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Dossier
Gli spettacoli e il consenso
Uno spettatore disgustato
A Roma anche i criminali condannati o i prigionieri di guerra potevano essere scelti per i com-
battimenti. I duelli gladiatorii erano la principale attrazione del programma di spettacoli nell’an-
fiteatro e occupavano perciò le ore di maggiore affluenza di pubblico. Nelle fasce orarie meno
affollate si offrivano spettacoli di minore attrazione, per i quali venivano appunto utilizzati crimi-
nali condannati o prigionieri di guerra. Si trattava, nella sostanza, di esecuzioni capitali.
Nello spettacolo che si teneva nelle prime ore del mattino i condannati venivano gettati nell’are-
na inermi, talvolta addirittura legati, contro animali feroci. In quello che occupava invece l’ora del
pranzo i condannati, senza preparazione e senza equipaggiamento difensivo, dovevano scontrar-
si a coppie, per progressiva eliminazione. Il vincitore del primo duello, che aveva ucciso l’avver-
sario, doveva immediatamente affrontare un altro rivale e così via, fino all’eliminazione di tutti i
combattenti. Per nessuno era prevista la sopravvivenza.
Erano spettacoli la cui efferata crudeltà non mancava di suscitare raccapriccio negli spiriti più sen-
sibili. Il filosofo Seneca condannava queste esibizioni di sadica ferocia soprattutto perché ritene-
va che esse inducessero la folla a cattivi comportamenti.
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Seneca, Lettere, I, 7, 2-5 pi e questi non vanno mai a vuoto. La gen- sta, brucia! Perché ha tanta paura a slan-
te per lo più preferisce tali spettacoli alle ciarsi contro la spada? Perché colpisce con
Non c’è niente di più dannoso alla morale coppie normali di gladiatori. E perché no? poca audacia? Perché va incontro alla mor-
che l’assistere oziosi a qualche spettacolo: i Non hanno elmo né scudo contro la lama. te poco volentieri? Lo si faccia combattere
vizi si insinuano più facilmente attraverso i Perché schermi protettivi? Perché virtuo- a sferzate, che si feriscano a vicenda af-
piaceri. Capisci che cosa intendo dire? 1 sismi? Tutto ciò ritarda la morte. Al matti- frontandosi a petto nudo». C’è l’intervallo:
Ritorno più avaro, più ambizioso, più dis- no gli uomini sono gettati in pasto ai leoni «Si scanni qualcuno, intanto, per far passa-
soluto, anzi addirittura più crudele e disu- e agli orsi, al pomeriggio ai loro spettatori. re il tempo». Non capite nemmeno questo,
mano, poiché sono stato in mezzo agli uo- Chiedono che gli assassini siano gettati in che i cattivi esempi si ritorcono su chi li dà?
mini. Verso mezzogiorno sono capitato per pasto ad altri assassini e tengono in serbo il
caso a uno spettacolo; mi attendevo qual- vincitore per un’altra strage; il risultato ul-
che scenetta comica, qualche battuta spiri- timo per chi combatte è la morte; i mezzi 1. Seneca sta scrivendo all’amico Lucilio.
tosa, un momento di distensione che desse con cui si procede sono il ferro e il fuoco. 2. Si riferisce evidentemente a spettacoli comici che
pace agli occhi dopo tanto sangue . Tutto E questo avviene mentre l’arena è vuota. occupavano gli intermezzi tra i combattimenti.
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al contrario: di fronte a questi combatti- «Ma costui ha rubato, ha ammazzato.» E
menti i precedenti erano atti di pietà; ora allora? Ha ucciso e perciò merita di subire GUIDAALLALETTURA
niente più scherzi, ma veri e propri omici- questa punizione: ma tu, povero diavolo, 1. Quali spettacoli preferisce la plebe, secondo
Seneca?
di. I gladiatori non hanno nulla con cui di che cosa sei colpevole per meritare di as- 2. Perché Seneca reputa dannosi gli spettacoli
proteggersi; tutto il corpo è esposto ai col- sistere a questo spettacolo? «Uccidi, fru- dei gladiatori?
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