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Modulo 6
L’impero tardoantico
in tutto il mondo romano e coltivati da migliaia di coloni e di schiavi, palazzi sontuosi. Il
loro potere politico si esprimeva nelle funzioni di governatore di provincia, nelle varie
prefetture, nelle cariche di palazzo. Alla base si trovava la grande massa degli schiavi e dei
contadini, i coloni. In origine, questi ultimi erano affittuari di condizione libera che col-
tivavano i campi dei padroni in cambio di prestazioni in denaro o in natura. Nel IV se-
colo il rapporto di colonato assunse forme nuove, che ne accentuavano gli aspetti di co-
strizione e di subordinazione. Anche in questo campo il provvedimento decisivo si deve
a Costantino: egli emanò infatti una legge che obbligava i coloni posti alle dipendenze dei
grandi proprietari a non allontanarsi dal suolo che coltivavano.
Gli esattori L’oppressione dello Stato non si faceva sentire soltanto attraverso la limi-
tazione della libertà personale. La pressione fiscale era infatti soffocante, e il comporta-
mento degli esattori si manifestava spesso in forme vessatorie; mille erano i loro trucchi
e i loro imbrogli: esercitavano la violenza fisica; chiedevano più del dovuto; facevano re-
quisizioni indebite; speculavano sulle derrate e sulle somme percepite; agevolavano alcu-
ni e si accanivano su altri; chiedevano vecchie ricevute in mancanza delle quali obbliga-
vano i contribuenti a un nuovo versamento. Il fisco e i suoi esattori divennero l’ossessio-
ne dei contadini romani. L’oppressione degli esattori si esercitava evidentemente con
maggiori difficoltà nei confronti dei coloni che lavoravano al servizio dei personaggi au-
GUIDAALLOSTUDIO torevoli: gli esattori si guardavano bene, per esempio, dal perpetrare abusi o violenze a
1. Quali mestieri e funzioni erano danno dei coloni di un potente senatore o di un alto funzionario di palazzo. I coloni si
soggetti ai vincoli ereditari?
2. Quali erano le ricchezze e i poteri stringevano dunque intorno ai padroni, cercandone la protezione. Il risultato era para-
della classe senatoria? dossale: quei coloni asserviti, che con il loro lavoro alimentavano la ricchezza dei padro-
3. Quali interessi favorivano i vincoli
ereditari dei contadini? ni, stabilivano con questi ultimi veri e propri rapporti di solidarietà. Invece i rappresen-
4. Come si comportavano gli esattori tanti dello Stato, lungi dall’agire come garanti della giustizia, finivano per apparire come
nei confronti dei contadini?
i veri nemici del popolo.
6. Gli schiavi
Trasformazioni della schiavitù Schiacciati dai tributi, vessati dagli esattori, vincolati
alla terra, i coloni della tarda antichità rappresentavano un proletariato rurale povero e
asservito. La condizione della maggior parte di loro non era molto diversa da quella de-
gli schiavi, presenti ancora in grande numero nelle campagne tardoantiche. Gli schiavi
non erano più, evidentemente, la preda umana delle guerre di conquista (da troppo tem-
po queste erano solo un ricordo): si riproducevano per una sorta di «allevamento uma-
no» nelle dimore e nelle tenute dei loro padroni. Il modo in cui venivano utilizzati nelle
campagne era radicalmente cambiato. La figura dello schiavo incatenato e tenuto
nell’«ergastolo» – il luogo in cui venivano segregati gli schiavi – era ormai quasi scom-
parsa: sempre più frequentemente gli schiavi ricevevano dai loro padroni un pezzo di ter-
ra e una modesta abitazione, dove vivevano in piccoli nuclei. Con una parte del raccolto
mantenevano se stessi e la propria famiglia, il resto veniva consegnato al padrone.
Gli schiavi venivano dunque impiegati in modo sostanzialmente identico a quello dei co-
loni: la condizione di questi ultimi, liberi in teoria ma servi di fatto, era peggiorata; quel-
la dei primi, schiavi secondo la legge, ma relativamente autonomi, era migliorata. Imma-
giniamo di accedere alla grande tenuta di un ricco signore tardoantico: vi noteremo la re-
sidenza padronale, imponente e non di rado cinta da mura e da torri (barbari e banditi
impongono precauzioni); vi noteremo i piccoli ambienti destinati agli schiavi addetti ai
servizi domestici, le stalle, i magazzini e tutti gli accessori di una nobile dimora. Seguia-
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