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Dossier
La società tardoantica

gico, e quando temeva, appariva più umile cunché d’illecito, ma se veniva a sapere che cupazioni, e perciò era sempre afflitto da
di ogni socco . E come i pesci, cacciati dal uno di loro avesse commesso un delitto, lievi malattie.
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loro elemento, in terra non riescono a re- anche se la stessa Giustizia si fosse oppo-
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spirare a lungo, così egli appassiva senza le sta, lo difendeva senza indagare a fondo
prefetture che era costretto a occupare a sulla faccenda e senza tener in alcun conto
causa dei contrasti tra le grandi famiglie, la rettitudine e la morale. [...] 1. Coturno e socco erano i calzari tipici rispettiva-
mai libere da colpe per la loro sfrenata avi- Era così implacabile e inflessibile, che se si mente degli attori tragici e di quelli comici.
dità. Esse, per poter compiere impune- fosse deciso a far del male a qualcuno, né si 2. Vale a dire la personificazione della giustizia.
mente i loro delitti, immergevano il loro poteva commuoverlo con preghiere né con-
patrono nell’attività pubblica. vincerlo a perdonare gli errori, per cui le sue
Bisogna riconoscere che Probo, data la sua orecchie sembravano ostruite non con cera, GUIDAALLALETTURA
innata magnanimità, non ordinò mai né a ma con piombo. Al colmo delle ricchezze e 1. Quali sono i tratti essenziali della figura
un cliente né a uno schiavo di compiere al- degli onori, era in preda ad angosce e preoc- di Probo, descritta da Ammiano?

Il patronato

In molte regioni l’autorità dello Stato fa fatica a imporsi: si rafforzano infatti i poteri locali, ai mar-
gini della legge o in opposizione a essa, e la gente comune ricerca il proprio vantaggio ponendosi
sotto la «protezione» dei potenti, siano essi senatori o ufficiali dell’esercito. Verso la fine del IV
secolo, il retore Libanio descrive in termini allarmati quanto accade in Siria, nei pressi dell’im-
portante città di Antiochia.

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Libanio, Orazioni, 47, 4-8 allora è la morte per chi lo ha colpito, sen- attendersi quando il popolo non si com-
za nessuna possibilità di salvezza. Ecco che porta come si deve. [...] Alla fine mettono
Esistono grossi villaggi le cui terre appar- cosa ha trasformato i contadini in briganti le mani addosso a questa gente e li arresta-
tengono a molti proprietari; costoro si rifu- e ha messo nelle loro mani il ferro, non no, e la popolazione li prende a sassate. Gli
giano sotto la protezione dei soldati di pre- quello benedetto della terra, ma quello che agenti del fisco raccolgono ferite invece di
sidio, non con lo scopo di evitare disordini, uccide. E mentre il potere di alcuni cresce, imposte e se ne tornano in città , mostran-
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ma proprio per causarne. I compensi per appoggiandosi ai militari di guarnigione, do dal sangue che hanno sugli abiti che co-
questa protezione sono a volte in natura – ugualmente cresce la loro temerarietà, sen- sa hanno dovuto patire.
grano, orzo, frutta –, a volte in oro o in mo- za che la polizia locale possa far altro che
neta. Così, protetti dalle braccia dei soldati, far finta di non vedere, perché essa sa bene
gli autori di questi regali acquistano in cam- che se porta aiuto alle vittime calpestate, i
bio il permesso della più completa licenza. protettori gliela faranno pagare cara. [...] 1. In questo caso si tratta di esattori che agivano per
Subito infliggono disturbi di ogni genere ai Questo genere di protezione produce dan- conto delle curie cittadine e non di impiegati degli uf-
loro vicini, usurpando le loro terre, abbat- ni al prossimo, e soprattutto ai percettori fici imperiali [®Unità 21,DOC20 e 21].
tendo alberi, saccheggiando, rubando, uc- delle imposte. Dapprima essi presentano
cidendo il bestiame e procurandosi per con gentilezza le loro richieste, con un to- GUIDAALLALETTURA
questa via di che nutrirsi. [...] E se una del- no moderato, ma, essendo accolti dal di- 1. Chi si rifugia sotto la protezione dei soldati?
Perché?
le vittime perde il controllo e si difende e a sprezzo e dallo scherno, devono poi passa- 2. Chi risulta danneggiato da questa situazione?
qualcuno dei soldati accade di prenderle, re all’ira e alla voce imperiosa, come c’è da Perché?

Servi della terra
Nel 332 Costantino emanò una legge che obbligava i coloni posti alle dipendenze dei grandi pro-
prietari a non allontanarsi dal suolo che coltivavano. In teoria i coloni erano liberi cittadini, ma in
pratica erano «servi della terra»: non potevano trasferirsi in un’altra regione, cambiare mestiere,
passare alle dipendenze di un altro padrone. Il vincolo era ereditario. In questo modo il governo
imperiale cercava di evitare che trasferimenti e fughe di coloni compromettessero l’entità della
produzione agricola e la regolarità del prelievo fiscale; ma il vincolo dei coloni alla terra rispon-

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