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                                                                                      Il crollo dell’Occidente


                        solo e osteggiato – vittorie immediate                                             √ Castello sulle Alpi
                        e decisive, che in quei frangenti era                                              La Notitia Dignitatum («Elenco delle
                        impossibile ottenere. Nel 408 i soldati                                            cariche»), redatta agli inizi del V
                        romani si ribellarono al generale, e                                               sec., è una fonte importante per la
                                                                                                           storia dell’amministrazione
                        Onorio lo fece decapitare. Morì così,                                              tardoantica. Di molte cariche
                        come un traditore, quel grande con-                                                vengono raffigurate le insegne e
                                                                                                           specificati gli uffici amministrativi o
                        dottiero che aveva servito con fedeltà                                             le unità militari da essa dipendenti. Al
                        e con coraggio la causa dell’impero.                                               comes Italiae, comandante militare
                                                                                                           delle regioni alpine, non sono
                        La morte di Stilicone lasciò l’Occiden-                                            esplicitamente attribuiti reparti
                        te allo sbando. Alarico, vedendosi pri-                                            dell’esercito ma è dedicata una
                                                                                                           eloquente illustrazione degli apparati
                        vato del suo unico interlocutore e sa-                                             difensivi – con valli, torri e fortezze –
                        pendo di essere inviso tanto al senato                                             che furono realizzati per bloccare
                                                                                                           l’accesso ai valichi montani. Questo
                        della capitale quanto al popolo roma-                                              sistema difensivo, forse apprestato
                        no, riprese le ostilità. Si verificò quindi                                        o rafforzato da Stilicone, non fu
                                                                                                           peraltro sufficiente ad arrestare la
                        la tragedia che Stilicone aveva saputo                                             penetrazione di cospicui contingenti
                                                                                                           di barbari in Italia settentrionale.
                        evitare: nel 410 i barbari piombarono
                        sulla capitale e la saccheggiarono. Il
                        sacco di Roma suscitò un’emozione
                        grandissima tra i contemporanei: era
                        dai tempi dell’incendio gallico, cioè da
                        otto secoli, che Roma non subiva una
                        simile vergogna.
                         Il primo Stato romano-germanico Alarico proseguì verso l’Italia meridionale: inten-
                        deva passare in Africa, ma morì improvvisamente presso Cosenza. Il suo successore
                        Ataulfo risalì la penisola e occupò la Gallia meridionale: cercò quindi di trovare un’inte-
                        sa pacifica con il governo romano e sposò la sorella di Onorio, Galla Placidia, che era sta-
                        ta fatta prigioniera da Alarico. La Chiesa locale s’impegnò a fondo per favorire la convi-  GUIDAALLOSTUDIO
                        venza tra Romani e Germani, e la sua azione fu estremamente preziosa. Nel 418, il suc-  1. Chi furono Stilicone e Alarico?
                        cessore di Ataulfo, Vallia, ottenne da Onorio l’autorizzazione allo stabile insediamento  2. Perché il senato si opponeva alle
                                                                                                            scelte di Stilicone?
                        dei Visigoti (in quanto federati) nella regione dell’Aquitania, da Tolosa all’Oceano Atlan-  3. Quale fu il primo regno romano-
                        tico: nacque così il regno visigoto di Tolosa, il primo degli Stati romano-germanici.  germanico?



                        2. Le reazioni dei contemporanei

                         I pagani Per i pagani, la spiegazione della catastrofe era piuttosto ovvia: essa era giun-
                        ta pochi anni dopo che Teodosio aveva chiuso i templi pagani e abolito l’antica religione
                        dell’impero. Essa andava dunque intesa come una giusta punizione inflitta dagli dèi of-
                        fesi. Il paganesimo morente si prendeva così una piccola rivincita, ma era una ben magra
                        consolazione, di fronte al disastro dell’impero.
                         La Città Celeste Più difficile era il compito dei Cristiani. Essi dovevano infatti spiegare
                        come mai quella terribile catastrofe si fosse verificata proprio quando la loro religione era
                        pienamente trionfante. Sant’Agostino rispose elencando le innumerevoli sciagure che Ro-
                        ma aveva dovuto affrontare nella sua lunghissima storia: lutti e devastazioni non meno gra-
                        vi di quelli che allora erano stati provocati dai barbari. Il senso degli avvenimenti umani,
                        inoltre, era racchiuso nel segreto della mente divina. La volontà del Signore mirava a rea-
                        lizzare la perfezione della Città Celeste: rispetto a questo grandioso futuro, le miserie e le
                        sofferenze contemporanee assumevano una dimensione effimera e trascurabile.

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