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Unità 20
L’età della crisi e delle riforme
su individui che, secondo la legge romana, erano dei criminali: basti pensare che nessuno storico
pagano ci parla della figura di Gesù Cristo, della sua predicazione, della sua morte. Questo vale
per tanti altri personaggi che furono perseguitati come ribelli: così le fonti ci informano sul feno-
meno del banditismo ma non dicono quasi nulla sui singoli banditi. Non era considerato degno
del mestiere di storico soffermarsi su queste individualità.
Ma c’è un’eccezione: il bandito Materno, di cui ci parla lo storico Erodiano, che pubblicò verso
la metà del III secolo gli avvenimenti compresi tra il 180 e il 238. Questa eccezione ha un motivo
ben preciso: Erodiano non era né senatore né cavaliere. Era un semplice impiegato di corte, e ave-
va gusti popolari, che si esprimevano in un maggiore interesse per vicende, situazioni, individui
che altri storici ritenevano indegni di qualsiasi attenzione.
Come emerge chiaramente dalla sua storia, Materno non era un bandito sradicato, ma un bandi-
to dotato di un largo seguito, che certamente poté contare sul sostegno di una parte della popo-
lazione contadina.
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Erodiano, Storia dell’impero dopo Marco, I, 10 E Materno mirava già verso più ambiziosi tori, le materie più rare, i prodigi dell’arte; a
progetti, e perfino verso il trono. Poiché in- tutti è concessa illimitata libertà in ogni di-
Un tale Materno, che serviva nell’esercito, fatti tutte le sue imprese gli erano riuscite vertimento, e ciascuno si maschera nel co-
compiuti molti e gravi delitti, aveva diser- oltre ogni aspettativa, pensò che doveva stume che preferisce. Non c’è nessuna cari-
tato; e avendo convinto altri della sua risma conseguire un successo definitivo, facendo ca tanto importante o elevata, che non sia le-
a disertare con lui raccolse in poco tempo qualcosa di eccezionale, o almeno, [...] tro- cito imitare nel travestimento, celando il
una folta schiera di delinquenti. Dapprima vare una morte non priva di onore e di glo- proprio vero aspetto, per chiunque lo vo-
faceva scorrerie e saccheggi nei villaggi e ria. Egli riteneva di non aver forze suffi- glia: sicché non è facile distinguere l’imitato
nelle campagne; quando poi ebbe accumu- cienti per affrontare Commodo ad armi dall’imitatore. Sembrò a Materno che l’oc-
lato cospicue ricchezze, riunì una eccezio- pari, in campo aperto; [...] ma sperava di casione fosse favorevole a un colpo di ma-
nale quantità di fuorilegge, promettendo vincere con un astuto stratagemma. no: egli si proponeva infatti di travestirsi nel
ricchi compensi e spartendo il bottino: sic- costume dei pretoriani, insieme con alcuni
ché ormai le sue forze potevano parago- Lo stratagemma escogitato da Materno pre- dei suoi; mescolarsi alla folla degli armati, e
narsi a un esercito invasore piuttosto che a vedeva di assalire Commodo tendendogli un fingere di prender parte al corteo; quindi
una banda di briganti. Ormai, infatti, assa- agguato nella capitale stessa dell’impero. cogliendo tutti alla sprovvista piombare
livano città importanti, e aprendo con la Questo fu un errore imperdonabile. Infatti, d’un tratto su Commodo e ucciderlo.
forza le carceri liberavano quelli che vi era- il bandito è come un pesce nell’acqua quan- Ma sopravvenne un tradimento. Alcuni
no detenuti per qualsiasi ragione; poi, soc- do agisce negli spazi aperti, nei boschi, sulle compagni di Materno arrivarono prima di
correndoli e promettendo loro l’impunità, montagne, in tutti quei luoghi dove la natu- lui a Roma e denunciarono il progetto: furo-
li inducevano ad arruolarsi. Teatro delle lo- ra lo nasconde e la popolazione lo protegge. no spinti a ciò dall’invidia, poiché non vole-
ro imprese erano la Gallia e la Spagna: qui- Le città, al contrario, sono per lui inospitali vano che il capo della banda diventasse loro
vi essi attaccavano le principali città, e do- e pericolose: i suoi movimenti sono notati, la re e signore. Quindi Materno, prima di
po averle in parte incendiate, in parte mes- gente non lo conosce o gli è ostile, guardie e giungere alla festa, fu preso e decapitato, e i
se a sacco, si ritiravano. soldati pronti a intervenire con rapidità ed seguaci scontarono la pena meritata.
Quando Commodo fu informato di ciò, efficacia. Possiamo quindi affermare che
scrisse ai governatori delle province una quando progettò la sua avventura romana, 1. Questa divinità, chiamata dai Romani Magna Ma-
serie di lettere in tono irato e minaccioso, Materno determinò automaticamente la ter («Grande Madre»), corrisponde alla dea frigia Ci-
stigmatizzando la loro inefficienza; e or- propria rovina. bele, il cui culto fu introdotto a Roma verso la fine del
dinò loro di riunire truppe contro i diser- III sec. a.C. Le feste in suo onore, a cui si riferisce il
racconto, avevano luogo il 25 marzo.
tori. Ma questi, rendendosi conto che si era Il suo piano fu il seguente. Ogni anno, all’i-
mossa verso di loro una notevole forza, la- nizio della primavera, i Romani sogliono
sciarono i luoghi che solevano devastare, e onorare con una processione la Madre degli GUIDAALLALETTURA
in piccoli gruppi, lungo impervie scorcia- dèi ; e portano in corteo tutti gli oggetti pre- 1. In che modo il bandito Materno aveva costituito
1
l’esercito di fuorilegge?
toie, si infiltrarono segretamente in Italia. ziosi che possiedono, i tesori degli impera- 2. Qual era l’obiettivo del bandito Materno?
Morte a chi li protegge
Il fatto che i banditi potessero spesso contare sull’appoggio di complici tra la popolazione civile,
e che quindi essi non fossero soltanto dei criminali isolati, emerge anche dalla preoccupazione con
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