Page 548 - Profili di Storia
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                                                                                          L’impero cristiano






















































                        desideravano insediarsi nell’impero ed erano disponibili a militare negli eserciti romani,    Rilievo della base dell’obelisco
                        egli li accolse in Tracia, arruolandoli come soldati. Ma la convivenza tra la popolazione  di Teodosio
                                                                                                           [Ippodromo, Costantinopoli]
                        romana e i barbari si rivelò ben presto impossibile: i Romani ostentavano disprezzo per i
                        barbari e ne respingevano l’integrazione, i funzionari imperiali li sottoponevano a vessa-  L’imperatore Teodosio fece erigere
                                                                                                           nell’ippodromo di Costantinopoli un
                        zioni di ogni tipo. I Visigoti, unitisi a bande di Alani e di Ostrogoti, presero quindi a de-  grande obelisco. Sulla base, fatta
                                                                                                           scolpire per l’occasione, è possibile
                        vastare la penisola balcanica. Valente affrontò lo scontro campale in modo affrettato e con  riconoscere l’imperatore con la sua
                        truppe insufficienti. Nel 378, presso Adrianopoli in Tracia, Roma subì una delle più gra-  famiglia all’interno della loggia
                        vi sconfitte della sua storia: il suo esercito fu annientato, l’imperatore ucciso.  imperiale dello stesso ippodromo.
                                                                                                           Circondato dai senatori, dai prefetti
                        L’evento produsse un vero e proprio choc nel mondo romano: la sconfitta di Adrianopo-  e dalle alte cariche della
                        li venne paragonata a quella che molti secoli prima Annibale aveva inferto alle legioni ro-  magistratura, Teodosio riceve
                                                                                                           l’omaggio dei sovrani barbarici (nel
                        mane nella battaglia di Canne, mentre – cosa inaudita – cittadini romani tradivano la lo-  registro inferiore).
                        ro patria e passavano dalla parte dei barbari. L’avvenire si caricava di nuvole oscure: «sia-
                        mo alla fine del mondo», scrisse l’autorevole vescovo di Milano Ambrogio.

                         Rapporto tra Goti e Romani Il problema barbaro presentava due aspetti. Il primo era
                        esterno: la difesa dell’impero dalle aggressioni che ne minavano l’integrità territoriale.
                        L’altro era interno. La presenza dei barbari nel mondo romano era infatti sempre più dif-
                        fusa, sia in conseguenza dello stanziamento di tribù nelle province di confine, sia in
                        conseguenza del crescente reclutamento di individui di origine barbara nell’esercito e nel-
                        l’amministrazione [®21.4]. L’integrazione, già in sé difficile, fu resa ancora più ardua dal

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