Page 538 - Profili di Storia
P. 538
P2_Modulo06.qxp 19-03-2010 11:47 Pagina 523
Unità 21
L’impero cristiano
3. Costantino e il cattolicesimo
Provvedimenti a favore della Chiesa Costantino non assistette da semplice spettatore
a queste controversie dottrinarie. Il riconoscimento della Chiesa cattolica come unica rap-
presentante ufficiale della comunità dei Cristiani provocò infatti l’intervento dello Stato
nella repressione dell’arianesimo e di tutte le altre eresie. L’imperatore divenne il difen-
sore dell’ortodossia.
La Chiesa cattolica ottenne importanti privilegi. Già nel 313 Costantino concesse ai chie- chierico
rici l’esenzione da alcuni gravosi obblighi fiscali e da altre prestazioni dovute all’ammini- Membro del clero, persona cui è
strazione pubblica. Un provvedimento non meno importante, emanato nel 31, riguardò demandata la celebrazione
dell’ufficio divino e il governo
l’amministrazione della giustizia. L’imperatore stabilì infatti che se le due parti erano con- spirituale dei fedeli, in
senzienti potevano discutere la loro causa non già presso il tribunale civile, ma presso il contrapposizione a laico.
tribunale ecclesiastico, presieduto dal vescovo nelle funzioni di giudice. La sentenza pro-
nunciata da quest’ultimo aveva valore legale.
Molti altri furono i provvedimenti di Costantino a favore del cristianesimo. La domenica
fu dichiarata giorno di festa obbligatorio. L’imperatore finanziò inoltre con somme con-
siderevoli alcune chiese locali e fece costruire molti edifici di culto cristiani, tra cui spic-
cano le caratteristiche basiliche «costantiniane» di Roma. Chiamò infine alle cariche più
alte – dal consolato alla prefettura urbana, alla prefettura al pretorio – personaggi di si-
cura fede cristiana.
Contro il paganesimo Il sostegno di Costantino alla Chiesa cattolica divenne sempre
più forte dopo che egli rimase unico signore dell’impero. I rapporti con il collega Licinio
si erano progressivamente deteriorati, fino a sfociare nello scontro aperto. In contrappo-
sizione al rivale, Licinio aveva tra l’altro intrapreso una politica anticristiana che sembra-
va voler riaprire l’epoca delle persecuzioni. Nella battaglia decisiva, avvenuta nel 324 a
Crisopoli, in Bitinia, Licinio venne sconfitto; fu giustiziato qualche tempo dopo.
Nei confronti del paganesimo Costantino assunse un atteggiamento sempre più aggressi- † Le espansioni
vo. La definì pubblicamente come una «vana superstizione», proibì il culto della propria di Costantinopoli a partire
dalla Bisanzio del III sec.
persona, vietò la partecipazione dei funzionari imperiali ai sacrifi-
ci pagani, abolì il rituale pagano di alcune cerimonie pubbliche,
promosse o tollerò attacchi violenti condotti dai Cristiani contro i Lycos Porta
vecchi culti: alcuni templi furono distrutti, altri spogliati delle lo- Charisii CORNOD’ORO
ro statue e dei loro tesori. Questa politica antipagana non ebbe ca- Porta
S. Romano
rattere sistematico, ma diffuse comunque un messaggio molto SS. Apostoli
chiaro che diede forte impulso alla propagazione del cristianesi- Parta
mo: il Dio cristiano aveva conquistato il palazzo imperiale, gli an- Polyandrou
tichi dèi ne erano usciti. Forum Foro di Acropoli
Bovis
Una nuova città capitale Il paganesimo, tuttavia, era ancora am- Foro Costantino S. Irene
S. Sofia
di Teodosio
piamente diffuso nell’impero. La stessa capitale, Roma, era una Porta Foro Palazzo
di Arcadio
di Peghe
città pienamente pagana e pagano era nella quasi totalità il suo se- imperiale
nato, che raccoglieva i rappresentanti delle famiglie nobili, custodi Porta Porto di Porto di Porto di Porto di
Giuliano
Boucoleon
Teodosio Eleuterio
delle antiche tradizioni. Non sorprende dunque il fatto che i rap- Aurea
porti tra l’imperatore cristiano Costantino e la sua capitale pagana
non fossero facili: il reciproco rispetto formale non riusciva a celare PROPONTIDE Bisanzio al tempo di Settimio Severo
(193-211 d.C.)
diffidenze e avversioni. Questi rapporti così tesi non furono forse Costantinopoli al tempo di Costantino
estranei alla decisione di Costantino di fondare, come un tempo fa- Bisanzio al tempo di Settimio Severo
(330-337 d.C.)
(193-211 d.C.)
cevano abitualmente i sovrani ellenistici, una città che portasse il Costantinopoli al tempo di Costantino
Costantinopoli al tempo di Teodosio II
(408-450 d.C.)
suo nome. Nacque così la «seconda Roma», Costantinopoli. (330 337 d C )
523