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Dossier
Aspettando i barbari
argomenti che egli adduce, poco importa se più o meno rispondenti al vero, rivelano l’angoscia
profonda che attanagliava gli abitanti delle province più esposte alle minacce esterne: un senso
di insicurezza quotidiano, la paura del futuro, la precarietà dell’esistenza. Piuttosto che atten-
dere la rovina imminente e soccombere nel nome di uno Stato dominato dall’ingiustizia – come
sosteneva l’anonimo – era preferibile passare dalla parte del nemico.
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Prisco, frammento 8 dove era vissuto per lungo tempo e aveva In periodo di pace la situazione è persino
sposato una donna ricchissima. Quando peggiore dei mali della guerra a causa delle
Mentre attendevo e mi aggiravo davanti al però la città cadde in mano ai barbari, perse tasse opprimenti e degli intrighi dei malva-
recinto della residenza, si fa avanti un uomo tutti i suoi averi, e in considerazione della gi, dato che le leggi non valgono per tutti.
che dal suo costume scitico ritenni un bar- sua ricchezza fu assegnato, nella distribu- Infatti se il trasgressore della legge appartie-
baro e mi saluta in greco dicendomi: «Chài- zione della preda, a Onegesio . Poiché ai ne ai ceti ricchi, non è costretto a pagare il
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re!». Mi stupì che uno scita parlasse il gre- più nobili tra gli Sciti dopo Attila toccavano fio per la sua colpa; se invece è povero, non
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co. Essendo una popolazione mista, oltre la i prigionieri scelti fra gli abbienti, perché sapendo come cavarsela, deve attendersi la
loro lingua barbara, quelli che hanno rap- potevano essere venduti a più alto prezzo. punizione stabilita dalla legge, se addirittu-
porti con i Romani curano la lingua degli Più tardi egli si distinse nei combattimenti ra non muore prima della sentenza, perché i
Unni o dei Goti o persino degli Ausonii , ma contro i Romani e contro il popolo degli processi vanno per le lunghe e occorre
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è difficile che uno di essi parli greco, eccetto Akatiri e poiché, secondo il costume degli spendere moltissimo denaro. E la cosa più
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quelli deportati come prigionieri di guerra Sciti, aveva ceduto al suo padrone barbaro scandalosa di tutte è che occorre comperar-
dalla Tracia o dalle zone costiere dell’Illiri- il bottino raccolto in guerra, aveva ottenuto si i diritti sanciti dalla legge. Poiché a chi
co. Quando si incontrano, sono facilmente la libertà. Si era sposato con una donna bar- non ha niente non sarà concesso neppure di
riconoscibili dai loro vestiti a brandelli e bara e aveva figli. Era commensale di One- presentarsi davanti a un tribunale, se prima
dalla capigliatura trascurata come vittime di gesio e conduceva una vita migliore di quel- non mette da parte del denaro per il giudice
una cattiva sorte. Ma costui aveva l’aspetto la di un tempo. e i funzionari che lo assistono.
di uno scita elegante, perché era ben vestito Tra gli Sciti, disse, una volta finita la guerra,
e portava i capelli tagliati tutt’intorno. si vive comodamente, in quanto ciascuno 1. Con il termine Sciti Prisco intende gli Unni.
Dopo aver risposto al suo saluto gli chiesi gode di quello che ha e non molesta affatto 2. La lingua latina.
chi fosse e da dove fosse giunto nella terra o pochissimo gli altri, e neppure viene mo- 3. Un comandante unno.
dei barbari, scegliendo di vivere come uno lestato. Fra i Romani invece si muore facil- 4. Popolazione unnica tra il Mar Caspio e il Mar Ne-
scita. Come tutta risposta mi domandò per- mente in guerra, perché essi ripongono le ro.
ché fossi curioso di saperlo. Dissi che la ra- loro speranze di salvezza in altri, dal mo- 5. Gli imperatori.
gione della mia curiosità era il fatto che mi mento che per via dei loro tiranni non tutti 6. È un’evidente esagerazione; il personaggio allude
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all’uso di servirsi di truppe di «federati».
avesse salutato in greco. Allora si mise a ri- gli uomini hanno il permesso di portare le
dere e raccontò di essere un greco di nascita armi ; e per quelli che ne fanno uso la viltà GUIDAALLALETTURA
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e di essersi trasferito come commerciante a dei loro generali, incapaci di sostenere una 1. Quali motivi avevano spinto il Greco a stabilirsi
Viminiacum, la città dei Misi sul Danubio, guerra, è ancora più rischiosa. presso i barbari?
Il romano divenuto barbaro.La civiltà dei Romani
La risposta di Prisco è intessuta di luoghi comuni, convenzionale, elusiva, asseverativa più che
dimostrativa. Recupera faticosamente, soprattutto nell’analisi della ripartizione delle funzioni ci-
vili, l’ideale platonico della polis, ma senza riuscire a controbattere le critiche di quel transfuga
tra gli Unni. I suoi argomenti sono tutti logori e deboli, tranne uno: la valorizzazione della ca-
pacità, tipicamente romana, di integrare gli schiavi.
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Prisco, frammento 8 nobili da non tollerare che lo Stato fosse am- combattimento e di andare in guerra impa-
ministrato altrimenti che con giustizia. Essi vidi, come se fosse un esercizio abituale, da-
A lui che portava questi e altri argomenti ri- fecero di alcuni i custodi delle leggi, affida- to che ogni timore era stato eliminato in pre-
sposi di ascoltare pazientemente anche me. rono ad altri il compito di curare le armi e di cedenza attraverso l’addestramento. Altri
Allora gli spiegai che i fondatori della costi- praticare gli esercizi militari: non avevano ancora furono assegnati all’agricoltura e al
tuzione romana erano uomini così saggi e altro incarico che di essere preparati per il lavoro della terra per il sostentamento sia di
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