Page 579 - Profili di Storia
P. 579
P2_Modulo06.qxp 19-03-2010 11:48 Pagina 564
Modulo 6
L’impero tardoantico
VITA SOCIALE Il potere dei vescovi
E DIRITTO
a fine delle persecuzioni e la libertà mento degli affitti, l’investimento del dena- rivano incapaci di difendere lo Stato. I vesco-
Ldi culto portarono a un rafforza- ro. Egli doveva inoltre affrontare il compito vi, al contrario, offrivano alle masse protezio-
mento dell’organizzazione ecclesiastica. di garantire ai bisognosi l’assistenza neces- ne spirituale e materiale: attingendo alle ri-
Man mano che il cristianesimo penetrava saria, senza intaccare il patrimonio affidato- sorse delle chiese, distribuivano viveri alle
nella società, si potenziavano le sue strutture gli dai fedeli. popolazioni affamate, assistevano gli orfani e
organizzative. Al vertice del popolo cristia- Il vescovo era anche un giudice. La delega le vedove, i vecchi e gli ammalati, riscattava-
no erano sempre le figure prestigiose e auto- alla Chiesa, da parte dello Stato, di alcune no i Romani caduti prigionieri dei barbari.
revoli dei vescovi: nei primi secoli del cristia- competenze in campo giudiziario, riversò Grazie al loro prestigio religioso e morale, in-
nesimo essi erano presenti soltanto nelle sui tribunali ecclesiastici una grande massa tervenivano presso le autorità pubbliche e
città di importanza media o grande, ma con di cause: la gente otteneva presso il tribuna- presso i potenti per porre un freno alle ingiu-
il passare del tempo, anche le città piccole, o le vescovile una giustizia più equa e certa- stizie sociali. Nelle province dove i barbari
addirittura i villaggi, ebbero il loro vescovo. mente più rapida di quella assicurata dai tri- dilagavano, le popolazioni sgomente si strin-
Accanto alle prerogative religiose dei vesco- bunali statali. I vescovi si ritrovarono così gevano intorno alle chiese e ai loro vescovi.
vi, crescevano le loro funzioni sociali e poli- letteralmente oberati dal loro lavoro di giu- Non di rado, questi svolgevano una funzione
tiche. I vescovi avevano poteri illimitati: era- dici. Alla giustizia ordinaria (concernente importante nel mantenere aperto il dialogo
no loro a ordinare i preti, i diaconi e tutti gli soprattutto le cause civili) si aggiungeva in- con gli invasori: erano gli unici interlocutori
altri appartenenti all’organizzazione eccle- fatti quella riguardante i provvedimenti di- dei nemici di Roma, e svolgevano questo lo-
siastica; erano sempre loro ad ammettere i sciplinari nei confronti dei chierici. ro ruolo nell’interesse dei vinti.
nuovi membri della comunità cristiana, op- Il vescovo era infine un’importante autorità La stessa sopravvivenza di molte città si do-
pure a espellerli, in caso di condotta ripro- politica. Molti tra i più grandi vescovi della vette all’azione dei vescovi che vi risiedeva-
vevole. I vescovi venivano eletti dal popolo, tarda antichità provenivano dalle file dell’a- no. Essi erano l’espressione diretta delle co-
ma le loro funzioni erano vitalizie, e la co- ristocrazia romana: il caso più famoso è munità che li avevano eletti e rias-
munità non aveva il diritto di deporre un ve- quello di Ambrogio, già governatore di pro- sumevano in sé i sim-
scovo sgradito. vincia e poi vescovo di Milano. boli dei pubblici
Il vescovo era anche un amministratore: i La crisi dell’impero d’Occidente era sempre poteri e della vita
donativi, i lasciti testamentari, le stesse im- più grave: l’oppressione sociale, la povertà, civile.
munità concesse dallo Stato ai beni ecclesia- l’aggressività dei barbari sembravano mali
stici fecero crescere enormemente le risorse incurabili. Gli amministratori pubblici appa-
patrimoniali delle chiese. Da un buon vesco-
vo si richiedeva che amministrasse con com-
petenza terre, case, somme di denaro: era in- † Mitra con smalti
fatti un suo preciso obbligo sorvegliare la [Cattedrale, Scala (Salerno)]
produttività delle aziende agricole, il versa- Il pastorale, la mitra e la cattedra sono alcuni
degli oggetti legati fin dalle origini del
cristianesimo alla figura
del vescovo; essi
erano simboli del
«buon pastore»
che guida con
saggezza il
suo gregge,
ossia la
comunità
di fedeli.
√ Riccio di pastorale
di Ivo di Chartres
[dal tesoro della cattedrale
di Beauvais, π Cattedra vescovile di Elia, XII sec.
Museo del Bargello, Firenze] [Basilica di S. Nicola, Bari]
564