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Modulo 6
L’impero tardoantico
ECONOMIA A tavola con i Germani
E AMBIENTE
ello scontro tra i Romani e le po- E così, le prime cose che diceva un autore tri aspetti della vita civile, una seconda fase,
Npolazioni germaniche, che i Ro- greco o romano quando parlava dei barbari caratterizzata dagli influssi reciproci.
mani preferivano chiamare «barbari», eb- erano queste: «Mangiano latte, formaggio e Nei regni dominati dalle aristocrazie germa-
bero un certo rilievo anche le tradizioni ali- carne», oppure «non bevono vino», «vivo- niche il consumo di carne divenne un sim-
mentari. Abbiamo visto che l’alimentazione no soltanto di carni», «puzzano di burro», e bolo di potenza e di nobiltà. Chi non mangia-
mediterranea, tipica della civiltà greco-ro- così via. Purtroppo non possediamo docu- va carne era un uomo inadatto alla guerra,
mana, si caratterizzava per una triade di ali- menti che ci attestino le parallele impressio- perché senza carne non c’era né forza né co-
menti: il grano, il vino e l’olio. Questi ali- ni di barbari, ma possiamo essere certi che raggio. Questa mentalità si diffuse ampia-
menti erano considerati il simbolo della vera anch’essi avranno insistito su queste con- mente e nei territori un tempo appartenuti al-
civiltà, e i popoli che si nutrivano diversa- trapposizioni: «I Romani bevono vino, non l’impero romano il consumo di carne diven-
mente erano giudicati inferiori. vanno a caccia, sono mangiatori di pane e di ne una sorta di status-symbol, condiviso sia
I barbari si nutrivano diversamente. Nelle polente, sono deboli perché non mangiano dai ceti che avevano la possibilità economica
loro tradizioni aveva una grande importan- carne...». di accedere regolarmente a questo alimento,
za lo sfruttamento della natura selvaggia e Conosciamo però alcuni racconti dell’anti- sia dai ceti che vi accedevano solo di rado.
degli spazi incolti. La caccia, la pesca, la rac- ca mitologia germanica, che ci fanno vede- Parallelamente, anche la tipica alimentazio-
colta dei frutti selvatici, l’allevamento brado re fino a che punto i Germani collegassero ne mediterranea entrò nelle abitudini dei
(soprattutto dei maiali) nei boschi, erano at- la propria identità, la propria cultura, ad barbari. Questo influsso fu determinato non
tività fondamentali nei loro sistemi econo- alcuni cibi più che ad altri. Quando parla- solo dagli indubbi pregi di questa alimenta-
mici. vano dell’età dell’oro, la condizione pri- zione, ma anche dal significato simbolico
I Romani erano grandi consumatori di pane mordiale in cui gli uomini vivevano senza che il pane, il vino e l’olio avevano nella reli-
e di polente, i barbari di carne. I Romani ap- angosce e senza affanni, i Greci e i Romani gione cristiana. Il pane e il vino, che nel rac-
prezzavano il vino al punto da giudicarlo un affermavano che allora la terra offriva conto evangelico dell’Ultima Cena sono il
dono degli dèi, i barbari erano bevitori di spontaneamente il grano, il vino e l’olio. I simbolo della carne e del sangue di Cristo,
latte, di birra e di sidro. I Romani condivano Germani pensavano invece che nel paradi- erano indispensabili nel rito dell’eucaristia,
e cucinavano esclusivamente con l’olio, i so gli uomini si nutrissero delle carni ine- l’olio serviva a somministrare il battesimo e
barbari usavano il burro e il lardo. Certa- sauribili del Grande Maiale, che ogni gior- l’estrema unzione. Nel momento stesso in
mente, anche i Romani consumavano il latte no veniva bollito per essere nuovamente cui si convertivano al cristianesimo, i barba-
e i suoi derivati, e anche i barbari apprezza- intatto la sera. ri erano portati a cogliere il prestigio di que-
vano i cereali, ma quando i popoli hanno bi- A una prima fase in cui le usanze alimentari gli alimenti che erano così importanti nella
sogno di distinguersi non badano alle sfu- erano esclusivamente motivo di contrappo- loro nuova fede, e al tempo stesso familiariz-
mature: alcuni cibi, più di altri, caratterizza- sizione subentrò tuttavia, come in tutti gli al- zavano con essi.
vano le rispettive culture, e su questi si misu-
rava la differenza.
† Figura votiva celtica in bronzo,
100 a.C. ca.
[Liechtenstein Landesmuseum, Vaduz]
π Un banchetto a base di cinghiale
[Musée des Antiquités nationales, Saint-Germain-en-Laye (Francia)]
Si tratta di un banchetto particolarmente ricco: dopo aver degustato della carne di
cinghiale, di cui è stata lasciata solo la testa, i convitati si apprestano ad assaggiare della
cacciagione servita in tavola da uno schiavo (a destra). Questo frammento di rilievo
proviene dalla Gallia, regione ricca di selvaggina e carne.
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