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Unità 21
L’impero cristiano
Roma, pur mantenendo intatto il suo altissimo prestigio, non era più, da qualche decen-
nio, il centro del potere. I sovrani, assorbiti dal problema della difesa dei confini, prefe-
rivano soggiornare con la loro corte in città vicine ai vari teatri bellici: Treviri e Arles in
Gallia, Milano in Italia, Sirmio in Illirico, Antiochia e Nicomedia in Oriente. Queste stes-
se esigenze orientarono Costantino nella scelta del sito per la sua città. Fondata nel 324 e
inaugurata nel 330, essa sorse infatti sulle rive del Bosforo, nel luogo dell’antica Bisanzio.
La scelta non poteva essere più felice: dotata di uno splendido porto e situata su un gran-
de promontorio difeso da mura possenti, all’incrocio delle vie di terra e di mare che col-
legavano l’Asia e l’Europa, Costantinopoli si sarebbe sviluppata rapidamente fino a di-
venire in pochi decenni – cosa che nemmeno il suo stesso fondatore aveva immaginato –
il cuore politico, economico e culturale dell’Oriente romano. GUIDAALLOSTUDIO
La capitale spirituale Un tempo Roma era stata il centro politico e spirituale dell’im- 1. Sottolinea sul testo, con due
pero. Ora il centro politico si spostava a Costantinopoli e quello spirituale a Gerusalem- colori, le azioni di Costantino a favore
dei Cristiani e quelle contro i pagani.
me. Si deve infatti a Costantino la valorizzazione dei luoghi santi dove si era consumato 2. Che cosa accadde a Crisopoli nel
il martirio di Gesù. Durante la costruzione della basilica della Resurrezione affiorarono 324?
3. Perché Costantino fondò una
alcune vecchie tombe, una delle quali fu subito identificata con il sepolcro di Cristo. Nuo- «seconda Roma»?
ve scoperte si verificarono in tutte le località della Palestina che erano state segnate dalla 4. Qual era la capitale spirituale
dell’impero?
predicazione di Gesù, e nuovi monumenti sacralizzarono quella regione facendone la Ter-
rasanta dei Cristiani [®La Terrasanta cristiana].
La nascita della Terrasanta fu accompagna-
ta da un intenso movimento di pellegrini
provenienti da tutto il mondo cristiano. La
visita ai luoghi santi fu ritenuta la gioia più
grande per un cristiano e il suo merito più al-
to. Chi aveva i mezzi e la possibilità partiva
per la Terrasanta. Con il passare del tempo, i
pellegrinaggi in Terrasanta assunsero un ca-
rattere sempre più ritualizzato. Episodi bi-
blici venivano letti sul luogo stesso dove si ri-
teneva fossero accaduti, in un’atmosfera
d’intensa partecipazione. Nella liturgia del-
la Chiesa di Gerusalemme, la vita di Cristo
veniva rievocata drammaticamente, nella
stessa ora e nello stesso luogo degli avveni-
menti ricordati. Il forte coinvolgimento
emotivo suscitava sogni e visioni, i cui rac-
conti attiravano altri pellegrini, desiderosi
di entrare in contatto diretto con Dio e con i
santi.
√ Il Santo Sepolcro a Gerusalemme
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