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                                             Modulo 6
                                             L’impero tardoantico



                 GUIDAALLOSTUDIO             re, per le loro abitudini alimentari, ma anche perché essi erano ariani, e quindi eretici.
                 1. Che cosa si intende con il termine  Questo distacco si esprimeva, in molte città, nella separazione dei quartieri: quelli roma-
                 «barbaro»?
                 2. Ha senso, per lo storico, parlare  ni, stretti intorno alla cattedrale cattolica, e quelli germanici, intorno alla cattedrale aria-
                 di razze?                   na. Ma lentamente anche questa situazione di stallo fu superata: l’iniziativa fu ancora una
                 3. I popoli hanno un carattere  volta assunta dai rappresentanti della Chiesa cattolica, che avviarono una capillare opera
                 immutabile e unico?
                 4. Quali rapporti si instaurarono nelle  di conversione dei conquistatori al cattolicesimo.
                 città tra Romani e barbari?

                                             7. Diritto romano e leggi germaniche

                                             Al di là delle particolari tradizioni politiche e amministrative delle province che compo-
                                             nevano l’impero romano, è possibile rintracciare alcuni elementi di fondo che accomu-
                                             navano i nuovi regni romano-germanici.
                                              Requisizioni parziali La superiorità militare dei Germani non si accompagnava a una
                                             superiorità numerica: gli invasori rappresentavano una quota minoritaria nella popola-
                                             zione dei vari regni. La redistribuzione della terra tra vinti e vincitori non fu quindi un
                                             problema drammatico. L’eccezione fu rappresentata come sempre dai Vandali, che con-
                                             fiscarono tutte le terre più produttive, appartenenti ai notabili locali e alla Chiesa. Altro-
                                             ve (in Italia, in Gallia, in Spagna) furono applicati provvedimenti meno drastici: i con-
                                             quistatori requisirono solo una parte dei suoli coltivati, in misura variabile da un terzo a
                                             due terzi. Queste requisizioni parziali non ebbero un effetto traumatico sui proprietari
                                             romani. Esse potevano apparire infatti come la prosecuzione di un antico istituto previ-
                                             sto dal diritto romano: il regime dell’hospitalitas, che consentiva ai soldati di espropriare
                                             parzialmente le terre che li ospitavano. Bisogna anche tener presente che nelle campagne
                                             romane dominava incontrastato, ormai da tempo, il latifondo. I grandi proprietari roma-
                                             ni persero sì una parte delle loro terre, ma ne conservarono a sufficienza per mantenersi
                  † Proprietario terriero vandalo,
                                    V-VI sec.  ai vertici della società. Inoltre, a causa del regresso demografico causato dalle invasioni,
                       Questo mosaico cartaginese  vaste aree dei latifondi erano rimaste incolte per mancanza di manodopera. Nulla cam-
                      raffigura un ricco proprietario
                     terriero di origine vandala, che,  biò nei rapporti tra Romani e Romani: i ricchi mantennero la loro posizione dominante,
                 abbigliato in foggia germanica, esce  i coloni e gli schiavi la loro condizione di dipendenza.
                  a cavallo dalla sua villa fortificata. Il  Rilevanti furono invece le conseguenze sulle comunità germaniche. Terre migliori e più
                        regno costituito dai Vandali
                   nell’Africa settentrionale non tentò  vaste furono infatti assegnate alle aristocrazie dei vari popoli, i capi che attorniavano la
                 alcuna integrazione con l’aristocrazia  figura del re e occupavano una posizione autorevole rispetto alla massa dei guerrieri. Si
                      fondiaria preesistente, che fu
                      sostanzialmente spazzata via.  formò così un ceto di ricchi proprietari terrieri germanici: latifondisti non molto diversi
                                                                       da quelli romani, che affidarono quote delle loro tenute a
                                                                       schiavi e a coloni non solo romani ma anche germanici.
                                                                        I problemi del governo I Germani che avevano vinto i
                                                                       Romani e si erano spartite le spoglie dell’impero d’Occi-
                                                                       dente si trovarono in una situazione ambigua. Al momento
                                                                       del loro insediamento, essi non avevano un sistema ammi-
                                                                       nistrativo, né apparati stabili di governo: le loro comunità
                                                                       erano regolate da consuetudini tribali e da leggi non scrit-
                                                                       te, assolutamente inadeguate alla complessità della nuova
                                                                       situazione. Erano i vincitori, e avevano il primato delle ar-
                                                                       mi, ma questo non sarebbe bastato a rendere stabile il loro
                                                                       dominio. I Romani, invece, sconfitti sui campi di battaglia,
                                                                       conservavano, per quanto indebolito, un patrimonio pre-
                                                                       zioso: le loro strutture amministrative, costruite in secolari
                                                                       esperienze di governo. Questo patrimonio non fu annien-


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