Page 474 - Profili di Storia
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                                                                                   Gli spettacoli e il consenso



                        Uno spettatore disgustato
                        A Roma anche i criminali condannati o i prigionieri di guerra potevano essere scelti per i com-
                        battimenti. I duelli gladiatorii erano la principale attrazione del programma di spettacoli nell’an-
                        fiteatro e occupavano perciò le ore di maggiore affluenza di pubblico. Nelle fasce orarie meno
                        affollate si offrivano spettacoli di minore attrazione, per i quali venivano appunto utilizzati crimi-
                        nali condannati o prigionieri di guerra. Si trattava, nella sostanza, di esecuzioni capitali.
                        Nello spettacolo che si teneva nelle prime ore del mattino i condannati venivano gettati nell’are-
                        na inermi, talvolta addirittura legati, contro animali feroci. In quello che occupava invece l’ora del
                        pranzo i condannati, senza preparazione e senza equipaggiamento difensivo, dovevano scontrar-
                        si a coppie, per progressiva eliminazione. Il vincitore del primo duello, che aveva ucciso l’avver-
                        sario, doveva immediatamente affrontare un altro rivale e così via, fino all’eliminazione di tutti i
                        combattenti. Per nessuno era prevista la sopravvivenza.
                        Erano spettacoli la cui efferata crudeltà non mancava di suscitare raccapriccio negli spiriti più sen-
                        sibili. Il filosofo Seneca condannava queste esibizioni di sadica ferocia soprattutto perché ritene-
                        va che esse inducessero la folla a cattivi comportamenti.




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                         Seneca, Lettere, I, 7, 2-5          pi e questi non vanno mai a vuoto. La gen-  sta, brucia! Perché ha tanta paura a slan-
                                                             te per lo più preferisce tali spettacoli alle  ciarsi contro la spada? Perché colpisce con
                         Non c’è niente di più dannoso alla morale  coppie normali di gladiatori. E perché no?  poca audacia? Perché va incontro alla mor-
                         che l’assistere oziosi a qualche spettacolo: i  Non hanno elmo né scudo contro la lama.  te poco volentieri? Lo si faccia combattere
                         vizi si insinuano più facilmente attraverso i  Perché schermi protettivi? Perché virtuo-  a sferzate, che si feriscano a vicenda af-
                         piaceri. Capisci che cosa intendo dire? 1  sismi? Tutto ciò ritarda la morte. Al matti-  frontandosi a petto nudo». C’è l’intervallo:
                         Ritorno più avaro, più ambizioso, più dis-  no gli uomini sono gettati in pasto ai leoni  «Si scanni qualcuno, intanto, per far passa-
                         soluto, anzi addirittura più crudele e disu-  e agli orsi, al pomeriggio ai loro spettatori.  re il tempo». Non capite nemmeno questo,
                         mano, poiché sono stato in mezzo agli uo-  Chiedono che gli assassini siano gettati in  che i cattivi esempi si ritorcono su chi li dà?
                         mini. Verso mezzogiorno sono capitato per  pasto ad altri assassini e tengono in serbo il
                         caso a uno spettacolo; mi attendevo qual-  vincitore per un’altra strage; il risultato ul-
                         che scenetta comica, qualche battuta spiri-  timo per chi combatte è la morte; i mezzi  1. Seneca sta scrivendo all’amico Lucilio.
                         tosa, un momento di distensione che desse  con cui si procede sono il ferro e il fuoco.  2. Si riferisce evidentemente a spettacoli comici che
                         pace agli occhi dopo tanto sangue . Tutto  E questo avviene mentre l’arena è vuota.  occupavano gli intermezzi tra i combattimenti.
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                         al contrario: di fronte a questi combatti-  «Ma costui ha rubato, ha ammazzato.» E
                         menti i precedenti erano atti di pietà; ora  allora? Ha ucciso e perciò merita di subire  GUIDAALLALETTURA
                         niente più scherzi, ma veri e propri omici-  questa punizione: ma tu, povero diavolo,  1. Quali spettacoli preferisce la plebe, secondo
                                                                                                  Seneca?
                         di. I gladiatori non hanno nulla con cui  di che cosa sei colpevole per meritare di as-  2. Perché Seneca reputa dannosi gli spettacoli
                         proteggersi; tutto il corpo è esposto ai col-  sistere a questo spettacolo? «Uccidi, fru-  dei gladiatori?




























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