Page 570 - Profili di Storia
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                                                                                      Il crollo dell’Occidente


                        dioevo, Età moderna – che caratterizza tuttora il nostro modo di vedere il passato. Secondo  GUIDAALLOSTUDIO
                        la periodizzazione più diffusa, il Medioevo comincerebbe con il 476 d.C., anno della caduta  1. Dove si svolsero le campagne
                        dell’impero romano d’Occidente, e si concluderebbe con il 1492, anno in cui Cristoforo Co-  militari di Genserico?
                                                                                                            2. Chi era Attila?
                        lombo scoprì l’America (oppure con il 1453, anno della presa di Costantinopoli da parte dei  3. Perché Attila si ritirò?
                        Turchi ottomani). All’interno di questo periodo si distinguerebbe poi un alto Medioevo,  4. Chi furono Romolo Augustolo e
                                                                                                            Odoacre?
                        compreso tra il V e l’XI secolo, e un basso Medioevo, compreso tra l’XI e il XV secolo.


                        4. Le cause della catastrofe

                         Rinunciare alla causa unica Perché cadde l’impero romano d’Occidente? Per risponde-
                        re a questa domanda gli storici hanno fatto spesso ricorso a una spiegazione «monocausa-
                        le»: la ricerca di un’unica causa, di un motivo prevalente da cui sarebbe derivata la catastro-
                        fe. Oggi è abbastanza diffusa la convinzione che un fenomeno tanto complesso come la fine
                        di una civiltà non possa essere spiegato utilizzando formule unilaterali: si preferisce giusta-
                        mente ricostruire l’insieme dei fattori, il groviglio di elementi patologici interni e di eventi
                        esterni che portò alla caduta dell’impero. Questi elementi li abbiamo descritti tutti nel rac-
                        conto degli ultimi secoli dell’impero; ricordiamoli e valutiamone l’impatto complessivo.
                        Una prima constatazione è d’obbligo. L’impero romano non cadde da un giorno all’altro.
                        Si trattò di un processo lungo, che coinvolse circa tre secoli di storia, dall’età di Marco
                        Aurelio [®20.2] a quel fatidico anno 476 che vide la caduta dell’ultimo imperatore. La
                        sua morte, quindi, fu lungamente annunciata.
                        La sopravvivenza dello Stato romano era affidata a un esercito permanente di lunga fer-
                        ma (dai venti ai venticinque anni di servizio) e a un apparato amministrativo stabile. Il
                        mantenimento di queste strutture comportava una pressione fiscale molto forte, che
                        gravava soprattutto sulle masse contadine: il tributo principale, la capitazione, colpiva
                        infatti le campagne e si basava su un meccanismo di conguaglio tra forza lavoro e capita-
                        le (la terra). In base a questo meccanismo, le regioni più duramente gravate dal fisco era-
                        no quelle dove l’indice demografico era più basso. È evidente che la sopravvivenza del-
                        l’impero poteva essere garantita solo fino a quando il prelievo fiscale si fosse mantenuto
                        adeguato alle esigenze della spesa pubblica. Il peso dei tributi si rivelò invece esorbitan-
                        te rispetto al reddito dei contribuenti. In altre parole: il rapporto tra produzione e fisca-
                        lismo era squilibrato. Il meccanismo cominciò a incepparsi sotto Marco Aurelio, quando
                        l’impero fu colpito da una gravissima epidemia di peste: la manodopera disponibile nei
                        settori vitali dell’economia diminuì drasticamente, la produzione crollò, i prezzi aumen-




                                                                                                           √ Pagamento delle imposte
                                                                                                           [Landesmuseum, Treviri]
                                                                                                           Per fare fronte alle ingenti spese
                                                                                                           militari, gli imperatori del tardo
                                                                                                           impero dovettero sempre più spesso
                                                                                                           attingere alle tasche del popolo
                                                                                                           romano con nuove tasse, raccolte
                                                                                                           da agenti imperiali. Il rilievo ne
                                                                                                           raffigura uno (al centro) intento a
                                                                                                           contare le monete appena
                                                                                                           depositate.









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