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Unità 21
L’impero cristiano
1. La pace religiosa √ Busto di Costantino
[Bibliothèque Nationale, Parigi]
Fine della guerra civile Le lotte per il potere che si scatenarono La corona di alloro, che
dopo l’abdicazione di Diocleziano e di Mas- l’imperatore Costantino regge
nella mano destra, era
simiano Erculio fu lunga e accanita. La tradizionalmente considerata
battaglia decisiva si svolse nel 312 a il simbolo del trionfatore.
Roma, presso ponte Milvio: i con-
tendenti erano Massenzio, figlio di
Massimiano Erculio, e Costantino
(306-337), figlio di Costanzo Cloro.
La notte prima della battaglia, Costanti-
no vide in sogno Gesù Cristo che lo invitava a com-
battere sotto l’insegna del simbolo cristiano: le lette-
re greche chi (X) e rho (P), iniziali del nome di Cristo
(Chr). Le lettere furono dipinte sullo scudo dei soldati e
il trionfo di Costantino fu completo: le truppe avversarie furono annientate e lo stesso
Massenzio morì annegato nel Tevere.
Due Augusti L’impero si trovava ora a essere governato da due Augusti: Costantino,
che era di gran lunga il più autorevole, e Licinio, che era stato suo alleato nella contesa
dinastica. Il primo regnava sull’Occidente, il secondo sull’Oriente. Nel 313 i due sovra-
ni, riunitisi a Milano, emanarono il cosiddetto editto di tolleranza, con il quale il cristia- GUIDAALLOSTUDIO
nesimo fu dichiarato religione lecita, al pari di tutti gli altri culti che venivano liberamente 1. Qual era l’origine del simbolo
cristiano adottato da Costantino?
praticati nell’impero. Si apriva una nuova epoca nella storia dell’umanità: dopo circa tre 2. Che cosa proclamò l’editto di
secoli di persecuzioni e discriminazioni, i Cristiani potevano ora venerare apertamente il tolleranza? Da chi fu emanato?
loro Dio.
2. Ortodossi ed eretici
Una politica cauta Costantino faceva risalire alla battaglia di ponte Milvio la sua con-
versione al cristianesimo. Negli anni immediatamente successivi, il suo atteggiamento nei
confronti della nuova religione fu molto cauto e la sua politica conservò molti residui di
paganesimo: egli continuò a ricoprire la carica di pontefice massimo, autorizzò la costru-
zione di templi in proprio onore, emise monete raffiguranti divinità pagane. La cosa non
deve sorprendere: l’imperatore governava infatti un impero che era ancora ufficialmente
pagano e la cui vita politica era totalmente permeata e scandita dagli antichi riti. Gli stes-
si sudditi erano in maggioranza pagani. Tutto questo non poteva evidentemente essere
cancellato da un giorno all’altro: da grande politico qual era, Costantino si mosse con pru-
denza, propiziando la lenta ma capillare penetrazione del cristianesimo nei gangli vitali
dello Stato e della società.
Cattolicesimo ed eresie Numerosi provvedimenti emanati dall’imperatore consacra-
rono il privilegio della Chiesa cattolica. Prima di esaminarli, è bene comprendere il si-
gnificato della parola cattolico. Il termine, di origine greca, vuol dire «universale» (hòlon
indicava appunto «il tutto»). La religione cristiana era diversificata in vari orientamenti,
accomunati da alcune dottrine, divisi da altre. Tra le varie espressioni del cristianesimo,
Costantino prescelse quella che raccoglieva il maggior numero di fedeli: questa comunità,
o Chiesa, poteva dirsi «cattolica», cioè universale, perché il suo ruolo maggioritario, uni-
to al riconoscimento ufficiale e alla protezione dello Stato, la rendeva l’unica in grado di
rappresentare l’universalità del mondo cristiano. Fin dai primordi del cristianesimo era-
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