                                           provvedimenti dell’imperatore Maioriano?
                  degli edifici antichi, e per restaurare piccoli  ti per l’uso e per diletto pubblico, non sia-  2. Quale pena è prevista per i trasgressori?

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