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                                                                                          L’impero cristiano



                        3. Costantino e il cattolicesimo

                         Provvedimenti a favore della Chiesa Costantino non assistette da semplice spettatore
                        a queste controversie dottrinarie. Il riconoscimento della Chiesa cattolica come unica rap-
                        presentante ufficiale della comunità dei Cristiani provocò infatti l’intervento dello Stato
                        nella repressione dell’arianesimo e di tutte le altre eresie. L’imperatore divenne il difen-
                        sore dell’ortodossia.
                        La Chiesa cattolica ottenne importanti privilegi. Già nel 313 Costantino concesse ai chie-  chierico
                        rici l’esenzione da alcuni gravosi obblighi fiscali e da altre prestazioni dovute all’ammini-  Membro del clero, persona cui è
                        strazione pubblica. Un provvedimento non meno importante, emanato nel 31, riguardò  demandata la celebrazione
                                                                                                            dell’ufficio divino e il governo
                        l’amministrazione della giustizia. L’imperatore stabilì infatti che se le due parti erano con-  spirituale dei fedeli, in
                        senzienti potevano discutere la loro causa non già presso il tribunale civile, ma presso il  contrapposizione a laico.
                        tribunale ecclesiastico, presieduto dal vescovo nelle funzioni di giudice. La sentenza pro-
                        nunciata da quest’ultimo aveva valore legale.
                        Molti altri furono i provvedimenti di Costantino a favore del cristianesimo. La domenica
                        fu dichiarata giorno di festa obbligatorio. L’imperatore finanziò inoltre con somme con-
                        siderevoli alcune chiese locali e fece costruire molti edifici di culto cristiani, tra cui spic-
                        cano le caratteristiche basiliche «costantiniane» di Roma. Chiamò infine alle cariche più
                        alte – dal consolato alla prefettura urbana, alla prefettura al pretorio – personaggi di si-
                        cura fede cristiana.
                         Contro il paganesimo Il sostegno di Costantino alla Chiesa cattolica divenne sempre
                        più forte dopo che egli rimase unico signore dell’impero. I rapporti con il collega Licinio
                        si erano progressivamente deteriorati, fino a sfociare nello scontro aperto. In contrappo-
                        sizione al rivale, Licinio aveva tra l’altro intrapreso una politica anticristiana che sembra-
                        va voler riaprire l’epoca delle persecuzioni. Nella battaglia decisiva, avvenuta nel 324 a
                        Crisopoli, in Bitinia, Licinio venne sconfitto; fu giustiziato qualche tempo dopo.
                        Nei confronti del paganesimo Costantino assunse un atteggiamento sempre più aggressi-  † Le espansioni
                        vo. La definì pubblicamente come una «vana superstizione», proibì il culto della propria  di Costantinopoli a partire
                                                                                                           dalla Bisanzio del III sec.
                        persona, vietò la partecipazione dei funzionari imperiali ai sacrifi-
                        ci pagani, abolì il rituale pagano di alcune cerimonie pubbliche,
                        promosse o tollerò attacchi violenti condotti dai Cristiani contro i  Lycos  Porta
                        vecchi culti: alcuni templi furono distrutti, altri spogliati delle lo-     Charisii  CORNOD’ORO
                        ro statue e dei loro tesori. Questa politica antipagana non ebbe ca-  Porta
                                                                                        S. Romano
                        rattere sistematico, ma diffuse comunque un messaggio molto                     SS. Apostoli
                        chiaro che diede forte impulso alla propagazione del cristianesi-  Parta
                        mo: il Dio cristiano aveva conquistato il palazzo imperiale, gli an-  Polyandrou
                        tichi dèi ne erano usciti.                                                        Forum       Foro di  Acropoli
                                                                                                          Bovis
                         Una nuova città capitale Il paganesimo, tuttavia, era ancora am-                       Foro  Costantino S. Irene
                                                                                                                              S. Sofia
                                                                                                                di Teodosio
                        piamente diffuso nell’impero. La stessa capitale, Roma, era una   Porta      Foro                  Palazzo
                                                                                                     di Arcadio
                                                                                          di Peghe
                        città pienamente pagana e pagano era nella quasi totalità il suo se-                               imperiale
                        nato, che raccoglieva i rappresentanti delle famiglie nobili, custodi  Porta   Porto di  Porto di  Porto di  Porto di
                                                                                                                     Giuliano
                                                                                                                             Boucoleon
                                                                                                       Teodosio Eleuterio
                        delle antiche tradizioni. Non sorprende dunque il fatto che i rap-  Aurea
                        porti tra l’imperatore cristiano Costantino e la sua capitale pagana
                        non fossero facili: il reciproco rispetto formale non riusciva a celare  PROPONTIDE  Bisanzio al tempo di Settimio Severo
                                                                                                          (193-211 d.C.)
                        diffidenze e avversioni. Questi rapporti così tesi non furono forse               Costantinopoli al tempo di Costantino
                        estranei alla decisione di Costantino di fondare, come un tempo fa-               Bisanzio al tempo di Settimio Severo
                                                                                                          (330-337 d.C.)
                                                                                                          (193-211 d.C.)
                        cevano abitualmente i sovrani ellenistici, una città che portasse il              Costantinopoli al tempo di Costantino
                                                                                                          Costantinopoli al tempo di Teodosio II
                                                                                                          (408-450 d.C.)
                        suo nome. Nacque così la «seconda Roma», Costantinopoli.                          (330 337 d C )
                                                                                                                                523
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